Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] regni perduti, Negroponte, Cipro, Candia, che erano sulla bocca e nel cuore di tutti. E non capiva come la e il potere politico dal Medioevo all'età contemporanea, a cura di Giorgio Chittolini-Giovanni Miccoli, Torino 1986, p. 733 (pp. 721-766). ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] la promozione. Funziona male; quindi va bocciato. Collocato dentro l'ingranaggio della macchina Piero Del Negro, Introduzione all'edizione da lui curata di Poesie di Giorgio Baffo patrizio veneto, Milano 1991.
53. V. G. Torcellan, Settecento ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] San Martin, mentre i "meccanici" e i "plebei" erano rimasti a bocca asciutta. Nel 1774 il "partito degli innovatori", un'ala delle quarantie guidata dall'allora trentacinquenne Giorgio Pisani e da altri suoi coetanei, da Marco Zorzi a Matteo ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] "). Sul Po, ad esempio, i posti di guardia sulle bocche di Goro, di Primaro, di Volano e Magnavacca erano stati Ateneo Veneto", n. ser., 19, 1981, pp. 27-41.
19. Giorgio Cracco, Società e stato nel medioevo veneziano (secoli XII-XIV), Venezia 1967, ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] I consueti metodi terroristici degli inquisitori chiudono le bocche e le penne dei più audaci, il " di Venezia, p. 370.
177. G. Cozzi, Repubblica di Venezia, p. 371; Giorgio Zordan, Il codice per la veneta mercantile marina, I-II, Padova 1981-1987; G ...
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GIANFIGLIAZZI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque tra il 1310 e il 1320 a Firenze o a Carpentras, in Provenza, ove il padre, Neri di Castello, risiedette pressoché stabilmente fino al 1321 per occuparsi dell'azienda [...] di Cione (Orcagna). La commissione si espresse, per bocca del G., a favore della continuazione, sebbene all Vaticana.
Il G. si era sposato intorno al 1362 con Fioretta di Giorgio Grandoni, da cui ebbe almeno tre figli: Agapito, Giovanni e Giovanna; ...
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restare
v. intr. [lat. restare, der. di stare] (io rèsto, ecc.; aus. essere). – 1. letter. a. Fermarsi, arrestarsi, non procedere oltre: Perch’io sia giunto forse alquanto tardo, Non t’incresca restare a parlar meco (Dante); Come uom che per...
lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...