Scultori e architetti veneziani. Le loro notizie si restringono tra il 1383 e il 1409; di Iacobello nulla si sa dopo quest'anno; di Pier Paolo conosciamo il testamento del 1403. Erano a Mantova nel 1383; [...] coi nuovi la rese inorganica. Iacobello ebbe un figlio, Paolo, pure scultore, che lavorò la tomba di Iacopo Cavalli in S. Giovanni e Paolo di Venezia e quella di Prendiparte Pico in S. Francesco della Mirandola. Sono state attribuite a Iacobello ...
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Orefice, scultore e medaglista mantovano, nato un po' prima del 1460. La sua attività ha inizio intorno al 1480. Lavorò per il marchese Federico Gonzaga e per il fratello suo Gianfrancesco signore di Bozzolo: [...] , di Maddalena figlia ii Federico III Gonzaga, moglie di Giovanni Sforza signore di Pesaro, di Luca Zuccari, di Ascanio corteo di Nettuno stante su una nave tirata da due cavalli marini; numerose statuette. Fra queste sono sue opere giovanili l ...
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. Famiglia magnatizia fiorentina, venuta da un castello del contado in città nel sec. XI. Nel canto XVI del Paradiso, vv. 115-120, Dante dice di loro: "l'oltracotata schiatta che s'indraca dietro a chi [...] messer Boccaccio, il ricco presuntuoso che faceva ferrare d'argento i cavalli: d'onde l'appellativo di Filippo Argenti. Gli A. si Pisa morto nel 1422; e, nel sec. XVI, Francesco e Giovanni di Donato, difensori di Firenze durante l'assedio, caduto in ...
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. Città di 10 mila abitanti, posta nel distretto t. arbonifero della Sassonia, a 30 km. a S. di Lipsia, 150 m. s. m.
Malattia di Borna. - Per la diffusione e la gravità assunta, specialmente in Borna e [...] , paresi, paralisi, ecc. La temperatura è variabile e può anche essere elevata. Il decorso della malattia è grave; i cavalli colpiti muoiono la maggior parte col progredire dei fatti paralitici o per accessi convulsivi; il 20% guarisce con relitti ...
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. Illustre famiglia cremonese il cui primo rappresentante che si ricordi, Corrado, nel 1136 concorse alla fondazione del monastero cisterciense di S. Maria della Colomba. Il primo C. che giunse al potere [...] . Nel 1402 Ugolino è creato consigliere ducale, e, unitosi con Giovanni Ponzone, nel 1403, si fa proclamare signore. L'anno dopo è e, stretta alleanza con Firenze e altre città, arma 2000 cavalli, caccia dai castelli le genti ducali, e fa uccidere i ...
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Celebre avventuriero, nato a Ulm. Postosi al servizio dei Welser, si recò nel 1530 nel Venezuela, ed effettuò una spedizione nell'interno del paese fino ai Llanos, della quale scrisse in tedesco una relazione [...] 1557 con il titolo Indianische Historia dal cognato Giovanni Kuphaber. Nominato luogotenente del nuovo governatore, Giorgio di dalla Española con 80 uomini e un numero sufficiente di cavalli. Fallito un tentativo di stabilire colà una pescheria di ...
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Noto profumo, consistente in una soluzione alcoolica di olî essenziali (di bergamotto, di lavanda, di garofani, di rosmarino, di origano, di fiori d'arancio, di limone). Per la fabbricazione, v. profumeria.
L'origine [...] si sa, e da quest'ultimo essa sarebbe passata a Giovanni Maria Farina (cfr. C. Cavalli, Cenni statistico-storici della valle Vigezzo, II, Torino 1845, p. 167).
Morendo celibe nel 1766, Giovanni Maria Farina lasciò erede l'omonimo nipote e figlioccio ...
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Città dell'Inghilterra, capoluogo di contea nel Cornwallshire, situata a 45 km. ad O. di Plymonth, in una piccola valle tra due colline. Nel 1901 aveva 5353 ab., nel 1921, 5526. Situata al centro della [...] "). Vi si tengono fiere di bovini, di pecore e di cavalli, e vi si esercita un notevole traffico di prodotti agricoli; dove figura come feudo dell'abbazia di St. Petrock. Il re Giovanni concesse al luogo una carta municipale nel 1199, Edoardo I gli ...
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GAURICO, Pomponio
Roberto Valentini
Scrittore salernitano, nato tra il 1481 e il 1482 a Gauro, donde: il cognome. Trascorse la giovinezza nella Napoli del Pontano e del Sannazzaro; prima del 1501 era, [...] altri scritti eruditi e nel 1512 successe alla cattedra di Giovanni Musefilo nello studio di Napoli e la tenne fino al scopo di far visita a una dama illustre, scomparve con carrozza, cavalli e servi, forse gettato in mare da qualche geloso.
Bibl.: ...
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Nato nel 1619 a Venezia, dove morì nel 1651, fu uno dei più fecondi librettisti del melodramma veneziano del Seicento. Nei suoi melodrammi, quasi tutti musicati da Francesco Cavalli, ridusse ai minimi [...] termini il recitativo, dando larga parte alle ariette. Compose l'Egisto (Venezia 1644), che non ha nulla a che fare con quello della tragedia greca; l'Eupatra (Venezia 1655), così chiamata dal nome d'una ...
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lancia1
lància1 s. f. [lat. lancĕa] (pl. -ce). – 1. a. Arma da urto e più raram. da getto, usata fin dai tempi più antichi, e poi nel medioevo e nell’età moderna, da combattenti a piedi o a cavallo, ma anche in giostre e tornei (e ancora oggi...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...