La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] l’impegno in quel campo anche la Congregazione di s. Giuseppe, fondata nel 1873 da don Leonardo Murialdo, già collaboratore di fondatori dell’Azione Cattolica, Roma 2008.
20 Cfr. L. Bedeschi, Le origini della Gioventù Cattolica, Bologna 1959; P. ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] si ricorda l’incontro organizzato da don Lorenzo Bedeschi a Milano nell’autunno del 1949, ma altri sociali». La produzione di cultura politica come filo della «utopia» di Giuseppe Dossetti, in «Cronache sociali» 1947-1951, a cura di A. Melloni ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] ., pp. 839 seg.
38 Ibidem, pp. 829-832.
39 L. Bedeschi, La Curia romana durante la crisi modernista, Parma 1968, p. 197.
ben 153 eletti da Pio XII su 251. Nel 1946, oltre Giuseppe Siri a Genova, era eletto alla sede di Palermo Ernesto Ruffini, sul ...
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Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] rivolte ai problemi sociali, lo stesso fanno a Palermo don Giuseppe lo Cascio, a Cosenza don Carlo De Cardona, mentre a , Albertario e “L’Osservatore Cattolico”, Roma 1988.
11 L. Bedeschi, I cappellani del lavoro a Milano nei primi anni del ’900 ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] fiorentina cfr. le osservazioni contenute nel saggio di L. Bedeschi, Il tempo de ‘‘Il Frontespizio’’. Carteggio Bargellini-Bo ( Dossetti. Gli anni della formazione 1913-1939, Bologna 2006; Giuseppe Dossetti: la fede e la storia. Studi nel decennale ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] o l’impegno di personalità come Filippo Crispolti, Giuseppe Micheli, Paolo Pericoli, Carlo Zucchini, mentre Dino Secco modernista, Brescia 1979, pp. 21 segg.
41 L. Bedeschi, introduzione a Il modernismo tra cristianità e modernizzazione, Atti ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] liberale in Italia, Palermo 1950; L. Bedeschi, I cattolici «disubbedienti», Napoli-Roma 1959; . Noto fu anche l’anticlericalismo di Giuseppe Garibaldi: cfr. Edizione nazionale degli scritti di Giuseppe Garibaldi, VI, Scritti e discorsi politici ...
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Partiti e movimenti di sinistra
Carlo Felice Casula
Cristiani a sinistra oggi al cambio di secolo? Sinistra cristiana, cristiano-sociali e Rete
«Perciò rivolgiamo questo appello alle donne e agli uomini [...] pubblicata dall’associazione Città dell’uomo, fondata da Giuseppe Lazzati. Nel decennio successivo un suo esponente, (1935-1945), Bologna 1976, p. 33.
17 L. Accattoli, L. Bedeschi, A. Botti, et al., I cristiani nella sinistra. Dalla Resistenza a oggi ...
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CASONI, Giambattista
Alessandro Albertazzi
Nacque a Bologna il 31 ott. 1830 da Giuseppe. Rimasto orfano, venne allevato, insieme con il fratello minore Giulio, dallo zio patemo Francesco, canonico di [...] e memorie, ibid. 1869; La devozione di s. Giuseppe. Pensieri ed affetti, ibid. 1869; 1 doveri della gioventù 1961, II, (1849-1859), p. 75; III, (1860-1867), p. 164; L. Bedeschi, I cattol. ubbidienti, Napoli-Roma 1962, pp. 4, 13 s., 49-52, 56, ...
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CODRONCHI, Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Imola l'8 ag. 1748 dal conte Innocenzo e da Giulia Stivivi di famiglia riminese. Compì i suoi studi nel locale collegio retto dai gesuiti, ma anche nell'ambiente [...] i possibili contraccolpi dell'editto di Giuseppe II che estendeva alla Lombardia i provvedimenti ; P. D. Pasolini, Napoleone e l'arcivescovo di Ravenna, Roma 1912; P. Bedeschi, Mons. A. C. arcivescovo di Ravenna e le sue relaz. con Napoleone, Imola ...
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