ALPRUNI, Francesco Antonio
Mario Rosa
Nato a Borgo Valsugana nel 1732, entrò ventenne a Genova nella Congregazione barnabitica. Passato a Roma, insegnò teologia nel collegio di S. Carlo ai Catinari, [...] di interessi, la sua, che non può essere ricondotta, come sinora in prevalenza si è fatto, alla sola componente giansenistica, ma va vista piuttosto nella gamma di quelle occasionali e diverse convergenze nel moto riformatore settecentesco, dove l'A ...
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DOLFIN, Giovanni Paolo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sebenico in Dalmazia il 4 genn. 1736 da Antonio e da Daria Laghi.
Il padre, nato il 7 giugno 1711 da Giovanni Paolo, del ramo dei Dolfin di S. Maurizio, [...] egemonia sulla cultura cattolica bergamasca. Il D. subi subito l'influenza del Mozzi, guardò con grande sospetto al gruppo giansenistico operante nel monastero di S. Polo (Pujati, G. G. Calepio, C. Rotigni, ecc.) e si iscrisse al Collegio apostolico ...
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PIGNONE del Carretto, Giorgio
Ugo Dovere
PIGNONE del Carretto, Giorgio (in religione Emmanuele Maria). – Nacque a Oriolo, in provincia di Cosenza, il 17 dicembre 1721 da Ferdinando e Isabella Caracciolo [...] Sede, Roma 1938, pp. 231-233; G. Cacciatore, S. Alfonso de’ Liguori e il giansenismo. Le ultime fortune del moto giansenistico e la restituzione del pensiero cattolico nel secolo XVIII, Firenze 1944, p. 267; E. Dammig, Il movimento giansenista a Roma ...
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FILANGIERI, Serafino (al secolo Riccardo)
Elvira Chiosi
Nacque a Lapio (od. provincia di Avellino) il 24 apr. 1713, da Giovanni, principe di Arianiello del sedile di Nilo, e da Anna De Ponte, dama del [...] creata e incaricò il Targiani del riordino dell'istruzione per dare spazio alle tendenze riformatrici di tipo rigorista e giansenistico.
La coalizione antigesuitica, in cui si distinguevano anche F. Cordova e i tre fratelli Di Blasi, tutti del ...
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FERRARI, Tommaso Maria (al secolo Pier Agostino)
Eugenio Di Rienzo
Nacque a Manduria (allora detta anche Casalnuovo) in provincia di Taranto, il 20 nov. 1647, dal giurista Francesco e da Vittoria Bruni; [...] poi progressivamente aumentata fino alla monumentale ristampa parigina del 1673, con l'accusa di contenere proposizioni di carattere giansenistico. Ma a qualche anno di distanza da questa disposizione Clemente XI, su pressione di alcuni dei maggiori ...
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DURINI, Carlo Francesco
Fiamma Satta
Nacque a Milano il 20 genn. 1693, ultimo dei nove figli di Gian Giacomo e di Margherita Visconti. La famiglia Durini, originaria di Como e trapiantata a Milano nel [...] XIV rendesse ufficiale una presa di posizione, condannando l'opera Apologie de tous les jugements … di chiaro stampo giansenistico. Il papa accolse il suggerimento, ma allo stesso tempo rimproverò il D. di non aver saputo autonomamente chiarire ...
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ALBIZZI, Francesco
Alberto Monticone
Nacque a Cesena nel 1593 da famiglia di origine fiorentina. Compiuti gli studi di diritto, intraprese la carriera forense, nell'esercizio della quale pare ottenesse [...] ; chiese poi che il suo parere scritto fosse integralmente riferito a Clemente, rivendicando la propria conoscenza dell'affare giansenistico ed affermando che quella eresia anziché annientata era più viva che mai. La sua presa di posizione non valse ...
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FOSSI, Ferdinando
Carlo Fantappiè
Nacque a Firenze nel "popolo" di S. Apostolo (oggi Ss. Apostoli e Biagio) il 19 ag. 1720 da Paolo e Claudia Vittoria Zaballi. Fece gli studi umanistici presso i gesuiti [...] .
L'11 luglio 1799, dopo una perquisizione, venne arrestato per ordine del governo come "uno dei componenti il club giansenistico e democratico che si teneva in casa del vescovo Ricci", dovette subire il carcere per alcuni giorni e giustificare la ...
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CALEPIO, Giovanni Girolamo
Pietro Stella
Nato a Bergamo il 2 marzo 1732 dal patrizio Corrado e da Giulia degli Abati, entrò giovanissimo fra i benedettini cassinesi nel monastero di S. Paolo d'Argon [...] Rep. di Venezia…, App., Venezia 1857, pp. 186 s.; E. Palandri, La "Via Crucis" del Puiati e le ripercussioni polemiche nel mondo giansenistico…, Firenze 1928, pp. 80, 84, 121; A. Colletti, Ilgians. e la divoz. al S. Cuore di Gesù, Modena 1938, p. 84 ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] anticlericalismo dell’epoca, incoraggiati dal decadimento politico della Chiesa, sospinti, in certi casi, dal persistente risentimento giansenistico contro l’autoritarismo e il lassismo gesuitico, i sovrani, primo fra tutti Giuseppe II d’Asburgo ...
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giansenistico
giansenìstico agg. (pl. m. -ci). – Del giansenismo, dei giansenisti: il movimento g.; le dottrine g.; estens. e fig., morale g., eccessivamente rigorosa, intransigente.