Storico dell'arte (Magonza 1892 - ivi 1988), figlio di Fritz. Studioso di arte paleocristiana e medievale, diresse il Museo cristiano Vaticano (1934-46) e il Römisch-germanisches Museum di Magonza (1950-58). [...] Pubblicò, tra l'altro: Elfenbeinarbeiten der Spätantike und des frühen Mittelalters (1916, 3a ed. 1976); I tessuti del Museo Sacro Vaticano (1942); e, sulla Pinacoteca Vaticana, I dipinti dal X secolo fino a Giotto (1979). ...
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DUPRÉ, Amalia (Maria Luisa Amalia)
Ettore Spalletti
Figlia dello scultore Giovanni e di Maria Mecocci, nacque a Firenze il 26 nov. 1842.
Fu educata al disegno e al modellato dal padre e ben presto cominciò [...] fu anche autrice di opere in proprio, sebbene quasi sempre sotto l'assistenza paterna.
La sua prima opera importante fu il Giotto fanciullo, il cui modello in gesso (Fiesole, villa Dupré) fu terminato nel 1862, mentre il marmo venne compiuto qualche ...
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VINÇOTTE, Thomas
Sophie A. Deschamps
Scultore, nato ad Anversa il 18 gennaio 1850, morto a Bruxelles il 25 marzo 1925. Fu allievo di W. Geefs prima, di E. Simonis poi all'accademia di Bruxelles, dell'Ècole [...] Parigi e di P.-J. Cavelier. Recatosi in Italia lavorò a lungo a Firenze. Nel 1874 mandò a Bruxelles il suo Giotto che ebbe grande successo e nel quale già si afferma la sua personalità. Rientrato nel Belgio, fu nominato scultore ufficiale della corte ...
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Pittore fiorentino (m. 1396), figlio di Taddeo. Fra le sue opere più note, eseguite con aiuti, ricordiamo gli affreschi della Leggenda della Croce nel coro di S. Croce in Firenze; dopo il 1374, parte di [...] cappella Castellani nella stessa chiesa e quelli della Leggenda della Sacra Cintola nella cappella omonima nel duomo di Prato (1392-96). Ormai stilisticamente lontano dall'arte di Giotto, dette alle sue composizioni un senso di delicata leggenda. ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] a Cristoforo Orimina nella Bibbia di Napoli (Vienna, Öst. Nat. Bibl., 1191), databile negli anni quaranta. Anche questo miniatore si formò su Giotto e Maso di Banco, per poi approdare nel Seneca, che è di poco successivo al 1371, a un suo stile, che ...
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Pittore (notizie tra il 1356 e il 1392), attivo a Firenze dal 1356. Tra le sue opere più notevoli la Presentazione al Tempio dell'Accademia fiorentina (1364), predella del polittico Rinuccini in S. Croce [...] in Firenze, una Madonna col Bambino nella pinacoteca di Siena (1377), oltre alcuni grandi e complessi polittici. Subisce l'influsso di Andrea Orcagna e di Nardo di Cione, nonché, attraverso Niccolò di Pietro Gerini, dello stesso Giotto. ...
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JACOPO del Casentino
A. Tartuferi
Pittore attivo nella prima metà del sec. 14°, originario dell'alta valle dell'Arno.L'attività di J. dovette svolgersi in prevalenza in area fiorentina. Secondo Vasari [...] studiosi dell'inizio del secolo a riferirla al Maestro della S. Cecilia (v.), il grande anonimo fiorentino coetaneo di Giotto, prima che Offner (Offner, Steinweg, 1987) ne riconoscesse in J. l'autore. Lo spiccato accento miniaturistico delle scene ...
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Storico dell'arte italiano (Firenze 1934 - Roma 1988). Laureatosi a Firenze con R. Longhi (1956), ha insegnato presso le università di Messina, Siena e, dal 1983, Napoli. Rivoltosi sin dagli inizi alla [...] contesto, soprattutto in riferimento alla storia dell'arte medievale e del primo Rinascimento. Fondamentali i suoi studi su Giotto (Giotto e la sua bottega, 1967) e sulla cultura trecentesca e quattrocentesca senese, che hanno dato luogo a importanti ...
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JACOPO di Mino del Pellicciaio
C. De Benedictis
Pittore senese ricordato dal 1320 al 1396 in numerosi documenti, che attestano sia i suoi incarichi pubblici sia le sue commissioni artistiche (Milanesi, [...] , Entrata e Uscita, 1347-1350, Patrimonio Ecclesiastico, 449; Chiappelli, 1900), nel quale si disputava quale fosse il migliore artista da Giotto in poi, J. compare tra i "maestri di Siena li quali ci sono dati per li migliori", a prova della sua ...
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GHIBERTI, Lorenzo
P. Réfice
Orafo, scultore, trattatista, architetto e pittore fiorentino (1378-1455), autore, negli ultimi anni della sua vita, dei Commentari, che costituiscono, per quanto riguarda [...] trattati su alcuni artisti, scelti come i più rappresentativi tra quelli del Duecento e del Trecento. Ad aprire la serie è Giotto, la cui opera è fatta coincidere da G. con la rinascita della pittura dopo i secoli di stasi nella produzione artistica ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...