I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] linguistici che agivano in tal senso: si pensi ad ➔ Alessandro Manzoni, e all’antimanzonismo programmatico e oltranzistico di un ➔ GiosuèCarducci o di un ➔ Gabriele D’Annunzio, non a caso due autori assai attratti dal cultismo, in tutte le sue ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] vocali i e u, chiuse per la loro stessa natura articolatoria; questa fu, ad esempio, la modalità accentuativa usata da GiosuèCarducci e ad essa si attengono a tutt’oggi, per es., le norme di redazione della casa editrice Einaudi.
Attualmente, per ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] del mondo avendo i barbarismi in conto di eleganze»); di un uso pienamente acclimatato testimoniano occorrenze in una lettera di ➔ GiosuèCarducci e nella Prefazione di Fanfani & Arlia (18812, p. XI).
Se fino al XIX secolo la polemica contro i ...
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BACCELLI, Alfredo
Gian Paolo Nitti
Figlio unico di Guido e di Amalia De' Cinque, nacque a Roma il 10 sett. 1863. Compì gli studi universitari di giurisprudenza e di lettere nell'università di Roma, [...] ebbe un certo successo di critica. A. Maffei, T. Mamiani, A. Cappellini, E. De Amicis ne notarono la freschezza, mentre GiosueCarduccí le giudicò ineguali "per l'abuso di colorito e figure". Nel 1885 si ripresentò al pubblico con Diva Natura (pubbl ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] si inserisce stabilmente nella ricerca di ‘armonica corrispondenza’ dei poeti del secondo Ottocento e di inizio Novecento italiano.
➔ GiosuèCarducci («va l’aspro odor de i vini»: “San Martino”, v. 7), ➔ Giovanni Pascoli («La Chioccetta per l’aia ...
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In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] senso di fama, concreto quando indica una persona celebre («via, non fo per dire, / ma oggi sono una celebrità», GiosuèCarducci, “Davanti San Guido” in Rime nuove, vv. 23-24).
La terminologia utilizzata è di conseguenza piuttosto eterogenea, quando ...
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La sestina, detta anche sestina lirica per distinguerla dalla sestina narrativa, o sesta rima (➔ ottava rima), è una forma lirica fissa riconducibile al genere della ➔ canzone (Beltrami 20024: 264-268; [...] (schema ABC CAB BCA X).
Il virtuosismo tecnico della sestina lirica ha attirato non soltanto poeti ‘archeologi’ quali ➔ GiosuèCarducci e ➔ Gabriele D’Annunzio, ma anche autori del Novecento come Giuseppe Ungaretti e Franco Fortini. Si cita la prima ...
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NINCHI, Annibale
Annamaria Corea
– Nacque a Bologna il 20 novembre 1887 dai marchigiani Arnaldo, colonnello del Genio, e Lidia Bedetti, terzogenito di cinque figli: prima di lui Attilio e Gino, dopo [...] l’attore e si trasferì a Firenze per frequentare la scuola di recitazione di Luigi Rasi. Incoraggiato anche da GiosuèCarducci, vicino di casa della famiglia, iniziò il suo apprendistato ai primi del Novecento nelle compagnie Mario Fumagalli-Teresa ...
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ZUMBINI, Bonaventura.– Nacque a Pietrafitta (Cosenza) il 10 maggio 1836 da Tommaso, proprietario terriero, e da Maria Orlando.
Studiò da autodidatta apprendendo le lingue antiche e straniere e la letteratura [...] Scuola del magistero di cui accettò anche la direzione. In seguito a concorso – che ebbe come relatore GiosueCarducci – assunse definitivamente la cattedra nel 1878.
Socio prima corrispondente, poi ordinario dell’Accademia Cosentina ne fu direttore ...
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La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] ” o “I nuovi credenti” di ➔ Giacomo Leopardi, Il trionfo della libertà di ➔ Alessandro Manzoni, “Idillio maremmano” di ➔ GiosuèCarducci, Canzoni delle gesta d’Oltremare di ➔ Gabriele D’Annunzio. Il metro è stato rivisitato più volte da ➔ Giovanni ...
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carducciano
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del poeta Giosuè Carducci (1835-1907), relativo alla sua opera, o ispirato alla sua poetica: la concezione c. della poesia; stile, gusto carducciano. 2. Seguace, imitatore, studioso della poesia del Carducci:...