Scultore e architetto lombardo (sec. 16º); formatosi sui modi bramanteschi, dopo un viaggio a Roma (1514-15), a Milano fu occupato alla costruzione del duomo (1510-55); ricostruì (1537-40) il coro di S. [...] Eustorgio, succedette (1538) a B. Zenale alla direzione di S. Maria presso S. Celso; eseguì con GiulioRomano il bozzetto per la facciata di S. Petronio a Bologna, ecc. ...
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Incisore bolognese (sec. 16º); lavorò tra il 1530 e il 1574. Continuatore di Marcantonio Raimondi, oltre che soggetti di propria invenzione (Amori, sdegni et gielosie di Giunone, Amorosi diletti degli [...] Dei, Vita e passione di Gesù Cristo), incise temi tratti da Michelangelo, Raffaello, Primaticcio, GiulioRomano, ecc. Famosi i ritratti del Bembo (1542), di Michelangelo (1546), di Raffaello. ...
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Pittore (n. Mantova 1489 - m. dopo il 1537). Formatosi nell'ambiente di A. Mantegna, subì poi l'influenza di L. Costa e di GiulioRomano. Inviato per studio a Firenze da Isabella d'Este (1512), nel 1521 [...] fu anche a Roma. Delle sue opere documentate restano gli affreschi (1523) nella scalcheria del Palazzo Ducale di Mantova ...
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Pittore (Sansepolcro, fine del sec. 15º - ivi 1566). Formatosi a Roma nella cerchia di Raffaello, fu collaboratore di GiulioRomano (sala di Costantino in Vaticano). Dal 1525 circa fu attivo in Umbria [...] (Sansepolcro, Città di Castello) e nelle Marche (Villa Imperiale di Pesaro), avvicinandosi alla maniera del Vasari ...
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Pittore (Genova 1485 circa - ivi 1555 circa). Si formò sulla pittura lombarda tardoquattrocentesca tramite P. F. Sacchi, aggiornandosi in parte su GiulioRomano e Perin del Vaga. Collaborò fino al 1535 [...] con T. Piaggia (Presepe, 1535, Savona, S. Giovanni Battista; Compianto, 1547, Genova, S. Maria della Consolazione) ...
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Pittore (m. 1529). Scolaro del Perugino, fu aiuto di Raffaello e fu influenzato, nell'ultimo periodo, da GiulioRomano. Fra le sue opere: Sacra conversazione (1507, Londra, Buckingham Palace; predella: [...] Milano, Brera); Incoronazione della Vergine e santi (1517, Perugia, Gall. naz.) ...
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Architetto (Padova 1508 - Vicenza 1580). Lavorò prima a Padova, come tagliatore di pietra, nella bottega di B. Cavazza da Sossano (1521), e poi (dal 1524) a Vicenza, nella bottega in Pedemuro dell'architetto [...] dei suoi Quattro libri dell'architettura. Dopo il viaggio romano, cominciò a costruire a Bagnolo la villa Pisani (1542 palazzo Porto, poi Breganze; nel 1574 pubblicò i commentarî di Giulio Cesare illustrati con tavole, e stese un progetto per la ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] volta della cappella Malchiostro del duomo di Treviso di Pordenone, la Sala dei Giganti di Palazzo Te a Mantova di GiulioRomano. Ci rivela l’ambivalenza dell’approccio di Leonardo alla natura il confronto tra l’angoscioso vitalismo che pullula nella ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] situa su un versante diverso rispetto alla serie degli Amori degli dei e si oppone alla licenziosità greve dei Modi di GiulioRomano, per i quali proprio l'Aretino aveva scritto i sonetti di accompagnamento, quasi che G. volesse mostrare al celebre ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...