Termine derivato dal greco (ἀποκαλύπτειν "svelare cose recondite, segrete") col quale si designa una vasta letteratura giudaica, e in minor quantità cristiana, il cui contenuto è formato per la massima [...] 6) che un libro di Baruch parlava di 7 cieli. Sembra scritto nella prima metà del sec. II d. C. da un giudeo, ma ha non poche interpolazioni di mano cristiana. Dal testo greco, conservato in un solo manoscritto, dipende una versione slava, che è una ...
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MESSIANISMO
Yoseph COLOMBO
Alberto VACCARI
. Parola e concetto proprî delle religioni ebraica e cristiana, punto centrale d'intesa insieme e di opposizione fra di esse; d'intesa sul fondo comune dei [...] 49 anni è chiaramente il tempo che va dalla presa di Gerusalemme (587-6 a. C.) al decreto di Ciro (538) che dava ai Giudei esuli in Babilonia libertà di tornare in patria e rifabbricare il tempio (Esdra, I,1-4; VI, 3-5). Ciò posto, è indifferente che ...
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Aman
Ministro del re persiano Serse (ma Assuero nella Vulgata; v. ASSUERO), che era chiamato l'agaghita o agageo perché proveniente da Agazi, distretto della Media (Esth. 3-7). Adirato contro il giudeo [...] ha salvato la vita di Assuero, sventando una congiura) perché questi gli rifiuta gli onori, ottiene un decreto di morte per i Giudei deportati in Babilonia; ma Ester rivela al re le iniquità del ‛ superbo ' Aman, che è condannato a essere appeso allo ...
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settanta religione Numero sacro in quanto multiplo di sette, donde le 70 nazioni della tavola etnografica della Genesi, i 70 anziani di Israele, i 70 anni (o settimane di anni) dell’apocalittica, i 70 [...] piano storico è comunque accertato che al tempo di Filadelfo si iniziò la versione in greco dell’Antico Testamento, a uso dei Giudei di lingua greca, particolarmente numerosi in Egitto. Nella seconda metà del 3° sec. a.C. era già tradotto tutto il ...
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Le due lettere di S. Paolo, dirette alla comunità di Corinto, sono fra le più importanti del suo epistolario e utilissime a farci conoscere la vita di quei primì raggruppamenti di cristiani. Corinto non [...] . Da Atti, XVIII, 1-19 sappiamo come si svolse l'evangelizzazione della città: Paolo dapprima, secondo il suo costume, si rivolse ai giudei, ma trovandoli in generale restii, si diede ad annunciare il Vangelo ai pagani, e per più d'un anno e mezzo ...
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LIDDA (A. T., 88-89; ar. Ludd)
Donato Baldi
Città della Palestina situata a 50 m. s. m. in un folto bosco di ulivl'fichi e sicomori, a 18 km. SE. di Giaffa; conta circa 11.500 ab.; è stazione delle linee [...] Samaritani e la assegnò a Giuda Maccabeo. Divenne più tardi capoluogo d'una delle undici toparchie nelle quali era divisa la Giudea. Sino dagl'inizî del cristianesimo vi fu in Lidda una comunità cristiana; S. Pietro la visitò e vi operò la miracolosa ...
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GALLO, Gaio Cestio (C. Cestius Gallus)
Gastone M. Bersanetti
Figlio, con ogni probabilità, di C. Cestio Gallo (console nel 35 d. C.). Nel 42 d. C. fu console sostituto. Nel 63 fu inviato da Nerone a [...] subì il piano di conquista in Oriente, progettato in quel tempo da Nerone, e soprattutto il prestigio militare romano fra i Giudei. Dopo aver passato l'inverno senza spiegare vera attività contro i ribelli, G. morì prima della primavera del 67 d. C ...
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GEON (Ghiḥün, Γήων, Geon)
Red.
Uno dei quattro fiumi del Paradiso Terrestre.
Secondo la Bibbia (Gen., ii, 10-14) è il secondo dei fiumi che nascono da quello che esce da Eden ad irrigare il giardino, [...] tutto il paese di Cus (Kūsh). Tranne la citazione in Ecclesiaste (xxiv, 25, 27) non è più ricordato. Gli antichi giudei e cristiani identificavano il G. con il Nilo, e varie sono state poi le identificazioni in relazione con le diverse opinioni sulla ...
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Grammatico e poligrafo d'Alessandria (1º sec. d. C.); successe a Teone come capo della scuola alessandrina. Viaggiò molto e fu anche a Roma, sotto Caligola, capo dell'ambasceria alessandrina contraria [...] lui sei opere, di cui restano frammenti: L'Egitto in cinque libri, citata dagli autori cristiani col titolo Contro i Giudei; Sul ghiottone Apicio; Intorno al mago (Pases); Sul linguaggio dei Romani; Glosse omeriche, in cui la critica si allontanava ...
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MORIN, Jean
Pio Paschini
Nacque a Blois nel 1591 da parenti calvinisti; studiò lettere a La Rochelle, filosofia a Leida. Fattosi cattolico, entrò nell'Oratorio (1618). Nel 1625 il padre de Bérulle lo [...] d'Inghilterra. Costretto a ritornare in Francia, dimorò nella casa di Saint-Honoré di Parigi, dove attese alla conversione dei giudei e dei calvinisti. Vi rimase poi sempre, eccetto una breve interruzione nel 1640, quando fu chiamato a Roma da Urbano ...
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giudeo
giudèo (ant. o pop. giudìo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Iudaeus, gr. ᾿Ιουδαῖος, propr. «appartenente alla tribù di Giuda (personaggio biblico, quarto figlio del patriarca Giacobbe)»]. – 1. In senso stretto, denominazione con cui...
giudeo-spagnolo
giudèo-spagnòlo agg. e s. m. – Lingua giudeo-spagnola o, come s. m., il giudeo-spagnolo, lingua mista di elementi ebraici e spagnoli, la cui formazione risale all’espulsione degli Ebrei dalla Spagna in seguito alla politica...