In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] riveduti sulle idee di Vincenzo Borghini e di ➔ Lionardo Salviati, identifica la lingua letteraria con la lingua usata dagli , in una lettera del 1824 al purista e patriota Giuseppe Bianchetti:
gl’Italiani avevano abbandonata e disprezzata affatto la ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] strano», mentre nei suoi Avvertimenti della lingua (1584-86), Lionardo Salviati dedica un intero capitolo (I, ii, 5), assai severo nuove o straniere che in caso di assoluta necessità» (Giuseppe Dembsher, Manuale, o sia Guida per migliorare lo stile ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] sopra ’l Decamerone (1584-1586) di Leonardo Salviati la linea bembesca confluisce come componente essenziale del programma La prima, che risaliva alla polemica (1703) tra Gian Giuseppe Orsi e il padre gesuita francese Dominique Bouhours, in cui ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] segni si rinvia alle voci rispettive.
Fatto salvo per alcuni esempi di scrittura micenea arcaica, Novecento. Sperimentalismo e tradizione del nuovo), pp. 682-711.
Antonelli, Giuseppe (2008), Dall’Ottocento a oggi, in Mortara Garavelli 2008a, pp. 178 ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] non mi resta che il desiderio di non farmi coglionare», Giuseppe Giusti), coglionata, prendere in coglionella, rincoglionito, rompere i del Decameron effettuata nel 1582 da ➔ Lionardo Salviati.
La deformazione delle parole, mediante sostituzione di ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] A fissare regole simili a quelle moderne furono Leonardo Salviati e Daniello Bartoli, stabilendo, per es., che latina, nella cultura bizantina e nella latinità medievale, in Antonelli, Giuseppe et al., Storia della punteggiatura in Europa, a cura di B ...
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Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione [...] la domanda non può fare a meno.
Fin da ➔ Lionardo Salviati (Degli avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone, vol. I, di concentrazione, Milano, Bompiani, 1972, p. 9)
Antonelli, Giuseppe (2008), Dall’Ottocento a oggi, in Mortara Garavelli 2008, pp ...
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GIACOMINI TEBALDUCCI MALESPINI, Lorenzo
Anna Siekiera
Nacque ad Ancona il 29 febbr. 1552 da Jacopo di Lorenzo e da Elisabetta di Filippo Gondi. Per ragioni ereditarie i Giacomini avevano unito al cognome [...] latini e greci per il vescovo di Ragusa Ludovico Beccadelli e per Giuseppe Nozzoli (Parma, Bibl. Palatina, Pal. 555, cc. 515r-519v libri XXXVI, Florentiae 1582, p. 385; L. Salviati, Degli avvertimenti della lingua sopra 'l Decamerone, Venezia 1584 ...
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faccia
fàccia s. f. [lat. facies «forma, aspetto, faccia», affine a facĕre «fare»] (pl. -ce). – 1. a. Parte della testa dell’uomo, situata inferiormente alla parte anteriore del cranio, costituita da una struttura ossea rivestita da parti...
fuga
s. f. [dal lat. fuga, dello stesso tema di fugĕre «fuggire»]. – 1. a. L’atto di fuggire: darsi alla f.; darsi a f. precipitosa; prendere la f., anche estens., di persone, veicoli, ecc. che si mettano a correre veloci, o fig., di persona...