BELLI, GiuseppeGioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] Ferretti, tutore degli orfani di Ciro, e a questi passarono dopo che raggiunsero la maggiore età. A Maria Teresa Belli, sposatasi più tardi con Giuseppe Jarini, toccarono le lettere di carattere più strettamente familiare; il resto andò a Giacomo ...
Leggi Tutto
d’AMICO, Fedele
Franco Serpa
Prime esperienze, carattere, aneddoti
Nacque a Roma il 27 dicembre 1912, figlio di Silvio e di Elsa Minù, la cui madre bavarese, Fanny Schwager (1851-1942), fornì al nipote [...] figure quali furono Pascarella e Petrolini, e da un grande personaggio lontano nel tempo ma sempre presente, GiuseppeGioachinoBelli (Silvio d'Amico recitava a memoria un numero enorme di sonetti). Fu questo nella crescita intellettuale di ...
Leggi Tutto
PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] edita nel 1900, rivelando già il modus poetandi del giovane: facendo coincidere (secondo un artificio adottato anche da GiuseppeGioachinoBelli) la voce poetica con quella di un popolano parlante il dialetto di Roma, Pascarella creò piccole storie ...
Leggi Tutto
SORDI, Alberto
Alberto Crespi
– Nacque a Roma, nel popolare rione di Trastevere, il 15 giugno 1920. Suo padre Pietro suonava il basso tuba nell’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma; sua madre, Maria [...] Proietti, uno dei suoi pochi veri ‘eredi’, riprese una gloriosa tradizione romana leggendo un sonetto nello stile di GiuseppeGioachinoBelli. Recitava: «Io so’ sicuro che non sei arrivato / ancora da San Pietro in ginocchione / A mezza strada te ...
Leggi Tutto
PASOLINI, Pier Paolo
Walter Siti
PASOLINI, Pier Paolo. – Nacque a Bologna il 5 marzo 1922, primogenito di Carlo Alberto (ufficiale di carriera, appartenente al ramo secondario di una nobile famiglia [...] ma evidente proustismo, le poesie in friulano e in lingua. Contemporaneamente, con la guida ideale di Dante e di GiuseppeGioachinoBelli, ci fu la scoperta del sottoproletariato romano e della sua ‘infernale’ bellezza: alla fine degli anni Cinquanta ...
Leggi Tutto
ZIVERI, Alberto
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 2 dicembre 1908, primogenito di Carlo, originario della provincia di Parma e conduttore di wagon-lits, e di Giovanna Ciotola, romana (Costantini, 1985). [...] , col quale strinse una duratura amicizia. Janni, pittore raffinato e di vasta cultura umanistica (era pronipote di GiuseppeGioachinoBelli), più anziano di Ziveri di ben sedici anni, esercitò un ruolo importante nell’indirizzare gli interessi del ...
Leggi Tutto
PIAVE, Francesco Maria
Antonio Rostagno
PIAVE, Francesco Maria. – Librettista, nacque a Murano (Venezia) il 18 maggio 1810, figlio di Giuseppe (vetraio, podestà di Murano dal 1808 al 1816) e di Elisabetta [...] Miragoli, 1924, p. 186) dove entrò in contatto con influenti personalità della cultura romana come Jacopo Ferretti e GiuseppeGioachinoBelli. Divenne anche socio d’Arcadia; il Catalogo dei Pastori arcadi (vol. 10, Custodia Gabriele Laureani, c. 101r ...
Leggi Tutto
SALUSTRI, Carlo Alberto Camillo
Gabriele Scalessa
(Trilussa). – Secondogenito di due figli, nacque a Roma il 26 ottobre 1871 da Vincenzo, cameriere, e da Carlotta Poldi, sarta.
Dopo la prematura scomparsa [...] precoce per la poesia, componendo a dodici anni una breve lirica in italiano e leggendo i versi romaneschi di GiuseppeGioachinoBelli e Giggi Zanazzo.
Inviò il suo primo sonetto in romanesco, L’invenzione della stampa, proprio a Zanazzo, che lo ...
Leggi Tutto
TROVAJOLI, Armando
Leo Izzo
– Nacque a Roma il 2 settembre 1917 da Italiano e da Angela Petrucci.
Si avvicinò alla musica all’età di cinque anni grazie al padre, che suonava il violino in orchestre [...] il patibolo per dimostrare il proprio amore per la giovane Rosetta (Lea Massari). Gli echi della maschera romana di GiuseppeGioachinoBelli e i lazzi della parlata popolare sfociano dunque in un finale funesto del tutto inusitato per il genere. L ...
Leggi Tutto
TESSA, Delio
Gabriele Scalessa
– Nacque il 18 novembre 1886 a Milano, da Sénio, impiegato alla Cassa di risparmio delle provincie lombarde, e da Clara Besozzi, entrambi di origine milanese.
Figlio unico, [...] Forse di questo periodo è anche il pezzo, rimasto inedito e conservato presso la Biblioteca comunale di Milano, su GiuseppeGioachinoBelli, di cui Tessa dichiarava di apprezzare la scelta di raccogliere le voci dialettali «nelle piazze e nei trivii ...
Leggi Tutto