DOMENICONI, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque nei pressi di Rimini nel 1786, ultimo degli otto figli di un fattore, in una "onesta e agiata famiglia" (Pinelli, p. 15) di costumi particolarmente rigidi. [...] le opere rifiutate e consigliando uno stile chiaro ed efficace; nacquero così le opere scritte appositamente per lui da G. B. Niccolini, GiovannidaProcida e Ludovico il Moro, e l'Eufemio di Messina del Pellico, che non venne mai rappresentato per ...
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ALIPRANDI, Luigi
Anna Buiatti
Nato a Mantova nel 1817 da padre artigiano, entrò giovanissimo nella carriera teatrale, cominciando da dilettante. Nel 1835 quando sosteneva i ruoli di amoroso nella compagnia [...] vi rientrò che nel 1870, nella compagnia Gattinelli, ed ebbe, al teatro Goldoni di Milano, un enorme successo con il GiovannidaProcida di G. B. Niccolini. Dopo un soggiorno di alcuni anni a Napoli, dove si dedicò all'insegnamento, si ritirò infine ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] Federico, volle rendersi favorevoli i due maggiori esponenti della popolazione isolana e fedeli suoi consiglieri: GiovannidaProcida (al quale fece restituire da Carlo II certe terre che gli erano state confiscate) e Ruggero di Lauria, cui concesse ...
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FASANELLA (Fascianella, Faxianella, Fagianella, Phasanella, Phasenella), Pandolfo di
Norbert Kamp
Nacque nel Cilento, probabilmente nel primo decennio del XIII secolo, dal nobile Guglielmo di Fasanella, [...] Il F. dovette, però, cedere Postiglione in seguito alle rivendicazioni esposte dinanzi al tribunale di Manfredi da Landolfina, moglie di GiovannidaProcida e figlia ed erede del precedente feudatario Guglielmo di Palude. Prima del 1258 il F. lasciò ...
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MALETTA, Manfredi
Patrizia Sardina
Di nobile famiglia siciliana, nacque in Sicilia o, secondo Giovanni Villani, in Puglia intorno al 1232, essendo coetaneo e zio materno di Manfredi di Svevia.
Del padre, [...] pressi di Roma, dato che Carlo I d'Angiò ordinò a Odone "de Luco" di consegnare immediatamente il M. e GiovannidaProcida a Rinaldo "Conchis", servitore regio, e a Romanio "de Scachiis" e Rinaldo di Mastro Giacomo, ambasciatori e cittadini romani ...
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BARTOLOMEO da Neocastro
Ingeborg Walter
Nacque a Messina nella prima metà del sec. XIII con tutta probabilità da una famiglia, proveniente da Nicastro nella Calabria ulteriore.
Studiò diritto ed entrò [...] tra il 1265 (a tale anno si ferma il catalogo dei giudici messinesi compilato da C. A. Garulì nel quale B. non compare mai) e il 1270.
de Parma per ordine del cancelliere del Regno di Sicilia GiovannidaProcida, dell'atto rogato il 2 nov. 1285, in ...
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COPPINI
Dario Ascarelli
Famiglia di ballerini e coreografi i cui componenti si sono avvicendati per diverse generazioni, dalla seconda metà del Settecento in poi, dapprima sulle scene dei teatri veneziani [...] sigg. Immobili, 1854), Adelaide di Borgogna (Genova, teatro Carlo Felice, 1855), Una sfida al bersaglio (ibid.), GiovannidaProcida (ibid.), Francesca da Rimini con musica di F. Gualtieri (Roma, teatro Apollo, 1856), Violetta (ibid., 1857), Le due ...
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NICCOLINI, Giovanni Battista
Ignazio Veca
NICCOLINI, Giovanni Battista. – Nacque a Bagni di San Giuliano (San Giuliano Terme, Pisa) il 29 ottobre 1782, da Ippolito, commissario regio in quella città, [...] N., Milano 1900; P. Arcari, G.B. N. e la sua opera drammatica: cenni critici, Milano 1902; V. Orvieto, Dal «GiovannidaProcida» all’«Arnaldo da Brescia», in Rivista d’Italia, VI (settembre 1903), 9, pp. 496-516; P. Prunas, L’Antologia di Gian Pietro ...
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PALIZZI
Francesco Paolo Tocco
– Lignaggio della Sicilia aragonese che, a partire dal Vespro e fino a poco dopo la metà del Trecento, esercitò a più riprese una criptosignoria su Messina e inserì più [...] .
Il primo membro ampiamente documentato è Nicolò: nel settembre 1282 Pietro III d’Aragona lo inviò assieme a GiovannidaProcida a Messina assediata dagli angioini a capo di 500 balestrieri scelti. Nicolò mancava dalla città dalla sconfitta di ...
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COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] metodica storiografica del Cattaneo (ibid., p. 31) e la ferma distinzione fra poesia e storia, in margine al GiovannidaProcida e al giudizio che della guerra del Vespro diede, contro il Niccolini, l'Amari.
Trasferitosi dal liceo "Niccolini" allo ...
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