PLOUCQUET, Godefroy (Gottfried)
Guido Calogero
Pensatore, nato a Stoccarda nel 1716, morto a Tubinga nel 1790. Discendente da famiglia protestante francese rifugiatasi in Germania per le lotte religiose, [...] estesa e pensante e del loro parallelismo. La principale opera in cui sono esposte queste ultime vedute gnoseologiche e metafisiche è quella intitolata Principia de substantiis et phaenomenis (Francoforte-Lipsia 1752). Particolare interesse hanno poi ...
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Filosofo tedesco (Berlino 1882 - Gottinga 1927), fondatore della Neufriessche Schule, cioè della scuola filosofica mirante alla continuazione e all'approfondimento dell'interpretazione psicologistica del [...] 'etica, del diritto e della politica: ma tale orientamento fu determinato in lui da quella svalutazione dei problemi gnoseologici, che di tutta la sua filosofia costituisce il primo fondamento e a essa insieme attribuisce il principale interesse. N ...
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Santayana, George
Pensatore, saggista e poeta spagnolo, ma di lingua inglese (Madrid 1863 - Roma 1952). Dal 1872 visse negli Stati Uniti, pur conservando la cittadinanza spagnola; nel 1889 si laureò [...] ritenuto un pensatore idealista, poiché in tutti i suoi scritti è presente una profonda insoddisfazione per le posizioni gnoseologiche dell’idealismo, insoddisfazione che lo condusse ad aderire alla corrente del «realismo critico» e a radicalizzare ...
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Matematico e filosofo (Saint-Malo 1698 - Basilea 1759), uno dei maggiori illuministi francesi. Presto famoso per i suoi studî matematici, fu accolto venticinquenne all'Académie des sciences di Parigi e [...] suo principio di continuità. La concezione teleologico-deistica faceva d'altronde contrasto, in M., con le sue convinzioni gnoseologiche, in cui egli spingeva all'estremo le tesi dell'empirismo. Nel campo della matematica si occupò soprattutto della ...
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Minskij, Nikolaj Maksimovič
Cesare G. De Michelis
Pseudonimo del poeta russo N.M. Vilenkin (nato presso Vilna nel 1855 - morto nel 1937), annoverato tra i primissimi decadenti: la sua poesia si muove [...] " vere " idee-guida, M. perviene alla paradossale affermazione di D. precursore di Nietzsche. Sebbene caduca nelle sue pretese gnoseologiche e ‛ profetiche ', l'interpretazione di M. resta emblematica per una generazione intera della cultura russa. ...
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Filosofia
In senso estremamente generico, qualsiasi processo che porti a isolare una cosa da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla poi come specifico oggetto d’indagine una volta prescisso [...] della ricerca, ha posto decisamente l’accento E. Mach. Nel quadro di una revisione globale delle vecchie posizioni logico-gnoseologiche, la teoria tradizionale dell’a. è stata successivamente criticata da T. Dewey, che ha ripreso una distinzione già ...
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SEARLE, John Roger
Antonio Rainone
Filosofo statunitense, nato a Denver (Colorado) il 31 luglio 1932. Formatosi a Oxford, dove è stato in contatto con i maggiori esponenti della ''filosofia del linguaggio [...] richiamato l'attenzione dei filosofi analitici. Ponendo tale nozione al centro delle sue riflessioni semantiche e gnoseologiche, S. ha riaffermato il carattere unificante dei fenomeni mentali (percezione inclusa), ammettendone un'origine biologica (i ...
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Rosmini e Gioberti
Luciano Malusa
Una tesi di laurea che è ben più di uno scritto giovanile
Quando, come allievo della Scuola Normale, si avviò a concludere i suoi studi presso la facoltà di Filosofia [...] 87, 1, pp. 83-118.
A. Passoni, Donato Jaja nella formazione di Giovanni Gentile. Il problema del metodo tra critica gnoseologica e deduzione metafisica, «Rivista di storia della filosofia», 2000, 55, pp. 205-28.
P. De Lucia, Idealismo e spiritualismo ...
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Avicenna
Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo e medico musulmano di stirpe iranica Abū ‛Alī Ibn Sīnā (Afshana, presso Buchārā, 980 - Hamadhān 1037 ca.)
Le opere
La sua produzione filosofica [...] (il mondo è in sé possibile e necessario per altro, in sé neces-sario è solo Dio). La psicologia e la gnoseologia avicenniane furono anche il terreno per una conci-liazione con l’agostinismo con cui il pensiero di A. condivideva l’ispirazione ...
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universale
Dal lat. universalis (der. di universus «tutto intero»). Ciò che è comune a più realtà individue, per es., la (o le) proprietà che definiscono una classe particolare di individui, un genere [...] problema epistemologico dell’induzione, ossia del passaggio dall’osservazione all’enunciazione della legge, e a quello gnoseologico della genesi delle idee (concetti), a partire dalle sensazioni (impressioni), per mezzo dell’attività riflessiva dell ...
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gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...
gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...