Diritto
Per g. si intende il provvedimento, adottato generalmente dal capo dello Stato, di estinzione della pena a favore di un determinato soggetto. A differenza dell’amnistia e dell’indulto (Amnistia [...] lo stato di g. consistente nella partecipazione della natura divina e, quindi, dono essenzialmente soprannaturale, alla cui e nel rinnovamento interiore dell’uomo; ricevendo volontariamente la grazia e i doni, egli da ingiusto diviene giusto, ...
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libertà La facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo.
Diritto
Dal punto di vista giuridico, per l. si intende in linea di massima il diritto di ogni individuo di [...] senso la redenzione, dall’altra si afferma che il concetto di l. deve congiungersi strettamente a quello di graziadivina, a un qualcosa cioè di esterno e indipendente. Agostino sente la necessità di affermare la responsabilità umana e insieme ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio Ficino
Nicoletta Tirinnanzi
«Poesia, bellezza, amore sono i termini in cui si rivolge tutta la teologia ficiniana, se ben si guardi oltre la tenue superficie di una fragile architettura concettuale». [...] umano, considerando che si possa «con le proprie forze governare rettamente e felicemente lo Stato, senza la graziadivina» (p. 1299). Una strategia costante, non soltanto di fronte a dialoghi dall’ispirazione marcatamente politica, ma sviluppata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Simone Porzio
Eva Del Soldato
L’aristotelismo rinascimentale è stato a lungo ritenuto una tradizione filosofica ossessionata da sottigliezze formali e del tutto rimossa dalla vita del suo tempo. Gli [...] , il quale può insegnare, quando ci sia bisogno di maggiori forze, con quali di esse siamo muniti attraverso Cristo della graziadivina contro i nostri nemici (An homo, cit., p. 66).
Tutto questo è appunto reso possibile attraverso lo scollamento tra ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] ; ridotto in catene nel carcere di Pavia per ordine di Teodorico, gli appare la personificazione di Filosofia, inviatagli dalla graziadivina, che eleva un canto di lamento per le condizioni bestiali a cui il suo accolito è costretto:
costui, solito ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] alcuni aspetti dogmatici, furono sostituite da una concezione religiosa che riponeva nella fede in Cristo redentore e nella graziadivina le uniche ragioni di salvezza, considerava i testi sacri (sola Scriptura) come l'unico fondamento della verità ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] di Dio non è garantita dall’ascesi ottenuta mediante un percorso intellettuale unito a pratiche teurgiche rivelate dagli dei, ma dalla graziadivina, che è l’unico fondamento in base a cui gli uomini, discendenti di Adamo ed Eva dopo il peccato e ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] 'intelletto. Questa era la condizione in cui il genere umano si era venuto a trovare in seguito alla perdita della graziadivina: l'intelletto dell'uomo era come annebbiato e la valutazione basata sui sensi non più sorretta da una chiara comprensione ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] citata, l'affermazione che esistono due filosofie ‒ una, priva di ogni errore, i cui principî ci vengono donati per graziadivina, e un'altra, tutta umana, limitata e soggetta a sbagliare, che parte dalla sensazione e argomenta mediante la ragione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] l’annuncio passò originariamente dagli ebrei ai giudeocristiani, ai greci e infine ai latini, così nei tempi ultimi la graziadivina, dopo essere passata dall’Oriente all’Italia e di qui alla Gallia con la prima diffusione del monachesimo, ritornerà ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...