AUTOMA
E.J. Grube
Il termine deriva dal gr. αὐτόματοϚ 'spontaneo, che agisce da sé' o anche 'semovente', e viene impiegato da Aristotele (De gen. anim., 734b, 10) per designare le marionette (τὰ αὐτόματα). [...] . Nel sec. 9°, presso la corte abbaside di Baghdad, si tradusse dal greco in arabo l'opera di Erone (la versione dei Mechanica di Qusṭā b. di età macedone non doveva essere del resto casuale l'appellativo biblico di 'trono di Salomone' (1 Re 9, 5), ...
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QUERINI , Vincenzo
Giuseppe Trebbi
QUERINI (Quirini), Vincenzo (in religione Pietro). – Nacque a Venezia nella seconda metà del 1478 (o forse nel 1479). Era figlio del patrizio veneziano Girolamo (quondam [...] Asia e il rilancio dell’unione di Firenze con i greci. Il rinnovamento interno della Chiesa sarebbe dovuto passare attraverso il dei Padri. La teologia si sarebbe fondata su basi biblico-patristiche; la Bibbia andava messa a disposizione dei fedeli ...
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GIOVANNI da San Gimignano
Silvana Vecchio
Nacque a San Gimignano, presso Siena, probabilmente tra il 1260 e il 1270. Del padre si conosce soltanto il nome, Giacomo, da cui il patronimico Iacoppi o Coppi [...] prologo pieno di riferimenti alle dottrine filosofiche del mondo greco affronta il problema della natura composita dell'uomo e i singoli libri sono strutturati a partire da un versetto biblico, del quale, secondo il modello dei sermoni, sviluppano ...
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STEUCO (Stucchi), Guido
Vincenzo Lavenia
STEUCO (Stucchi), Guido (in religione Agostino). – Secondo i riferimenti autobiografici disseminati nelle opere, nacque tra il 1497 e il 1498 a Gubbio, allora [...] corsi di retorica ed ebraico all’Università, apprese i rudimenti dell’arabo e le lingue utili alla comprensione del testo biblico (il greco da Petros Ypsila, l’ebreo e il caldeo da Giovanni Flaminio), si interessò di fisica e matematica e si guadagnò ...
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GIUNTI (Giunta), Lucantonio, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, da Giunta di Biagio, nel 1457 nel "popolo" di S. Lucia d'Ognissanti, dove trascorse la fanciullezza.
La famiglia, di origine [...] molte altre occasioni, non solo per volumi di soggetto biblico, e nelle quali si incontrano motivi ed echi febbr. 1442 (1441 secondo la datazione fiorentina) circa le unioni dei greci, degli armeni e dei giacobiti (copti ed etiopi) alla Chiesa di ...
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GIUSTINIANI, Agostino
Aurelio Cevolotto
Nacque nel 1470 a Genova da Paolo Giustiniani Banca e Bartolomea Giustiniani Longo, e venne battezzato con il nome di Pantaleone. Già il nonno paterno, Andreolo, [...] dedicare ai propri progetti di edizione poliglotta del testo biblico, nel 1514 il G. chiese e ottenne la remissione s. Girolamo, inclusa, poi, nella Vulgata), il testo greco (che corrisponde sostanzialmente a quello dei Settanta), quello arabo, ...
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ROTARI, Pietro Antonio
Paolo Delorenzi
– Figlio di Sebastiano (1667-1742), medico fisico di discreta fama, rinomato anche per i suoi interessi naturalistici, e di Anna Fracassi, nacque a Verona il 30 [...] decine di tele, in prevalenza a soggetto arcadico-mitologico e biblico (Delorenzi, in Il Settecento a Verona, 2011, pp. furono l’architetto Antonio Rinaldi e il mercante greco-veneziano Demetrio Papanelopulo, del quale si conoscono numerose ...
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CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] Molti dettagli iconografici, non basati sul racconto biblico, sono stati posti in relazione con leggende ebraiche Baghdad, contenente una traduzione araba tra due colonne in greco. Vennero inoltre scritte su porpora anche alcune lettere indirizzate ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] Basilio II (976-1025), in una serie successiva di 106 basileis, termine greco che può valere sia per il nostro concetto di re, sia per ultimo incontro, drammaticamente descritto nel racconto biblico sui Maccabei, peraltro composto, significativamente ...
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perfezione
Alfonso Maierù
Il termine designa la compiuta realizzazione di una cosa in ordine alle sue possibilità, e perciò anche il conseguimento di un fine.
Nel linguaggio scolastico, perfectio è [...] per rendere il corrispondente del greco ἐντελέχεια (in traduzioni dal greco si ha in genere actus ., p. 47], che tratta il caso come un esempio di modificazione del testo biblico " per esigenze armoniche "); in Quaestio 77 è in una citazione da Iob 2 ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali sono dotati di senso; ahi troppo tardi,...
glossa1
glòssa1 (ant. glòṡa) s. f. [dal lat. glossa e glosa, gr. γλῶσσα, propr. «lingua; vocabolo che ha bisogno di spiegazione»]. – 1. Termine che indicò in origine, presso i Greci, le locuzioni arcaiche, dialettali, o comunque rare, in quanto...