Fisico (Bologna 1618 - ivi 1663), gesuita, prof. di matematica nel collegio di Bologna. Si occupò di astronomia nella lunga collaborazione con il gesuita G. B. Riccioli, nelle opere del quale, in partic. [...] nell'Almagestum novum (1651) e nell'Astronomia reformata (1665), figurano numerosi contributi di Grimaldi. Descrisse le particolarità del suolo della Luna, misurandone l'altezza dei monti. Contribuì alla sistemazione della nomenclatura lunare ancora ...
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DRAGO, Ernesto
Enrico Giannetto
Nacque il 3 dic. 1876 ad Agrigento da Vincenzo e Maria Rametta. Allievo di G. P. Grimaldi, si laureò in fisica all'università di Catania nel 1898, dove nello stesso anno [...] , mat. e natur., s. 5, XXV (1916), pp. 43-52, e XXVI (1917), pp. 56-64.
In seguito alla morte del Grimaldi, nel 1918 il D. venne incaricato dell'insegnamento ufficiale di fisica sperimentale, nonché alla direzione dell'istituto fisico di Catania, che ...
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Fenomeno che si determina nella propagazione di grandezze di natura ondulatoria, consistente nel fatto che se vi sono ostacoli di qualsiasi genere sul cammino di un’onda (corpi opachi più o meno estesi, [...] osservato e descritto per la prima volta, in un’opera pubblicata postuma nel 1665, dal gesuita F.M. Grimaldi. Successivamente, fra l’alterno affermarsi delle teorie ondulatorie e corpuscolari sulla natura della luce, hanno contribuito alle ricerche ...
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Fisico e matematico (Pau 1638 - Parigi 1673), gesuita, prof. di matematica e fisica al collegio di Pau, fu autore di numerose ricerche nel campo della fisica, della geometria, dell'astronomia; con F. M. [...] Grimaldi e R. Hooke sostenne la natura ondulatoria della luce, esercitando con le sue opere una cospicua influenza su Ch. Huygens. ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Ottica
Alan E. Shapiro
Ottica
Nei cento anni intercorsi tra la pubblicazione della principale opera ottica di Johannes Kepler, i Paralipomena (1604), [...] quale un capello o un filo, nel fascio di luce. Osservandone l'ombra su uno schermo bianco CD collocato sul pavimento, Grimaldi rilevò una serie di nuove caratteristiche nell'ombra MN: in primo luogo essa era molto più larga di quanto avrebbe dovuto ...
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lunare
lunare [agg. Der. del lat. lunaris] [LSF] Della Luna, concernente la Luna: anno l., l'intervallo di tempo corrispondente a 12 mesi sinodici l.; disco l.; fasi l.; mari e terre l., le apparenze [...] con i nomi della geografia terrestre e della mitologia classica. Successiv. G.B. Riccioli, in una carta di F.M. Grimaldi, introdusse il sistema ora vigente di denomin. della topografia lunare, designando i crateri della Luna con i nomi di eminenti ...
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BARBARI, Giuseppe Antonio
Mario Gliozzi
Nacque a Savignano (Forlì) il 4 febbr. 1647, da famiglia patrizia. Compiuti i primi studi nella città natale e a Rimini, s'iscrisse poi all'università di Bologna, [...] d'acqua d'una nuvola. Esposta quindi sommariamente la teoria cartesiana, rimanda allo stesso Descartes, a P. Gassendi e a F. M. Grimaldi per una più minuta trattazione.
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia 1758, p. 243; L ...
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COMPARETTI, Andrea
Ugo Baldini
Nacque a Vicinale di Buttrio (Udine) da Francesco, piccolo proprietario terriero, e da Maria Trevisan, probabilmente il 30 ag. 1745 (come afferma il necrologio apparso [...] visu et oculo (ibid. 1798).
Interessano, in questi scritti, la padronanza della letteratura ottica, dai medievali a Grimaldi e Newton fino ai contemporanei, e lo scrupolo osservativo e la refrattarietà del C. a sintesi interpretative troppo generali ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La sintesi newtoniana
Maurizio Mamiani
La sintesi newtoniana
Le opere maggiori di Newton
Isaac Newton rese pubbliche due sole opere, destinate [...] osservazioni sulle inflessioni dei raggi di luce, in altre parole al fenomeno della diffrazione, scoperto da Francesco Maria Grimaldi (1618-1663). Al termine di questo libro, Newton elencò alcune domande (Queries), che erano a un tempo indicazioni ...
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Luna
Luna [Lat. luna, affine a lux "luce"] [ASF] Unico satellite naturale della Terra, di cui costituisce anche l'oggetto celeste più vicino: è un corpo opaco che risplende per luce riflessa del Sole. [...] Galilei, che lo chiamò titubazione; poi fu descritto, studiato e spiegato da G.B. Riccioli, J. Hevelius, F.M. Grimaldi, G. Cassini. Si distinguono tre tipi di librazione: la librazione in longitudine, per cui è possibile in alcuni periodi osservare ...
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discussant s. m. e f. Chi affianca un relatore (o è chiamato a commentarne la relazione) o chi ha il compito di presiedere un dibattito, nell’àmbito di una conferenza, un convegno, un seminario e sim. ◆ Dibattito sul tema Il ruolo della magistratura...
diffrazione
diffrazióne s. f. [dal lat. mod. diffractio -onis, der. del lat. diffractus, part. pass. di diffringĕre (v. diffrangere), termine coniato dal fisico F. M. Grimaldi nel 1665]. – 1. In fisica, fenomeno consistente nel fatto che,...