CAMBI, Bartolomeo (Bartolomeo da Salutio)
Adriano Prosperi
Nato a Socana, nel Casentino, il 3 apr. 1558 da Giacomo e Camilla, contadini, gli venne imposto il nome di Grazia. Trascorse l'infanzia fra [...] gli scritti o di trascrivere personalmente le composizioni che gli uscivano dalla bocca ("a guisa di gratioso rosignuolo celeste", come scriveva nel 1609fra' Giorgio da Fiano nella dedica dell'Alfabetodel divino amore), passando subito i testi ...
Leggi Tutto
BERTRANDO
Zelina Zafarana
Le sole notizie sicure che si hanno di B. risalgono al pontificato di Onorio III.
Nulla sappiamo, infatti, di lui per gli anni che precedettero il 1217; nientre resta pur sempre [...] identificarsi con il cardinale Bertramus (o Bertinus o Benno) di S. Giorgio in Velabro che - secondo il Potthast - sottoscrive in Curia dal spinto fanatismo: più volte l'autore fa ritornare sulla bocca di B. il motivo dell'esortazione alla guerra con ...
Leggi Tutto
COSTAGUTI, Roberto Ranieri
Marta Pieroni Francini
Nato a Livorno da Mattia e Rosa Nocetti il 15 giugno 1732, compì i primi studi a Pisa presso i barnabiti e a sedici anni divenne novizio dei servi di [...] 1754 e fu subito nominato lettore di matematica nel convento di S. Giorgio a Bologna e poi in quello di Mantova. Presto si fece una di escluderli poiché, disse, "la Chiesa parlando per bocca del Sommo Pontefice ha di essi giudicato". E aggiunse ...
Leggi Tutto
restare
v. intr. [lat. restare, der. di stare] (io rèsto, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre: Perch’io sia giunto forse alquanto tardo, Non t’incresca restare a parlar meco (Dante); Come uom che per...
lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...