ANTONIO di Agostino di ser Giovanni, detto Antonio da Fabriano
Federico Zeri
Pittore, noto per tre dipinti firmati (un San Gerolamo nella Galleria Walters di Baltimora, del 1451; un Crocefisso del 1452 [...] dal fondatore dell'Ordine e da san Pietro Martire, e serrato da due nicchie con S. Lucia e S. Caterina daSiena.
A. da Fabriano è stato sovente confuso con altri pittori delle Marche, soprattutto con Giovanni Antonio da Pesaro, che mostra tuttavia ...
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Pittore e architetto (Urbino 1476 circa - ivi 1551). Scolaro e collaboratore di L. Signorelli, subì anche l'influsso del Perugino, di cui fu aiuto negli anni in cui Raffaello era in quella bottega (1502-04). [...] 1513-18, Brera) e una pala d'altare per S. Caterina daSiena a Roma (1519). Fu autore di numerose scenografie e di apparati di Gradara; sua opera è anche la chiesa di S. Giovanni Battista a Pesaro, iniziata nel 1543 e ultimata dal figlio Bartolomeo ...
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tarsia Termine usato sin dal 14° sec. in riferimento a una sorta di mosaico (intarsio) ottenuto accostando sottili lastre lignee, di varia forma, facendole aderire su una superficie, a formare un disegno [...] Lendinara (coro della basilica del Santo, Padova, 1462-69) e di fra’ Giovannida Verona (coro di Monteoliveto, 1505). Questo tipo di t. ebbe a Siena, già nel 14° sec., maestri come Vanni dell’Ammannato (coro del duomo di Orvieto) e, all’inizio del 15 ...
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Architetto (Roma 1581 - ivi 1651). Si formò con l'abile e fantasioso ebanista, disegnatore e teorico dell'architettura Giovanni Battista Montano, del quale pubblicò la Scielta di varij tempietti antichi [...] e atrio porticato). La sua esperienza come ebanista trovò espressione nella bella biblioteca lignea di palazzo Barberini (1633-35). Progettò inoltre la facciata di S. Carlo ai Catinari (1635-38) e di S. Caterina daSiena a Magnanapoli (1638-40). ...
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Decoratore in marmo e scultore (Siena 1476 - ivi 1534). Scolaro di Giovanni di Stefano, fu capomastro dell'Opera del duomo nel 1506. Nel 1507 aveva compiuto l'ornamento marmoreo dell'altare e i graffiti [...] virtuoso" del marmo, che trattava quasi col cesello dell'orefice. Risentì fortemente dell'arte classica. Come scultore l'unica sua opera sicura è il busto di s. Caterina daSiena (1517), in terracotta policroma, nella chiesa della contrada del Drago. ...
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Chiusura formata da una o più lastre di vetro o di cristallo, sostenute da apposita intelaiatura, per formare porte o finestre. Nelle realizzazioni artistiche può essere costituita da un insieme di frammenti [...] in Inghilterra. In Italia i maggiori centri di sviluppo e diffusione furono Siena, Firenze, Assisi. Dal 14° sec. in Italia la v. è v. del duomo. A Venezia la vetrata dei SS. Giovanni e Paolo è disegnata da A. Vivarini e G. Mocetto; in Lombardia le v. ...
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Scultore, orafo, architetto, pittore e scrittore d'arte (Firenze 1378 - ivi 1455). Educato nella bottega del patrigno, l'orafo Bartolo di Michele, si firmò Lorenzo di Bartolo, finché nel 1444 riprese il [...] uno schema che ricalca il modello della prima porta eseguita da A. Pisano, presenta entro 28 quadrilobi Storie del Nuovo (S. Giovanni Battista, 1414-16; S. Matteo, 1419-22; S. Stefano, 1425-29) ai rilievi per il fonte battesimale di Siena (Battesimo ...
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Pittore senese (n. prob. tra il 1280 e il 1285 - m. Avignone 1344). La sua personalità appare pienamente formata fin dalla prima opera documentata, l'affresco con la Maestà nel Palazzo pubblico di Siena, [...] celebrate dell'artista, l'Annunciazione per il duomo di Siena (Firenze, Uffizi), datata 1333 e considerata il punto più dalla lezione di Duccio elabora originalmente stimoli provenienti daGiovanni Pisano come dalle raffinate opere di oreficeria e ...
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Pittore italiano (Siena 1460 circa - ivi 1516). Subì l'influsso di Giovanni di Paolo, del Sassetta e di Francesco di Giorgio. È tra i pittori in cui più tipicamente si esprime e si conclude l'arte senese [...] dell'ultimo Quattrocento, insensibile a quei fermenti da cui muoverà il Beccafumi, tuttavia in certi dipinti narrativi è brioso e ornato. Numerose le opere conservate a Siena (pinacoteca, chiese di S. Domenico, di S. Girolamo, dei Servi, di ...
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JACOPO di Mino del Pellicciaio
C. De Benedictis
Pittore senese ricordato dal 1320 al 1396 in numerosi documenti, che attestano sia i suoi incarichi pubblici sia le sue commissioni artistiche (Milanesi, [...] , Documenti per la storia dell'arte senese, I, Siena 1854.Letteratura critica. - A. Chiappelli, Di una tavola dipinta da Taddeo Gaddi e di altre antiche pitture nella chiesa di San Giovanni Fuorcivitas in Pistoia, Bullettino storico pistoiese 2, 1900 ...
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mangia
màngia s. m. [tratto da mangiare2], tosc., invar. (il plur. è raro). – Persona che incute o vorrebbe incutere paura: fare il m., fare il gradasso, il prepotente. ◆ Con diverso sign., la parola è nota per il Mangia da Siena, nome dato...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...