Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] tempo la sensibilità e l’aspettativa religiosa cristiana.
Su questo punto conviene forse indugiare ancora. Già in GioacchinodaFiore il Buonaiuti notava che tra le qualità eminenti della sua esperienza religiosa e della sua esegesi vi è anche «una ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] senza dubbio la stessa ragion d’essere di questa Chiesa che, in contesti e modi completamente diversi da quelli vaticinati nel secolo XII daGioacchinodaFiore, è una prima risposta, non l’ultima e neppure l’unica possibile, ma comunque una risposta ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] di magistero e di tutela spirituale». Naturale quindi, che nel Medioevo, sino a GioacchinodaFiore, la conversione di Costantino fosse apparsa come «l’avvenimento da cui il Vangelo aveva tratto le sue più vaste e trionfali capacità di attuazione ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] allo sviluppo del cristianesimo: al contrario di Hoffman, Olivi, probabilmente sulla scorta dello stesso GioacchinodaFiore, mostrava un certo apprezzamento per Costantino, l’imperatore che aveva posto termine alle persecuzioni anticristiane ...
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KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] la nascita dell'imperatore riecheggiando la IV egloga di Virgilio; riporta poi le predizioni di GioacchinodaFiore e i versi dedicati al figlio di Enrico VI da Goffredo da Viterbo. In tutto il Federico II la figura del sovrano è calata nel clima ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] quale può dar luogo all'attesa di una imminente fine del mondo, e quindi del giudizio finale, oppure - come in GioacchinodaFiore - all'attesa di una età, il 'regno dello spirito', che deve seguire al secondo regno, quello inaugurato dall'avvento di ...
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CAPOCCI, Raniero (Raynerius de Viterbio, Rainerius, Ranerius, Reinerius)
Norbert Kamp
Discendeva da una nobile famiglia viterbese che assunse il cognome "de Cardinale" con il nipote del C. Pandolfo (1250-1297) [...] lo indusse ad aprirsi sempre più al pensiero escatologico, il quale - sotto l'immediata influenza di GioacchinodaFiore - aveva incontrato grande favore e fatto proseliti proprio in questi ambienti. L'influenza dello spiritualismo escatologico ...
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Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa [...] i buoni rapporti con i Cistercensi, ordine cui apparteneva Luca Campano, vescovo di Cosenza dal 1201, già scriba di GioacchinodaFiore a Casamari e poi abate della Sambucina di Luzzi. È possibile che protomagister fosse proprio l'arcivescovo e le ...
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CANCELLERIA, REGNO DI SICILIA
TTheo Kölzer
Quello di 'cancelleria' è un termine convenzionale che definisce l'insieme di persone che in una corte reale si occupano della stesura dei documenti di un [...] puero enutritus" (Chronicon, in R.I.S.2, VII, 1, a cura di C.A. Garufi, 1909-1935, p. 257) e anche GioacchinodaFiore fu mandato dal padre alla corte reale normanna per fare carriera nell'amministrazione. Di regola, però, nel caso dei funzionari di ...
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INFESSURA, Stefano
Arnold Esch
Nacque a Roma verso il 1440 da Giovanpaolo, di ragguardevole famiglia romana del rione Trevi.
Il nonno paterno, Lello di Lorenzo, è spesso nominato nei protocolli notarili [...] una volta Ovidio e una volta Giovenale). Per contro l'I. abbonda in profezie (non solo quelle di GioacchinodaFiore, espressamente citato) nelle quali la sua mentalità, nella Roma caotica dei suoi giorni, poteva trovare consolazione e speranza ...
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gioachimita
agg. e s. m. (pl. m. -i). – Del monaco cistercense Gioacchino da Fiore (v. la voce prec.): le dottrine, le profezie g.; la visione g. della Chiesa futura; il movimento g.; come sost., seguace della concezione della storia e dell’esegesi...
gioachimismo
s. m. [der. di I0achim, forma lat. del nome Gioacchino]. – Orientamento della spiritualità tardo-medievale che trae origine dall’opera esegetica di Gioacchino da Fiore (c. 1135-1202), e particolarm. dalla concezione della storia...