BARTOLOMEI, Niccolosio (Niccolò)
Guido Pampaloni
Mercante e uomo politico, di famiglia lucchese, nacque a Venezia nel 1311, dove il padre Gardo si era recato poco prima (1309-1310) coi suoi e con altre [...] , per i quali egli nutrì sempre una profonda predilezione: questo spiega i suoi rapporti di affettuosa amicizia con GiovanniBoccaccio, con Francesco Petrarca e con Coluccio Salutati, come risulta dalla corrispondenza scambiata tra costoro e il colto ...
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CABANNI, Raimondo de
Ingeborg Walter
I primi dati della biografia di questo influente personaggio della corte angioina restano oscuri e rimandano solo alla vicenda romanzesca riferita nell'ultimo capitolo [...] 1876, pp. s, 9 s., 63, 65, 80; G. De Blasiis, Racconti di storia napoletana, Napoli 1908, pp. 162, 195; F. Torraca, GiovanniBoccaccio a Napoli (1326-1339), in Arch. stor. per le prov. napol., IX (1914), pp. 425 s.; R. Caggese, Roberto d'Angiò e i ...
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BULGARO, Marino
Ingeborg Walter
Nobile ischitano, il B. viene ricordato da Boccaccio, che deve averlo conosciuto personalmente verso il 1328, nel corso del primo soggiorno a Napoli, tra i cortigiani [...] dell'anno 1341: non è nota la data della morte.
Bibl.: Le notizie relative al B. sono state raccolte da F. Torraca, GiovanniBoccaccio a Napoli (1326-1339), in Arch. stor. per le prov. napoletane, XXXIX (1914), pp. 50-54, 658-663; cfr. inoltre R ...
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ACCIAIUOLI, Niccolò
Emile G. Léonard
Nato il 12 sett. 1310, a Monte Gufoni in Val di Pesa, da Acciaiuolo e da Guglielmina de' Pazzi, era di un ramo bastardo, essendo suo padre, come dice Filippo Villani, [...] lettere, di facondia meravigliosa." "Senza lettere" non esclude che abbia avuto, come ebbe, a Firenze, lo stesso maestro del Boccaccio, Giovanni Mazzuoli da Strada, il padre di Zanobi. Non studiò, però, a fondo il latino: ne è riprova e non smentita ...
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BOCCACCIO (Boccaccino) di Chellino
Zelina Zafarana
Figlio di Chellino (o Golino, o Ghelino: forme varie per Michele) Bonaiuti, di Certaldo, non se ne conosce l'anno della nascita. Sappiamo che svolse [...] il capitolo non l'eco dei racconti paterni, ma un ricalco della cronaca di Giovanni Villani (VIII, 92: per un confronto preciso, v. anche V. Branca, Boccaccio medievale, pp. 158 ss.), ridimensionando l'incidenza del soggiorno parigino.
Quel che è ...
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GIOVANNI da Arezzo
Franco Lucio Schiavetto
Si ignora la data di nascita di G., che comunque va con certezza situata alcuni anni prima di quella di Francesco Petrarca (1304). G. nacque ad Arezzo e appartenne [...] il poeta attese proprio nel periodo della vecchiaia di Giovanni.
Fonti e Bibl.: F. Petrarca, Lettere senili , Genesi della tradizione letteraria italiana in Dante, Petrarca e Boccaccio, in Letteratura italiana (Einaudi), VII, Storia e geografia, ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] dandone l’investitura a Berengario. Questi, tuttavia, si inimica il papa Giovanni XII, che richiama in I. Ottone.
962: Ottone I riceve dal all’altro di questi due contrastanti aspetti del maestro Boccaccio.
Duplice è anche l’eredità che lascia ai ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] come sono più vicine, forse, al romanzo brettone che non a Boccaccio, malgrado le apparenze, le novelle di un J. Rodríguez de Burlador de Sevilla (1627), con cui ha inizio il mito di don Giovanni.
Anche P. Calderón de la Barca prende le mosse da L. ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] ), soprattutto impegnato nella 3ª crociata, succedette quello di Giovanni (1199-1216) detto Senzaterra, che vide la perdita della l’esempio dei grandi trecentisti italiani (soprattutto G. Boccaccio), nei Canterbury tales, oltre a creare la prosodia ...
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Figlio (Firenze 1449 - Careggi 1492) di Piero di Cosimo il Vecchio e di Lucrezia Tornabuoni, ebbe presto incarichi politici: nel 1466 entrò a far parte della balìa e del Consiglio dei Cento. Nel 1469 sposò [...] e realistici. Da Ovidio e dal Ninfale fiesolano di Boccaccio trae origine il poemetto Ambra anch'esso composto dopo il anche Laudi, certamente non mentite, e la Rappresentazione di San Giovanni e Paolo, rappresentata per la prima volta il 17 febbr. ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...