Nato a Milano il 9 aprile 1797 dal marchese Carlo, membro del Consiglio Generale di Milano, che l'anno precedente era stato deportato a Nizza dai Francesi, e da Teresa Trotti, pia e caritatevole gentildonna, [...] fino all'11 marzo 1883.
Gli Arconati furono intrinseci di Alessandro Manzoni, che spesso ospitarono nella loro villa di Cassolo, in Lomellina.
Bibl.: Vedasi la biografia che di Giuseppe Arconati scrisse A. Mauri, in Scritti biografici, Firenze 1878 e ...
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Nato a Milano il 23 dicembre 1783 di modesta famiglia oriunda della Svizzera francese, seguì da giovane la carriera dei pubblici impieghi, ma si diede ben presto anche alla letteratura. Allievo del Parini, [...] ad accogliere le dottrine del romanticismo. L'amicizia del Manzoni lo confermò poi in queste idee, tanto che se Londra per entrare come precettore in casa del lombardo marchese Giuseppe Arconati, esule anch'egli per cause politiche. Da allora ...
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Sacerdote giansenista, nato a Genova il 20 settembre 1761, ivi morto il 17 gennaio 1826. Assisté al sinodo di Pistoia del 1786 e più tardi a Pavia fece parte, col Palmieri, col Tamburini e altri, di una [...] e la conversazione della madre di Cavour, in Atti Acc. d. scienze di Torino, LXIII-LXIV (1929); id., La vita religiosa di A. Manzoni, Bari 1931; P. Nurra, Il gians. ligure alla fine del sec. XVIII, in Giorn. stor. e lett. della Liguria, n. s., II ...
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Filologo e storico della letteratura, morto a Londra il 22 febbraio 1998. Fu condirettore dal 1958 della rivista Italia medievale e umanistica, e collaboratore del Giornale storico della letteratura italiana, [...] sono invece raccolti in Appunti sui moderni. Foscolo, Leopardi, Manzoni e altri (1988). Quale testimone della vita culturale del tempo, D. ha tracciato profili di G. De Luca (Don Giuseppe De Luca, 1973), A. Momigliano (Ricordo di Arnaldo Momigliano, ...
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Scrittore nato a Torino nel 1884, fu dei non molti che in Italia si studiarono di trasportare sulla scena quella poesia cosiddetta crepuscolare, più o meno pallidamente fiorita negli ultimi anni dell'anteguerra [...] , messa in scena dalla stessa compagnia Talli al Teatro Manzoni di Milano, immediatamente si divulgò, per opera di molte se ne trasse pure un'operetta, con musica del maestro Giuseppe Pietri, e una pellicola cinematografica.
Con Nino Berrini - che ...
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Nato a Bassano il 26 dicembre 1774, studiò prima nel seminario di Treviso, poi nell'università di Padova. Nel 1808 succedette al Cesarotti, da lui grandemente amato e ammirato, nella cattedra di filologia [...] se lo contesero; il che gli diede modo di conoscere gli uomini più illustri del tempo suo, dal Monti e dal Foscolo al Manzoni. Con eloquenza calda e sincera (famosa forse fra tutte la sua orazione sulla Festa dei morti) combatté gli artifizî e altri ...
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Critico letterario, morto a Firenze il 7 settembre 1963. Fedele al suo metodo critico, alla poetica del "saper leggere" appare sempre ispirata tutta la più recente produzione critica di De R. che nei Primi [...] linea degli Studi del 1944 con indagini che vanno dall'Ariosto all'Alfieri al Foscolo al Leopardi sino appunto al Manzoni, mentre Altro Novecento (1962), che raccoglie studi su poeti e prosatori contemporanei, si riallaccia con sistematico impegno e ...
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Scultore nato a Milano il 10 febbraio 1839; morto il 31 agosto 1892. Studiò a Brera alla scuola di Giovanni Strazza e di Vincenzo Vela. Il primo successo l'ottenne a Bologna col suo gruppo Ercole e Anteo [...] di genere con l'esecuzione di statue monumentali, fra le quali meritano speciale ricordo, a Milano, il Manzoni nella piazza di S. Fedele, il Giuseppe Verdi nell'atrio del teatro della Scala e il Napoleone III già nel cortile del Palazzo senatorio e ...
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Nato a Onigo (Treviso) il 20 luglio 1791, esercitò dapprima l'avvocatura a Treviso, poi si dedicò alla filosofia e alle lettere. Fondò nel 1821 il Giornale di Treviso, che nel 1829 e 1830 diresse e scrisse [...] critica come di varia letteratura ispirò ad alti e nobili sensi. Fu classicista e purista ragionevole, ammirando del pari il Manzoni e il Giordani. Notevoli i Discorsi dello Scrittore italiano (Treviso 1836). I quattro libri Degli uomini di lettere e ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] , e diede la corona della Spagna al proprio fratello Giuseppe (maggio 1808).
L'Ottocento e gli ultimi avvenimenti. 1832), dei romanzi di Walter Scott (1831-32) e del Manzoni. Il romanzo storico di argomento nazionale, entro le consuete fantasie ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...
terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....