Poesia
d'Arco Silvio Avalle
di d'Arco Silvio Avalle
Poesia
sommario: 1. Poesia in crisi. a) Poesia e vita. b) Poesia come ‛messaggio' . c) I due volti della poesia moderna. d) La poesia umiliata. e) [...] , straziante ‛paradiso artificiale' evocato in un momento di grazia e di lucidità; ed è appunto quella ‛sostanza', per è creazione, è ovvio che l'atto relativo, come quello della divinità nel momento in cui crea il cosmo, è preceduto dal ‛nulla ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] in questa Madonna del Correggio: «Finto non è, ma spira - il divin pargoletto ....... E ben mover vedresti - i bei membri celesti; - ma alla florida bellezza della donna: «Nel giardin de le Grazie e de gli Amori - solca indiscreto il vomere de ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] si aggiunga il Foscolo (soprattutto quando furono note le Grazie: sicché nasceva a gara il canto epico Ielone di Le Monnier, 1877. Nella edizione definitiva la lirica (La divina Provvidenza) non compare più.
16 La letteratura della nuova Italia ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] alla divinità. / Mi sarei opposto, credo, ai trinitaristi: / infatti, chi può davvero conoscere la natura del Creatore? / Costantino, imperatore del mondo, buffone e assassino, / ha fatto pendere la bilancia al Concilio di Nicea. / Solo grazie a ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] slanci corporali, erotici, e misticismo, continua oscillazione tra gli abissi del peccato e le vertigini della grazia; fino a prospettare un divino che si dispiega nella fisicità dell’amore umano, meglio, in vere e proprie liturgie corporali. Prima ...
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Giordano Bruno e Tommaso Campanella: Opere
Augusto Guzzo
Romano Amerio
La figura di Giordano Bruno è - oltre alla potenza e originalità della sua mente - così tragica, che la coscienza italiana non [...] solo ricordo mitologico: il Bruno snocciola di nuovo l'elenco delle divinità maggiori e minori, coi loro significati: come ha già fatto, e proprietà delle cose esistenti. Il poema non trovò grazia presso il Tocco, offeso, credo, da quel voler fare ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] infine punito) per far risaltare il bene: «La grazia della virtù rimarrebbe nascosta e incomprensibile se, di dell’età d’oro è fatta coincidere con l’usurpazione del potere divino da parte di Giove. Sul politeismo come causa unica della presenza del ...
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Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] Elena nel santo battesimo, ne vuole emulare la vita. Grazie all’intervento dello Spirito santo il suo cuore s’ poiché tutti hanno posto al di sopra di ogni cosa la legge divina e hanno servito Dio pienamente. Simile a loro si mostra il principe ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] ius», perché diritto, per Dante, è solo quello che è conforme al volere divino (Mon., II, ii, 4-5).
Ma su Carlo Magno Dante ritorna anche Impero e Chiesa è fondato sul rapporto fra natura e grazia, fra ragione e fede, fra ordine naturale e ordine ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] differenza di sesso; e che la maternità corrisponde a una benedizione di grazia e a un excessus mentis che è buono e non buono al tempo enigma oscuro e fumoso si ridurrebbe in parole povere la Divina Commedia, un enigma che non si può risolvere senza ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...