ALLEGRI, Pomponio
Armando O. Quintavalle
Pittore, figlio di Antonio, nato a Correggio il 3 sett. 1522. Per la sua illustre ascendenza non gli mancarono lodi e commissioni, tra cui la decorazione a fresco, [...] sue figure, quando non sono un coacervo di reminiscenze e motivi di Antonio, di artisti locali e di GiulioRomano, annegano inun cromatismo basso, fumoso, lontano dai valori costruttivi del Correggio, volto alla inversione dello sfumato leonardesco d ...
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Architetto (Capiatone, Rota d'Imagna, 1744 - Pietroburgo 1817). In tempo neoclassico Q. fu il maggiore interprete del Palladio; non cercò in lui il pittorico, germe sviluppato dal barocco, bensì l'armonia [...] che alle opere di Palladio (che lo indirizza anche a una meditata conoscenza di Roma antica), a quelle di Bramante, Sanmicheli, GiulioRomano. I suoi disegni rivelano, inoltre, la conoscenza delle opere di E.-L. Boullée, C.-N. Ledoux, I. Jones e J ...
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Pittore francese (Parigi 1590 - ivi 1649). Primo pittore di Luigi XIII e suo maestro di disegno, visse per un lungo periodo a Roma, dove nel 1624 divenne principe dell'Accademia di S. Luca, e dove fu influenzato [...] tradizione che era stata fondata con la scuola di Fontainebleau, arricchendola con l'esperienza di artisti quali Veronese, Correggio, GiulioRomano.
Vita e opere
Fu a Roma (1614-26), dopo un viaggio a Costantinopoli e a Venezia (1612); vicino alla ...
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Incisore (S. Andrea in Argène, Bologna, 1480 - Bologna prima del 1534). Formatosi nell'ambiente umanistico bolognese, nella bottega del Francia passò dal niello all'incisione su rame. I suoi orizzonti [...] Sogno di Raffaello, e "Lo Stregozzo", che porta la sigla di uno dei suoi allievi, Agostino Veneziano. Incise anche da GiulioRomano (fu coinvolto in uno scandalo di stampe licenziose tratte da suoi disegni) e da B. Bandinelli (Martirio di s. Lorenzo ...
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Pittore e architetto (Ferrara 1501 - ivi 1556). Figlio del pittore Tommaso da Carpi detto Sellaio, nel 1520 entrò nella bottega del Garofalo, da cui derivò un moderato classicismo. Trasferitosi a Bologna, [...] accanto alle soluzioni manieriste del Parmigianino, interpretò con libero eclettismo i modi di GiulioRomano e di D. Dossi (Madonna in gloria col bambino, Dresda, Gemäldegalerie; Adorazione dei Magi, 1530, Bologna, S. Martino; pala Muzzarelli, ...
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Pittore e incisore (Norimberga 1500 circa - Lipsia 1550), forse allievo di A. Dürer, ricordato (1523) tra i pittori di Norimberga. Una serie di ritratti (Ritratto di giovane, 1544, Firenze, Uffizi; Ritratto [...] Jörg Herz, 1545, Karlsruhe, Kunstmuseum) presuppone la visione di opere italiane, specie del Bronzino, mentre l'influsso di GiulioRomano è palese nella Caduta di Fetonte, affresco nel soffitto della casa Hirschvogel a Norimberga (è probabile un suo ...
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Pittore e incisore (Heemskerk 1498 circa - Haarlem 1574). Si formò ad Haarlem, nella bottega di J. van Scorel (1527-29), una cultura e uno stile "romanista". Presto in concorrenza con Scorel, ne provocò [...] : a Roma conobbe G. Vasari e fu protetto dal cardinale Willem van Enkevoorz, studiò e disegnò opere di Raffaello, GiulioRomano e Michelangelo e le antichità - ruderi, statue, ecc. Due album di studî sono conservati a Berlino Dahlem, Gabinetto delle ...
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Cognome attribuito a una famiglia di incisori del sec. 16º: Giovanni Battista Mantovano (Mantova 1503 - ivi 1575), che fu anche abile nella decorazione a stucco, e i suoi figli Adamo Mantovano (Mantova [...] (Mantova 1535 - Roma 1587), moglie dell'architetto Francesco da Volterra. Si formarono nella cerchia mantovana di GiulioRomano; la padronanza tecnica del bulino, memore della lezione di Marcantonio Raimondi, li portò ad eseguire eccellenti incisioni ...
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Pittore (Venezia 1482/83 - Verona 1562); scolaro a Verona di Liberale, fu operoso a Verona, a Venezia, nel Friuli. Artista discontinuo, subì influssi svariati: di Giorgione (Giovane con fiore, 1516, Monaco, [...] (Brera), di Tiziano (ritratto del Fracastoro, Londra, National Gallery), della pittura manieristica (affreschi nell'abside del duomo di Verona, firmati e datati 1534, eseguiti su disegni di GiulioRomano e nell'abbazia di Rosazzo in Friuli, 1535). ...
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Incisore (n. Ravenna poco prima del 1493 - m. Roma 1527). Frequentò la bottega di M. Raimondi e fu attivo a Roma, incidendo a bulino opere antiche (il Trono di Nettuno di Ravenna, il Laocoonte, ecc.) e [...] composizioni di Raffaello (Ratto di Elena; Trionfo di Bacco), GiulioRomano (Lotta di Darete ed Entello; Allegoria della forza d'animo), B. Bandinelli (Strage degli Innocenti), F. Salviati, ecc. ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...