Mafia
Salvatore Lupo
La parola e la cosa
La parola 'mafia' compare per la prima volta, nel 1863, in una commedia popolare siciliana di grande successo, I mafiusi de la Vicaria, e già nel 1865 viene [...] ). La parola 'omertà' deriverebbe dalla radice 'uomo', significherebbe essere per eccellenza uomo la confessione di don Peppino 'il lombardo' (il primo dei grandi briganti 'organizzazione il figlio di Giammona, Giuseppe, non senza un violento scontro ...
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DE AMBRIS, Alceste
Ferdinando Cordova
Nacque a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa Carrara, il 15 sett. 1874, da Francesco e da Valeria Ricci.
Di famiglia agiata, compì un regolare [...] del riformismo. Dal capoluogo lombardo, approfittando delle contraddizioni che che la lotta aveva affondato le sue radici nel sentimento e nelle esigenze collettivi.
Per inoltre, al Corriere degli Italiani di Giuseppe Donati ed entrò a far parte della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Marino Berengo
Carlo Capra
Marino Berengo è stato uno dei più autorevoli storici italiani della seconda metà del 20° secolo. Lo hanno contraddistinto il lavoro diretto e continuo sulle fonti, l’ampiezza [...] ; e come hanno osservato tra gli altri Giuseppe Del Torre e Piero Del Negro, il , quando non negavano in radice, l’idea stessa di e la politica riformatrice austriaca, in «Archivio storico lombardo», 1958, 85, pp. 5-111.
L’agricoltura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Cuoco
Antonino De Francesco
L’impegno intellettuale, l’elaborazione teorica e la concezione della politica di Vincenzo Cuoco, una delle più grandi intelligenze dell’Ottocento, rappresentano [...] corsi tenuti da Mario Pagano, Francesco Conforti e Giuseppe Cirillo. Entrò al tempo stesso in contatto con precedenza da tutto l’Illuminismo lombardo. A detta di Cuoco, le suo proposito di individuare una radice propriamente italiana dell’economia ...
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Nazione
Giuseppe Galasso
sommario: 1. Stato e nazione. 2. Le realtà nazionali nel mondo extraeuropeo: a) le Americhe e gli ex dominions britannici; b) l'area asiatica; c) l'Africa subsahariana; d) il [...] umani, in nome di una storia comune malgrado le antiche radicate divisioni che (come si è detto) non avevano mai dato a esso, certo si distingueva volutamente da quello essenzialmente lombardo della Lega. Anche in questo caso il riferimento storico ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] nel cristianesimo stesso che bisogna vedere la radice di quell’affermazione. Criterio generale che vale Sacra Famiglia e di s. Giuseppe, che comportavano forti riferimenti a al grande modello borromaico in Lombardia. Le diocesi meridionali erano poco ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] di comunità: quasi nessuno nel Mezzogiorno, né in Liguria o in Lombardia. Alla metà del secolo, erano forse arrivati a 36.000 e radice anche un possibile legame esclusivo con il tradizionalismo e il legittimismo. Proprio in questa occasione, Giuseppe ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] di quello in cui avesse il maggior radicamento fondiario; del deputato o del senatore al nei Ricordi d’infanzia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, una piccola Jacini, cospicuo possidente e notabile lombardo ispiratore della grande Inchiesta agricola che ...
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GORANI, Giuseppe
Elena Puccinelli
Nacque a Milano il 2 febbr. 1740, dal conte Ferdinando e dalla contessa Marianna Belcredi, entrambi di nobili famiglie pavesi i cui membri avevano ricoperto, e ancora [...] portatrice di un forte afflato egualitario: radice di tutti i mali è per dichiaratosi disgustato dalla politica di Giuseppe II, che accusò di esercitare conte G. Visconti di Saliceto, in Arch. stor. lombardo, XXXIX (1912), pp. 481-508; F. Catalano, ...
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PECCHIO, Giuseppe
Elena Riva
PECCHIO, Giuseppe. – Nacque a Milano il 15 novembre 1785 da una famiglia ammessa al patriziato cittadino già dal 1543. Terzogenito di Antonio e di Francesca Goffredo, ebbe [...] altri cospiratori. Pecchio e l’avvocato Giuseppe Vismara tennero le fila di tutte le un altro esule, il piemontese Evasio Radice, che ottenne il posto. Nel Tre lettere inedite di G. P., in La Lombardia nel Risorgimento italiano, III (1916), pp. 2-15 ...
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