BOARETTI, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nacque nel villaggio di Masi, sulla riva dell'Adige, di fronte al castello di Badia il 16 ag. 1748. Destinato fin dalla fanciullezza alla carriera ecclesiastica, [...] la traduzione dei testi sacri, traendone valide testimonianze per la battaglia che si stava combattendo contro le dottrine giansenistiche e le idee rivoluzionarie.
Nella Dottrina de' Padri Greci relativa alle circostanze della Chiesa nel sec. XVIII ...
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BANCHIERI, Zanobi
Nicola Carranza
Di nobile famiglia di Pistoia, nacque in questa città il 22 luglio 1747. Fin da giovanissimo rivelò una spiccata tendenza alla lettura e un animo profondamente religioso. [...] solitudine, tanto da apparire come un isolato, egli agiva in costante intesa con gli esponenti più attivi del partito giansenistico toscano, quali mons. Giuseppe Pannilini, vescovo di Chiusi e di Pienza, mons. Nicola Sciarelli, vescovo di Colle, il ...
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BRESSA, Giuseppe Maria (al secolo Angelo Pietro)
Pietro Zovatto
Nato a Venezia il 26 apr. 1742 dal patrizio Pier Girolamo e da Orsola Morosini, entrò tra i benedettini nel monastero di S. Giorgio Maggiore, [...] sepolto nel monastero delle salesiane di S. Vito al Tagliamento.
Nella sua opera pastorale il B. mostrò propensioni giansenistiche, ma è difficile, allo stato attuale delle ricerche, dire una parola definitiva in proposito. Si possono tuttavia notare ...
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BENEDETTO XIV, papa
Mario Rosa
Nacque Prospero Lambertini a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e da Lucrezia Bulgarini. Educato dai somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, [...] , rifluiscono, con evidenti forzature, intorno all'opera e alla figura di B., tutti i temi cari al ríformismo giansenistico con i suoi particolari richiami tardo-settecenteschi tolleranti ed ecumenistici.
Non v'è dubbio che tale mito, che pure ...
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BARBARIGO, Giovanni Francesco
Gian Franco Torcellan
Nato a Venezia il 29 apr. 1658, da nobile famiglia, era nipote di s. Gregorio Barbarigo.
Fu solo, probabilmente, un'incertezza dell'ambizione quella [...] veronese; ma l'efficace apostolato del predecessore aveva saputo far tacere e scomparire le infiltrazioni quietistiche e giansenistiche, ed al B. non rimaneva che continuare nell'opera così vigorosamente intrapresa; poté così proseguire nella sua ...
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BREMBATI, Francesco
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bergamo nel 1705 dal conte Coriolano e da Francesca Mazzoleni, in una famiglia che aveva già dato lustro alla città in campo politico e letterario, compi [...] , V. Patuzzi, A. Valsecchi, Viatore da Coccaglio e C. Rotigni, il quale ultimo gli inviava le giansenistiche Nouvelles ecclésiastiques. Si adoperò, allora, alla diffusione della "sana dottrina", preoccupandosi di chiamare sui pulpiti bergamaschi ...
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CALUSCO, Taddeo
Mirella Giansante
Nacque a Milano nel 1657 da una famiglia di antiche tradizioni lombarde, che improntò la sua educazione ai principi della più rigorosa ortodossia cattolica. Preso l'abito [...] S. Sede, ma è la diretta conseguenza di un maggior approfondimentodel problema. Il C., in genere lontano da simpatie giansenistiche, non esita in questo trattato ad abbracciarne le tesi, commentando ironicamente: "Parli pure un dimonio quando parli a ...
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SERRAO, Giovanni Andrea
Elvira Chiosi
– Nacque in Calabria a Castelmonardo il 4 febbraio 1731, primogenito di Bruno e di Giuditta Feroce.
Destinato al sacerdozio, frequentò il seminario di Melito sino [...] rappresentava la volontà del governo di cercare più contrasti che ‘accomodamenti’ con la S. Sede. Per le simpatie giansenistiche, infatti, l’eletto era notoriamente sgradito al pontefice, che pretese la sottomissione alla bolla Unigenitus. L’intera ...
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CASNEDI, Carlo Antonio
Francesco Raco
Nato a Milano il 5 maggio 1643 da Francesco Maria, senatore regio, e da Caterina Rumma. entrò come novizio nella Compagnia di Gesù il 30 luglio 1663 nella provincia [...] della Compagnia, le sue opere vennero accuratamente analizzate e accusate di lassismo morale (si vedano le giansenistiche Nouvelles ecclésiastiques, Paris 1756, p. 197). In particolare. con una forzata interpretazione di alcuni "casi" morali ...
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MAMACHI, Tommaso Maria (al secolo Francesco Saverio)
Cesare Preti
Nacque nell'isola greca di Chio il 3 dic. 1713, da una famiglia forse di origine francese. A quindici anni, nel 1728, vestì l'abito domenicano [...] , essi sono ascrivibili alla tradizionale avversione dei domenicani contro i gesuiti, e non ad accostamenti alle posizioni giansenistiche, rifiutate e combattute in tutte le loro implicazioni, in particolare nell'asserzione di una presunta povertà ...
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giansenistico
giansenìstico agg. (pl. m. -ci). – Del giansenismo, dei giansenisti: il movimento g.; le dottrine g.; estens. e fig., morale g., eccessivamente rigorosa, intransigente.