FOSCARINI, Alvise
Roberto Zago
Primogenito di Giacomo di Alvise del ramo dei Carmini (già S. Fosca), esponente di primo piano della politica veneziana nella seconda metà del XVI sec., e di Elena Giustinian, [...] per il timore di indurre la Porta alla guerra contro Venezia e tutto il mondo cristiano e con la giustificazione Mons. Rangone, Nuntio di Sua B.ne, ella assai facilmente presta fede alli concetti che da questi le vengono suggeriti" (ibid., Polonia, ...
Leggi Tutto
CALDORA (Candola), Antonio
Marina Raffaeli Cammarota
Nato intorno al 1400 da Giacomo e da Medea d'Eboli, ricevette la sua formazione militare alla scuola del padre. Seguendo le imprese paterne, il C. [...] Alfonso d'Aragona. Il C. forse cercava una giustificazione a un tradimento già deciso, sperando che l'occupazione dello zio Raimondo che, inviato immediatamente da Renato per convincere il C. a mantener fede agli impegni, tornò a Napoli con un nulla ...
Leggi Tutto
BARBIANO di Belgioioso, Ludovico
**
Nacque il 15 marzo 1488 da Carlo e da Caterina Visconti. Venne avviato giovanissimo al mestiere delle armi, a fianco del maggior cqndottiero milanese del tempo Gian [...] fatto, stesse di bono animo che sapea ben soa bona fede, et che per causa sua non era seguito, ma che erano cose solite B., non ha conferma; è tuttavia difficile trovare una giustificazione allo strano comportamento del B., il quale, pur disponendo ...
Leggi Tutto
CORREGGIO, Girolamo da
Gigliola Fragnito
Secondogenito di Giberto, conte di Correggio, e della poetessa Veronica Gambara, nacque a Correggio nel febbraio del 1511 e fu battezzato nella basilica di S. [...] per suo tramite fece sapere al card. Farnese che si opponeva alla traslazione o alla sospensione del concilio e chiese fosse rinviata la promulgazione del decreto sulla dottrina della giustificazione e del rapporto tra fede ed opere in termini ...
Leggi Tutto
GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] Serveto, asserì che nessuno poteva essere condannato per le sue opinioni erronee nella fede. Calvino rifiutò allora un colloquio con il Wien 1971, pp. 123-150; A. Biondi, La giustificazione della simulazione nel Cinquecento, in Eresia e Riforma nell' ...
Leggi Tutto
DAMIANO (D. di Priocca), Clemente
Marco Gosso
Nacque il 23 nov. 1749 a Torino, dodicesimo figlio di Giuseppe Maria Damiano Del Carretto, XI conte di Priocca, signore di Castellinaldo e Piobesi, marchese [...] rifiutò la nomina, adducendo a propria giustificazione la consapevolezza di essere impari al Cittadella come garante della sua fede, e della sua ferma sollecito ritorno del sovrano a Torino, il re partì per la Sardegna e il D. si stabilì a Pisa ...
Leggi Tutto
PETTAZZONI, Raffaele
Natale Spineto
PETTAZZONI, Raffaele. – Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 3 febbraio 1883 da Cesare e Maria Luigia Minezzi.
Intorno ai diciott’anni abbandonò la fede [...] oggetto e il cui scopo fossero la promozione di una «fede laica» per il benessere dello Stato.
La religione della Grecia antica fu risultati nuovi. La difficoltà di dare una giustificazione epistemologica della comparazione e dell’autonomia e ...
Leggi Tutto
La censura
Victor Zaslavsky
La censura è una forma di controllo sociale che limita la libertà di espressione e di accesso all’informazione, basata sul principio secondo cui determinate informazioni [...] libertà di espressione, ma anche la prima, fondamentale giustificazione della censura. Socrate, accusato di empietà e di opinioni fossero contrarie alla dottrina, dannose per la fede o per la morale, o pericolose per l’unità del mondo cristiano, e ...
Leggi Tutto
BONCOMPAGNI, Giacomo
Umberto Coldagelli
Nacque a Bologna l'8 maggio 1548, figlio naturale di Ugo, il futuro pontefice Gregorio XIII, allora semplice chierico, e "de Madalena da Carpi dona soluta", come [...] e con la giustificazione di tale ufficio per l'introduzione dell'arte della lana. Nel 1589, infine, accordò importanti privilegi ad alcuni banchieri ebrei perché aprissero un banco in Vignola.
Della protezione accordata dal B. ai letterati fanno fede ...
Leggi Tutto
BIRAGO AVOGADRO (Avogaro), Giambattista
Valerio Castronovo
Nato a Genova, in data imprecisabile al principio del sec. XVII, si trasferì con la famiglia a Venezia ancor fanciullo, ne acquistò la cittadinanza [...] scrittore veneziano finì per essere considerato "nemico mortale") raggiunse le note, più animate e trovò giustificazione più propriamente sul e Spagna e rientrano nelle professioni di fede apologetica nel Cristianissimo coltivate apertamente dal B., ...
Leggi Tutto
luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...