Giurista e uomo politico (Tricase, Lecce, 1812 - Napoli 1879). Studiò giurisprudenza a Napoli e vi esercitò poi l'avvocatura, acquistando notevole fama. Deputato (1848) al parlamento napoletano, perseguitato per i suoi sentimenti antiborbonici, fuggì a Civitavecchia, poi a Genova, insieme con P. S. Mancini e altri patrioti; fu condannato in contumacia alla pena di morte e alla confisca dei beni. A ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] per gli stati sardi (Torino 1855-1861, voll. 5, e appendice, 1863), redatto per la maggior parte da GiuseppePisanelli, Antonio Scialoja e Pasquale Stanislao Mancini, opera fondamentale, che si eleva sul mediocre livello della produzione francese e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Francesco Carrara
Giovannangelo De Francesco
Francesco Carrara è considerato il più illustre rappresentante della cosiddetta scuola classica di diritto penale, per il suo fondamentale contributo all’elaborazione [...] nel 1865 e nel 1867) e successivamente (nel 1876) come senatore. Nel 1866 entrò a far parte della commissione presieduta da GiuseppePisanelli per la redazione di un codice penale per il Regno d’Italia, ma non invece della commissione redattrice del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Avvocato, professore, uomo politico e magistrato, Luigi Borsari è una delle voci più rappresentative della cosiddetta paleocivilistica italiana. Giurista di vasti interessi e di solida preparazione tecnica, [...] codice di procedura civile per gli Stati sardi (6 voll., 8 tt., 1855-63) curato da Pasquale Stanislao Mancini, GiuseppePisanelli e Antonio Scialoja, si concretizza con l’uscita a stampa, nel 1861 – quale terzo volume dell’opera –, dell’importante ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] francese, come poi quello italiano del 1865, fossero codici della proprietà. Come scriveva in un celebre Commentario GiuseppePisanelli: «Basta volgere un semplice sguardo al codice civile per convincersi che la proprietà sia il subbietto proprio di ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] diverse parti d’Italia, magistrati e avvocati, i quali peraltro non ne completarono l’esame lasciando al nuovo ministro GiuseppePisanelli il compito di portare a termine la redazione del codice.
In realtà nelle diverse fasi che caratterizzarono la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il problema della codificazione
Riccardo Ferrante
Il termine codice si presta a una serie molto ampia di applicazioni e di torsioni semantiche. Dal 'codice genetico' in medicina al 'codice a barre' [...] M. il Re di Sardegna (1854), per aver ricevuto un importante commento a opera di Pasquale Stanislao Mancini, GiuseppePisanelli e Antonio Scialoja (1817-1877): Commentario del Codice di procedura civile per gli stati sardi, 1855-1863.
Unità politica ...
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Guido Melis
Abstract
Con l’editto di Racconigi (18.8.1831) Carlo Alberto istituisce nel Regno di Sardegna un Consiglio di Stato alle dirette dipendenze del sovrano. Nel 1859 una prima riforma attribuisce [...] molto noto di problemi amministrativi e finanziari; o Cristoforo Mameli, magistrato proveniente dalla Sardegna; o GiuseppePisanelli, Matteo Raeli, Antonio Ghivizzani ed altri. Dei 12 consiglieri che si succedettero nelle cariche di presidenti ...
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La magistratura
Antonella Meniconi
Al momento dell’unificazione l’assetto della magistratura del Regno sabaudo era palesemente riconducibile al modello francese, così come scaturito dall’esperienza [...] dall’entrata nelle loro funzioni. Secondo l’icastica definizione di Giuseppe Mirabelli, alto magistrato e senatore del Regno, «muovere è magistrati: Conforti, Giovanni De Falco, Paolo Cortese, GiuseppePisanelli e Vacca (Saraceno 1979, pp. 20 sgg.).
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tendenze della civilistica postunitaria
Stefano Solimano
I civilisti italiani e la formazione del codice civile del 1865
Tra il 1860 e il 1865 la formula codice civile assume un significato di un’alta [...] quella parte della società italiana che accusa il governo di aver piemontesizzato il Paese. Eppure, due anni prima, GiuseppePisanelli, grande statista e fine giurista, presentando il suo progetto, aveva messo in guardia dall’intraprendere facili vie ...
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