Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] ; e Sergej M. Ejzenštejn fece colorare di rosso la bandiera vittoriosa che sventola sulla Bronenosec Potëmkin (1925; quanto mai differenziato. Fellini nel suo Fellini Satyricon (1969; fot. Giuseppe Rotunno, a.d. Danilo Donati) da una parte si ispirò ...
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FELLINI, Federico
Italo Moscati
Nacque a Rimini il 20 gennaio 1920 da Urbano (1894-1956) e da Ida Barbiani (1896-1984), primogenito di tre figli.
Le origini
I Fellini discendevano da una famiglia contadina [...] mondo. Questi furono il modello che il figlio di Mussolini, Vittorio, appassionato di cinema, indicò all’ingegnere Gino Peressutti (1883-1940), architetto progettista di Cinecittà. Costruita in poco meno di due anni, la moderna città del cinema ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] furono Alessandro Cicognini (legato specialmente a Vittorio De Sica), Renzo Rossellini (attivo soprattutto per i film del fratello Roberto), Giuseppe Rosati, Nino Rota (poi 'complice' insostituibile di Federico Fellini). Soprattutto negli anni Trenta ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] a cura dello stesso suo direttore della fotografia Vittorio Storaro); c) i ripensamenti dell'autore, o per necessità espressiva (Nuovo Cinema Paradiso, 1988, diGiuseppe Tornatore) o per necessità di mercato (Heaven's gate, 1980, I cancelli del ...
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Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] tendenza giunse a compimento nel dopoguerra con il Neorealismo italiano, e in particolare con i film di Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Giuseppe De Santis, e più tardi con le nouvelles vagues degli anni Sessanta e nel cinema documentario ...
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Brasile
Enzo Sallustro
Cinematografia
La nascita del cinema
L'8 luglio del 1896, presso il civico 57 di rua do Ouvidor a Rio de Janeiro, si ebbe la prima proiezione cinematografica brasiliana. Sempre [...] la prima sala cinematografica. Nello stesso anno, a opera di un proiezionista ambulante, l'italiano Vittoriodi Maio, furono girate in B. le prime sequenze, soggetti alla Lumière di breve durata, capaci di un forte impatto emotivo sul pubblico. Tra i ...
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Canzone
Gianni Borgna
La canzone e i suoi usi cinematografici
Uno dei più attenti studiosi dell'argomento, Ermanno Comuzio (1987), ha classificato almeno cinque tipi possibili di uso della c. nel film, [...] rosa', e il cui dominatore incontrastato è, come detto, Vittorio De Sica. Con il dopoguerra le cose non cambiarono. Il microfono è vostro (1952) diGiuseppe Bennati, Ci troviamo in galleria (1953) di Mauro Bolognini. Iniziavano comunque a manifestarsi ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] , 1973; Gruppo di famiglia in un interno, 1974).
Figlio del duca di Grazzano e conte di Modrone Giuseppe Visconti e di Carla Erba, la entusiasti molti giovani futuri critici mentre Vittorio Mussolini uscì dalla proiezione profondamente sdegnato ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] John Landis, da Non c'è pace tra gli ulivi (1950) diGiuseppe De Santis a Allonsanfàn (1974) e Il prato (1979), entrambi di Paolo e Vittorio Taviani ‒ il ballo ha assunto talvolta una funzione decisiva benché circoscritta. Ne sono buoni esempi, fra ...
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Bambini
Giovanni Grazzini
I bambini attori
Le origini
Sin dalle origini il cinema fece ricorso ai b. come interpreti. Si può addirittura affermare che la nascita del b. attore coincide con la nascita [...] più il personaggio che l'interprete. Il binomio artistico Vittorio De Sica - Cesare Zavattini realizzò il primo ritratto , su tutti, ai due protagonisti di Il ladro di bambini, 1992, Valentina Scalici e Giuseppe Ieracitano).
In Iran invece sia Abbas ...
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sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...
schwaista s. f. e m. e agg. Che, chi è favorevole a introdurre il simbolo dello schwa (ǝ; detto anche e rovesciata, e capovolta) nella lingua scritta italiana. ◆ Nei sei verbali i cinque sprovveduti Commissari, che non sanno nemmeno cosa scrivono...