Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] andar a Castello, gli era venuta una gran paura di compromettersi […]. Se il riveritissimo I. R va da ➔ Alessandro Manzoni a ➔ Giovanni Verga fino ai neorealisti e dall’altro di ottenere la verosimiglianza linguistica senza impedire al narratore di ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] risolvere tutti i tuoi problemi]
(2) ho parlato con Giovanni [che può risolvere tutti i tuoi problemi]
Sia in anche ➔ anadiplosi):
(15) Allor fu la paura un poco queta
che nel lago del cor ) è costituito dalle frasi senza antecedente, introdotte o da ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] di questo segmento sarebbe associata alla paura di castrazione, e per questo sarebbe di certe associazioni, senza tuttavia giustificare il loro in Ossi di seppia, vv. 3-4)
o quelli di Giovanni Pascoli:
sento tra i queruli
trilli di grilli, sento tra il ...
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Per descrivere la relazione di finalità occorre ignorare la sua forma di espressione più nota, cioè la frase finale (➔ finali, frasi), per concentrarsi sulla sua struttura concettuale. In termini generali, [...] motivata da un evento accaduto nel mondo esterno: Giovanni ha perso il treno, e questo lo ha il futuro, dal desiderio alla paura, che aprono le porte dell’ in piena luce, come in un mondo surreale senza ombre. Quando è espresso da una frase finale ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] (11) Ci sto – disse Ettore – non ho paura di te, ladro di biciclette (Benni 19887: 55 (16):
(14) Tu dormi troppo, Giovanni! (Brancati 1971: 32)
(15) Avvocato articolo definito, mentre un vocativo compare senza alcun determinante:
(31)
a. Rivolto ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] per aver paura» (Giuseppe Berto); «a forza di rodermi diventavo brutta sul serio» (Moravia); è senz’altro opportuno budella dalla pancia, voleva trargli a quel di Licodia!» (Giovanni Verga).
Per ciò che concerne il verbo, è interessante osservare ...
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In italiano standard la congiunzione che è propria di alcune frasi subordinate: le oggettive (vedo che ti stai comportando bene; ➔ oggettive, frasi), le soggettive (è possibile che io sia in ritardo domani; [...] complementi selezionano il tipo senza ripresa. L’uso dei il muro basso e dal mare si vedeva tutta la casa (Giovanni Verga, I Malavoglia, cap. 10)
(24) una soffitta che 28) onde che Zenone, parte per paura, parte per il desiderio aveva di cacciare ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] Elsa Morante) e in poesia (per es., in ➔ Giovanni Pascoli) si leggono in Serianni (1988: 216 segg.).
Il il favolistico cammina cammina …, con o senza virgola intermedia e con un eventuale picco che tremano per la paura.
Sulla reduplicazione come ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] vedute, per cui, non senza contributo dell'udinese Luca Carlevaris e dello svedese Giovanni Richter, poteva approdare a , che fa smarrire le ragazze nel bosco, dove morrebbero di paura se le fade bone non le soccorressero con miele distillato dalle ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] di parole nuove, raccolte fino ai nostri giorni senza volontà di censura, come testimonianza del cambiamento linguistico lessicale originariamente presente (come nella locuzione colloquiale da paura) o mediante la riduzione delle parole che li ...
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tale
agg. e pron. [lat. talis]. – 1. agg. a. Di questa o di quella sorta; che ha le qualità, le caratteristiche, la natura di cui si sta parlando o a cui si accenna in modo chiaro o sottinteso: non si debbono pensare t. cose; lo credi capace...
audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...