Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] questo perché], quando Silvia fugge, tornato al suo paese tra i monti le lascia tutto quanto le ha fatto guadagnare con la sua delle opere di Giosuè Carducci, vol. XVII, Studi su Giuseppe Parini: Il Parini maggiore, Bologna, Zanichelli, 1937, p. ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] è quello di nobilitare l’onomastica moderna o con perifrasi dotte (Giuseppe Parini: ultimo caffro per africani; Monti: onde Braulie per Adda) o con adattamenti che la italianizzano a oltranza (Monti: Klebero e Macco per Kléber e Mack).
La fine dell ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] dell’Ossian di ➔ Melchiorre Cesarotti e di ➔ Vincenzo Monti (Il Bardo della Selva Nera) con quella desunta 1° (Poesie e tragedie), vol. 2º (Prose e saggi).
Broccia, Giuseppe (1980), Latinismi ‘firmati’ e non nella poesia di Foscolo e appunti sulla ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] abbiamo dubbi nel considerare Il trovatore un’opera di Giuseppe Verdi, dimenticando nella maggior parte dei casi di menzionare «bronzo ignivomo» (il «cannone») di Ernani (ma già in Monti e Parini):
se mai prescelto io sia
tre volte il bronzo ignivomo ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] mi nasce nella seconda metà del XIX secolo ad opera di Giuseppe Flechia, linguista piemontese, che avviò un filone di ricerca di luogo o altro. Così Corridonia (in provincia di Macerata) era Mont’Olmo fino al 1851, quando assunse il nome di Pausula ( ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] contesti non polemici, come nella pur elogiativa menzione in Giuseppe Maria Galanti (Breve descrizione della città di Napoli e del sulla lingua e lo stile, come quelli di ➔ Vincenzo Monti:
Donde viene che la Scienza nuova del Vico, opera meravigliosa ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] , in una lettera del 1824 al purista e patriota Giuseppe Bianchetti:
gl’Italiani avevano abbandonata e disprezzata affatto la e Verona, che impegnò anche ➔ Vincenzo Monti e ➔ Ugo Foscolo. Monti, in particolare, contestando non solo le opinioni ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] . Ancora due secoli dopo, mentre ➔ Vincenzo Monti rimproverava alla quarta edizione della Crusca la disattenzione I neologismi buoni e cattivi più frequenti nell’uso odierno di Giuseppe Rigutini (1886), con l’ultima edizione accresciuta e curata da ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] altri, e pe’ mari che l’accerchiano e per gli altissimi monti che fascianlo, che sole le isole son meglio di quello dalla terra di Storia e letteratura, 1998, pp. 291-319).
Fumagalli, Giuseppe (196810), Chi l’ha detto? Tesoro di citazioni italiane e ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] nella lingua degli uffici, e l’anno successivo Vincenzo Monti, nella Prolusione al suo corso di eloquenza all’ voci nuove o straniere che in caso di assoluta necessità» (Giuseppe Dembsher, Manuale, o sia Guida per migliorare lo stile di cancelleria ...
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bevagnizzazione
s. f. Il proporre come modello lo stile di vita elegante e al tempo stesso genuino, armonioso e sereno degli abitanti del comune umbro di Bevagna. ◆ Il «simbolo del vivere tranquillo», invece, è uno solo: il piccolo centro...
dopo-euro
(dopo euro), loc. s.le m. e agg.le inv. Fase successiva all’entrata in vigore della moneta europea; successivo all’Euro. ◆ Tornando a [Romano] Prodi, lui sarà il primo presidente europeo dell’epoca dopo-euro. (Piero Colaprico, Repubblica,...