BARTOLOMEO di Paolo, detto Baccio della Porta (fra, Bartolomeo)
Luisa Marcucci
Nacque a Sofignano (Prato) il 28 marzo 1472. Il padre Paolo di Iacopo, morto il 9 luglio 1487, di famiglia di origine genovese, [...] con Raffaello, più che Giorgione e il giovane Tiziano, dovette esercitare qualche impressione su di lui l'opera di GiovanniBellini. Lo si avverte in certi profili netti in controluce, nella purezza di ovali e nella nitidezza di piani battuti ...
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BUSI, Giovanni, detto il Cariani
Eduard Safarik
Figlio di Giovanni, nacque molto probabilmente tra il 1485 e il 1490, forse a Fuipiano al Brembo (Bergamo), città natale del padre che, come il B., si [...] . 53-56; II, figg. 661, 721-741; P. Dessy, Inediti del Cariani, in Arte venera, XV (1961), pp. 233 s.;F. Heinemann, GiovanniBellini e i belliniani, Venezia s.d. (ma 1962), I, p. 231 (vedi pure l'Indice); R. Pallucchini, Due concerti bergamaschi del ...
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CASELLI, Cristoforo (detto anche Cristoforo Parmense, Cristoforo da Parma, Cristoforo Temperelli o il Temperello)
Anchise Tempestini
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Figlio di Giovanni di Cristoforo, forse pittore anch'egli, nacque [...] ), n. 117, pp. 39, 41; A. Ghidiglia Quintavalle, in Arte in Emilia, II, Parma 1962, pp. 52 s.; F. Heinemann, GiovanniBellini e i belliniani, Venezia 1962, 1, pp. 98-100; A. Ghidiglia Quintavalle, Il "Boudoir" di Paola Gonzaga Signora di Fontanellato ...
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BASAITI (Baxaiti, Basitus, Baxiti e, dal Vasari, Basarini e Bassiti), Marco
Elena Bassi
Oriundo greco, nacque a Venezia circa il 1470. Da principio dipinge con segno stentato, panneggi rigidi, con poco [...] eclettici e sembra attratto anche da maestri toscani e lombardi. Dai contemporanei era considerato non molto inferiore a GiovanniBellini; in complesso egli è più evoluto nella ritrattistica che nelle composizioni, e nel Ritratto di giovane dell ...
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Nacque a Giacciano con Baruchella (Rovigo) il 16 nov. 1884 da Luigi e Maria Carpani. Dopo una prima laurea in legge, conseguita a Roma nel 1904, si appassionò alla storia dell'arte laureandosi nel 1908 [...] gli ultimi epigoni della tradizione tardogotica; una teoria vivacemente contestata da R. Longhi, il quale rivendicava a GiovanniBellini il merito di aver rivoluzionato la pittura veneziana, e che diede origine ad uno scambio di "lettere pittoriche ...
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BASTIANI (Sebastiani), Lazzaro
Edoardo Arslan
Figlio di Iacopo, è noto a Venezia nel 1449 con la qualifica di pittore e si suppone nato non dopo il 1430. Nel 1460 s'impegna a dipingere una pala per [...] il 1479, e la S. Veneranda (firmata; Venezia, Gall. dell'Accademia) dove s'insinua, male intesa, la vena di GiovanniBellini e persistono i ricordi "padovani", come aveva ben notato il Cavalcaselle. Nell'Incoronazione di Bergamo, datata al 1490, sono ...
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Dürer, Albrecht
Bettina Mirabile
Un grande protagonista del Rinascimento nordico
Albrecht Dürer, che trascorse quasi tutta la sua vita a Norimberga, in Germania, è il più grande artista tedesco dell'epoca [...] di Mantegna, di Leonardo, e apprezza il prestigio sociale di cui godono gli artisti. A Venezia ammira lo stile delicato di GiovanniBellini, il pittore più amato, e da lui impara a usare una luce più calda e avvolgente. Lo stile accurato ed elegante ...
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Storico dell'arte italiano (Milano 1908 - Venezia 1989); direttore delle Belle Arti del comune di Venezia (1940-50), segretario generale della Biennale di Venezia (1948-57), prof. univ. dal 1950, ha insegnato [...] Fondazione Cini. Tra i suoi scritti: La pittura veneziana del Cinquecento (2 voll., 1944); La giovinezza del Tintoretto (1950); Piazzetta (1956); GiovanniBellini (1959); La pittura veneziana del '700 (1960); La pittura veneziana del '600 (1981). ...
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Pittore di cui si hanno notizie tra il 1463 e il 1530. Di lui rimangono alcune Madonne (Venezia, museo Correr; collezioni private all'estero). Dell'ultima generazione del sec. 15º, subì gli influssi di [...] GiovanniBellini e quelli dei vivariniani, da B. Montagna a Cima da Conegliano. ...
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Pittore e incisore (n. probab. a Venezia 1440-50 circa - m. forse a Bruxelles prima del 1515-16); conosciuto anche col nome di Maestro del caduceo, emblema che usò come firma, forse da identificarsi anche [...] da A. Dürer. La sua formazione avvenne a Venezia sotto gli influssi di Alvise Vivarini, Antonello da Messina, Gentile e GiovanniBellini. A partire dal 1500 fu al servizio dell'imperatore Massimiliano e di varî principi tedeschi, poi di Filippo di ...
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restello
restèllo s. m. [der. di restare]. – Tavola dipinta di formato oblungo, non destinata, come la predella, a gradino di altare ma a sé stante (per es., il restello di Giovanni Bellini nelle gallerie dell’Accademia a Venezia).
pieta
pietà s. f. (ant. pietate, pietade) [lat. piĕtas -atis (der. di pius «pio, pietoso»)]. – 1. a. Sentimento di affettuoso dolore, di commossa e intensa partecipazione e di solidarietà che si prova nei confronti di chi soffre: L’altro piangëa;...