Ex soldato romano di origine tracia (m. 71 a. C.): disertore e perciò ridotto in schiavitù, fuggì nel 73 con alcuni compagni dalla scuola gladiatoria di Capua. Presto raccolse attorno a sé migliaia di [...] dal compagno di rivolta, il celtico Crisso, si diresse a nord, sconfiggendo il console L. Gellio e, a Modena, il governatore della Gallia Cisalpina. Tornò quindi nel sud, ma in Lucania fu accerchiato, sconfitto e ucciso da M. Licinio Crasso che ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] sempre più a est, oltre i confini dell’Impero Romano, tanto che i nestoriani raggiunsero le coste del Mar Germania
1941: occupazione di Libano e Siria (sotto il controllo del governo nazionalista francese di Vichy) da parte di truppe inglesi e della ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] a Vienna per procedere alla convocazione di un tavolo negoziale tra governo e opposizioni siriane, e il mese successivo il Consiglio di sviluppo ebbero le città siriache durante il periodo romano, e l’architettura assunse proporzioni impressionanti ( ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] Alessandro Magno, il dominio dei regni ellenistici e infine quello romano. L’imperatore Tito nel 70 prese e bruciò Gerusalemme, che l’iscrizione di Silo del 8° sec. a.C., la petizione al governatore di Javne Jam, gli ostraka di Lakiš e di ‛Arad, e ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] alla fine del regno di Nerone (68) dalla ribellione del governatore della Lugdunensis, G. Giulio Vindice, che fu vinto, dei regni autonomi dei Franchi, Burgundi e Visigoti. Il dominio romano si restrinse sempre più: l’ultimo territorio fedele a Roma ...
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(ted. Köln) Città della Germania (995.397 ab. nel 2007) nel Land Nordrhein-Westfalen. Sorta in un punto di convergenza di varie strade, sulla sinistra del Reno, a partire dalla fine del 19° sec. si è espansa [...] monumentali, come le terme e il praetorium, sede del governatore della provincia, decorato con affreschi e mosaici. Sulle rive fondato alla fine del 7° sec. sulle rovine di un tempio romano, ebbe massimo splendore nel 10°-11° sec. (Westwerk, cripta, ...
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Imperatore romano (Italica, Spagna, 76 - Baia 138). Imperatore dal 117 al 138, la sua politica fu volta soprattutto al consolidamento delle frontiere dell'impero, che in quel periodo aveva raggiunto la [...] e contrastante personalità; come imperatore giovò molto allo Stato romano per la sua politica di pace esterna e interna e suoi giorni all'adozione di Adriano. Dalla Siria, dove era governatore, posta fine alla guerra partica a prezzo della rinuncia di ...
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Imperatore del Sacro romano impero (Vienna 1552 - Praga 1612). Figlio e successore (1576) di Massimiliano II, fu re d'Ungheria (1572), di Boemia e dei romani (1575). La sua politica antiprotestante provocò [...] , al quale succedette come imperatore (1576). Favorì immediatamente la Controriforma, di cui il fratello Ernesto, da lui nominato governatore, fu esecutore nei due ducati austriaci della Enns; a coadiuvarlo nella propria opera di estirpazione del ...
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All’inizio dell’Impero Romano, titolo (dux) conferito a governatori e generali che avessero compiuto gesta gloriose. Con Diocleziano dux divenne il titolo ufficiale del comandante militare delle province, [...] civile. Il titolo restò nel primitivo Impero Bizantino per i comandanti delle province e dal 6° sec. per i governatori dei temi.
Nei movimenti sindacalistici di fine 19° sec. e inizio del 20°, soprattutto nel sindacalismo rivoluzionario, la qualifica ...
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Imperatore romano nel 238 d. C. Nacque nel 178 da famiglia patrizia. Fu più volte console e governatore di importanti province dell'Impero. Nel 238 fu uno dei venti senatori incaricati dell'amministrazione [...] pari autorità. Pupieno fu mandato contro Massimino che dai confini del Danubio marciava verso l'Italia; B. restò a Roma al governo degli affari civili. Caduto Massimino per mano dei suoi soldati, Pupieno tornò a Roma come un trionfatore; tra i due ...
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governista
s. m. e f. e agg. Chi o che dà sostegno e appoggio al governo in carica. ◆ Non una «svolta governista» (per [Fausto] Bertinotti il più insensato degli insulti), ma l’ambizione di cambiare la società dall’interno delle istituzioni....
governo di missione
loc. s.le m. Governo investito del raggiungimento di un obiettivo dichiarato. ◆ «Nei prossimi giorni metterò in movimento un governo di missione, che avrà come unico compito quello di rispondere alle vostre preoccupazioni»,...