PEDROLLO, Arrigo
Guido Viverit
PEDROLLO, Arrigo. – Nacque a Montebello Vicentino il 5 dicembre 1878, sesto di nove figli di Luigi e Santa Bussinello.
Fin da giovanissimo fu avviato allo studio del pianoforte [...] (28 febbraio 1932) su libretto di Mario Ghisalberti (dal Boccaccio).
All’attività di operista si affiancarono quelle di direttore d le seguenti opere: L’amante in trappola, libretto di Giovanni Franceschini (Vicenza, teatro Verdi, 1936); Il giglio di ...
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DOLFIN, Nicolò
Simona Foà
Figlio di Pietro di Fantino di una figlia di Dolfin di Onfrè di Pangrati Giustinian, nacque a Venezia alla fine del sec. XV, sicuramente dopo il 1483, anno del matrimonio dei [...] per Gregorio de' Gregori. A questa edizione, importante anche ai fini della storia del testo boccacciano, ristampata nel 1526 sempre a Venezia per Giovanni Antonio e fratelli da Sabbio, si riferiscono alcuni versi del poema di Filippo Oriolo da ...
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CHIAVACCI, Gaetano
Roberto Grita
Nacque a Foiano della Chiana (prov. di Arezzo) il 19 giugno 1886 da Enrico e Annunziata Doni. A sei anni si trasferì con la famiglia a Cortona, dove frequentò le scuole [...] (La Commedia nel Decamerone, Iesi 1912) del Boccaccio con Guido Mazzoni, insigne critico e poeta. sul Rosmini (Il valore morale nel Rosmini, Firenze 1921) con Giovanni Gentile. Vinto il concorso per l'insegnamento della filosofia nei licei, ...
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BRACCIOLINI, Iacopo
Cesare Vasoli
Terzo figlio di Poggio e di Vaggia de' Buondelmonti, nacque il 13 nov. 1442. Suo padrino fu il cardinale Ludovico Scarampi.
Educatolo negli "studia humanitatis" il [...] (Francesco Bandini, Bindaccio Ricasoli, Giovanni Cavalcanti), ai banchetti tenuti dagli ). In latino tradusse invece la favola di T. Quinzio ed Egesippo del Boccaccio, dedicata al cardinale Francesco Piccolomini, conservata dai codici Laur. 89 inf. ...
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GABRIELLI, Ottaviano
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Figlio di Giovanni Battista, nacque a Tivoli nel 1572. Nel novembre del 1591 risulta già a Roma dove, presa moglie, teneva una bottega di libraio nel rione Parione. I suoi affari [...] opere del Bellarmino, diverse edizioni di Dante, Poliziano, Boccaccio, Petrarca, opere dell'Aretino, del Bembo, dell' fin dal 1601) e che nel 1618 vi associò il figlio maggiore Giovanni Battista, il quale proseguì da solo l'attività paterna dal 1625.
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COSENTINO, Giovanni
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1432 a Sant'Andrea Ionico (Catanzaro) da Gorio e da una Anastasia. Nel 1447 era già sposato con Bartola de Calabretta, quattordicenne. Fu al servizio [...] A. Altamura, infine, pubblicando nel 1947 il Lamento scritto dal cosentino Giovanni Morelli per la morte di don Enrico d'Aragona, marchese di Gerace effistola in versi) arriva a Dante, Petrarca e Boccaccio; sceglie, altresì, la materia eroica e lo ...
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FILIPPO di Pietro
Mario Infelise
Nato presumibilmente nella prima metà del sec. XV, da Pietro, fu attivo a Venezia come tipografo tra il 1472 e il 1482.
Incerte sono le notizie sulle sue origini; fu [...] -37;A. Marsand, Biblioteca petrarchesca, Milano 1826, p. 15; A. Bacchi della Lega, Serie delle edizioni delle opere di GiovanniBoccacci..., Bologna 1875,pp. 102 s., 109;C. Castellani, La stampa di Venezia dalla sua origine alla morte di Aldo Manuzio ...
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CAPECE MINUTOLO, Filippo
Carlo De Frede
Nato a Napoli (come risulta dalla frequente determinazione "de Neapoli" nei documenti che lo concernono) da un Landolfo, è ricordato per la prima volta dalle [...] durante il suo pontificato è ricordato un abate Giovanni Favilla, "canonico della maggiore chiesa [la cattedrale pp. 94-99. Sulla sua sepoltura e sul romanzesco riferimento del Boccaccio si veda L. de La Ville sur Yllon, La cappella dei Minutolo ...
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CASTELLANI, Grazia (Graziano)
Paolo Orvieto
Nacque, probabilmente a Firenze, intorno alla metà del sec. XIV. Del C. possediamo dati biografici intermittenti, che non permettono di ricostruire organicamente [...] fu sostituito alla lettura di teologia da fra' Giovanni Bertoldi da Serravalle, il futuro traduttore e commentatore io non esistevo" e lo si attribuisca al C. e non al Boccaccio. Pubblicata è una laude del C. che fu composta per la processione ...
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BALBI, Giovanni (Iohannes Balbus, de Balbis, de Ianua)
Alessandro Pratesi
Genovese di nascita, rivestì nella città natale l'abito domenicano. Secondo una tradizione non controllabile, la famiglia sarebbe [...] Trecento, non esclusi il Petrarca e, più ancora, il Boccaccio. Di tale compiutezza l'autore mostra di aver avuto coscienza, maguntina del 1460, che alcuni riferiscono ad operai di Giovanni Fust ma che i più assegnano ragionevolmente al Gutenberg: ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...