S'intendono comunemente con tal nome le guerre combattute dai popoli europei contro i musulmani dal sec. XI al XIV, con l'intento di liberare il Santo Sepolcro, sotto la bandiera della croce e la direzione [...] del padre e raggiunse il campo cristiano sotto le mura di S. Giovanni d'Acri, dove non molto dopo morì anch'esso.
Solo nel luglio . La flotta veneziana era diretta dallo stesso doge Enrico Dandolo. Quando i crociati compresero che si dovevano usare le ...
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Il nome è derivato dalla città di Adria (v.), antichissima colonia, d'origine incerta (illirica, etrusca o greca), ma che già nel sec. V a. C. aveva rapporti commerciali colla Grecia. Il nome di mare Adriaticum [...] ; la costa orientale, da Fiume al golfo di S. Giovanni di Medua, alla Iugoslavia; da quel punto a Capo Linguetta mezzo dell'impero romano (d'oriente), assunto dai dogi da Enrico Dandolo in poi, fu rispetto all'Adriatico soltanto formale. Ma, se il ...
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TRIESTE (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Ferdinando FORLATI
Attilio TAMARO
Giacomo BRAUN
Lina GASPARINI
B. F. T. B. F. T.
Città della Venezia Giulia, capoluogo di provincia; si affaccia sull'omonimo [...] Di fianco a S. Giusto, a sinistra, è la chiesetta di S. Giovanni, del sec. XI, che però porta nella sua tormentata struttura anche tracce di accettare il dominio, giurando fedeltà a Enrico Dandolo. Il patto allora giurato lasciava piena libertà al ...
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. È il nome specifico delle compilazioni di leggi, ovvero di consuetudini. Si trovano di codeste compilazioni presso tutti i popoli che hanno raggiunto un grado determinato di evoluzione, per quanto appartenenti [...] sec. XIII, e la compilazione fu detta Liber sextus. Giovanni XXII fece del pari riunire in una compilazione del 1317 detta in appendice alle leggi del -I. iepolo e del Dandolo. Più tardi, cresciuta straordinariamente la legislazione, furono fatte ...
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Il battesimo si amministrativa nei due riti dell'immersione e dell'infusione. In entrambi i casi v'era bisogno di una conca (pelvis) per tener l'acqua, o per raccogliere quella che cadeva sul capo del [...] un alto basamento. È dunque accertato che il S. Giovanni non fu tempio romano, poiché si servì di resti romani basilica stessa, decorato di musaici nel secolo XIV quando il doge Andrea Dandolo, che vi è sepolto, lo fece costruire a sue spese. Il ...
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ZARA (A. T., 77-78)
Antonio Renato Toniolo
Carlo Cecchelli
Reginald Francis Treharne
Giuseppe Praga
Città e provincia del regno d'Italia. Il territorio provinciale secondo il trattato di Rapallo del [...] e va dal Campo del Duomo a quello delle Colonne, ora Dandolo, sbarrato da un bastione veneziano (trasformato poi in giardino) quando zaratini. L'autonomia è pienamente realizzata sotto il duca Giovanni (821) e l'imperatore Michele II il Balbo (820 ...
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Tipo di antico sedile, distinto presso i Greci da due altri tipi di sedile ugualmente comuni: thronos e diphros. Mentre quest'ultimo è un semplice sgabello privo di schienale e di braccioli, e il thronos [...] Santo da una tradizione raccolta nel 1350 dal doge Andrea Dandolo, che l'afferma donata intorno al 630 dall'imperatore Eraclio di quattro santi dottori, due della Chiesa greca, Giovanni Crisostomo e Atanasio, e due della Chiesa latina, Ambrogio ...
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QUERINI
Mario Brunetti
. È una delle più cospicue famiglie patrizie veneziane che, dai tempi più remoti fino alla caduta ha dato alla repubblica personaggi notevoli in ogni campo. D'incerte origini [...] . Andrea, G. Sabalich, Sotto San Marco, Zara 1901; A. Dandolo, La caduta della Repubblica di Venezia, Venezia 1855, I, p. , XI (1920); A. M. Querini, Dodici lettere al p. Giovanni Degli Agostini per la prima volta pubblicate da A. Tessier (per nozze ...
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Pittori romani. Di Luigi, nato circa il 1750, accademico di San Luca, si sa solo che fu uomo modesto e pio, intimo del Canova, e che dipinse pel Quirinale un quadro a olio, Orazio Coclite, e uno a tempera, [...] dove siano finiti. Poi per una lady Murray dipinse il Doge Enrico Dandolo che in San Marco giura d'andar crociato, pel conte Lützow, Lenzoni, gli affreschi nel suo palazzo. E per San Giovanni in Laterano dipinse il quadro dell'altar maggiore, ora, ...
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MOROSINI
Roberto Cessi
. Famiglia veneziana che ebbe, più d'ogni altra, parte notevole e quasi ininterrotta per secoli nella vita pubblica di Venezia. Due cardinali, numerosi prelati, quattro dogi, [...] . Fin dal tempo degli Orseolo e del doge Tribuno Menio, Giovanni, genero del primo Orseolo, Giorgio, Pietro, Domenico stanno alla (v.), il Peloponnesiaco, unico doge dopo Enrico Dandolo, che rivestito di tale dignità capitanasse l'impresa marittima ...
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ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....