Committenza e arte di Stato
Patricia Fortini Brown
Esaminando i tre secoli già trascorsi, Francesco Sansovino identificò nel doge Pietro Gradenigo (1289-1311) l'artefice dell'eccezionale longevità [...] , uno o due per arcata, lungo il resto della facciata che dà verso il molo (144).
Il successore di Falier, GiovanniGradenigo, durò anch'egli per un breve periodo, operando per poco più di un anno (aprile 1355-agosto 1356). Non sappiamo se ...
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Dagli Orseolo al comune
Stefano Gasparri
La situazione di Venezia intorno al Mille
Alla scomparsa nel 1008 di Pietro II Orseolo, il doge che aveva consolidato la fisionomia di potenza marittima di [...] dove, a conferma di una persistente non specializzazione di ruoli, si ricorda anche l'ambasceria a Costantinopoli effettuata dal patriarca GiovanniGradenigo - è sempre in A.S.V., Codice Diplomatico Veneziano, 1V, 480.
129. Cf. sopra, n. 25, e A.S ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] partic. pp. 104-107, 120-121.
68. Documenti, II, nr. 41, pp. 72-73 (tra i sottoscrittori compaiono un GiovanniGradenigo e un Giovanni Morosini, che potrebbero anche non essere omonimi); nr. 49, p. 88 (qui, oltre a un Domenico Morosini, compare un ...
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Famiglie e affermazione politica
Andrea Castagnetti
Premessa
La scarsità e la frammentarietà della documentazione (1) fino alla seconda metà del secolo X costituiscono un grave ostacolo a conoscere [...] '864 quali autori dell'assassinio del duca Pietro, a loro volta giustiziati o esiliati, taluno con propri parenti (61).
GiovanniGradenigo, che agisce con un suo nipote e che verrà giustiziato con due figli, mentre il nipote andrà in esilio, è ...
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Veneziani fuori Venezia
Jadran Ferluga
Seguire le sorti dei Veneziani fuori Venezia, fuori della loro città e provincia, non è compito facile: poche sono le notizie che possediamo, e per di più sparse. [...] del monastero di San Michele di Cusan nella diocesi di Perpignano, da Giovanni Morosini, più tardi abate del monastero di San Giorgio Maggiore, e da GiovanniGradenigo, Pietro fuggì nella massima segretezza da Venezia e si ritirò nel monastero ...
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Scritti storico - politici
Gino Benzoni
Esposizione di fatti, di operazioni, più o meno rispettosa della loro appurata consistenza e più o meno ricorrente, nel necessario vaglio selettivo, a procedimenti [...] . Agghindamento il latino e, insieme, occultamento. Per dire dell'eccessivo fiscalismo del doge GiovanniGradenigo, della superbia del doge Giovanni Dolfin, dello sfondo di ribollente disagio sociale in cui situare Marin Faliero sembra occorra il ...
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La cancelleria
Marco Pozza
L'istituzione del cancellier grande
Il 7 aprile del 1261, con una parte il cui testo non è pervenuto nella sua interezza, il maggior consiglio del comune di Venezia nominava [...] palazzo, prendendo in considerazione tutte le diverse tipologie documentarie (89). Per la cancelleria, dalla promissione del doge GiovanniGradenigo del 1355 sappiamo invece che allora per la copia dei documenti i notai ricevevano dodici denari di ...
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FALIER, Marino
Giorgio Ravegnani
Nacque verso il 1285 da Iacopo figlio di Marco, dei Falier della contrada dei Ss.Apostoli, e da Beriola figlia di Giovanni Loredan. Poche sono le notizie certe sugli [...] diverse occasioni e il 29 febbraio ebbe inoltre l'incarico di recarsi in Schiavonia insieme con Marco Giustinian e GiovanniGradenigo per preparare l'eventuale resistenza alle mire espansionistiche del re di Ungheria. Era a Venezia in giugno, ma in ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, quarto di questo nome, figlio dell'omonimo doge suo predecessore, che se lo era associato al governo "suggerente populo", certo prima [...] avuto da Waldrada. Era l'11 ag. 976. I loro cadaveri, portati prima nel mattatoio, vennero poi dalla pietà di GiovanniGradenigo inumati nel monastero di S.Ilario, nella laguna di Fusina (Mestre), forse perché al centro della zona ove si trovavano ...
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CONTARINI, Zaccaria
Francesca Cavazzana Romanelli
Nacque in una data non accertabile, probabilmente nel secondo decennio del 1300, dal patrizio veneziano Nicolò, del ramo dei Contarini detto di S. Cassiano, [...] a Torino. LA componevano, con il C., il procuratore Michele Morosini, che sarà doge l'anno seguente, e GiovanniGradenigo: certamente i più abili diplomatici di quella generazione di Veneziani, per una trattativa non facile e dagli esiti inizialmente ...
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