RONCAGLIA, Costantino
Marco Cavarzere
– Nato a Lucca il 3 novembre 1677 da Antonio e da Maria Lucida Diversia, entrò nella Congregazione della Madre di Dio all’età di sedici anni. Iniziò il suo noviziato [...] trasse ispirazione per un altro trattato antiprotestante, gli Effetti della pretesa riforma di Lutero, e Calvino, e del giansenismo, risalente al 1714, in cui aggiunse ai tradizionali strali contro i seguaci della Riforma anche critiche al movimento ...
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LUPO (Lupi), Mario
Gianni Fazzini
Nacque a Bergamo Alta il 14 marzo 1720, primogenito del conte Cesare e della contessa Marianna Roncalli; il 16 marzo fu battezzato nella parrocchia del Ss. Salvatore. [...] dal parroco di Villongo San Filastro, G.A. Cornaro (De' parrochi, Brescia 1771; 2ª ed., Venezia 1788), imbevute di idee gianseniste e parrochiste (cfr. Diz. biogr. degli Italiani, XXIX, pp. 120 s.).
Nel 1789 riprese la compilazione del secondo volume ...
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Questo termine, fra i molti significati che ritiene nell'uso corrente - come di dote che rende gradito chi la possiede, di benevolenza e di favore che ne deriva, di beneficio che n'è l'effetto, di riconoscenza [...] speciale dei fedeli (I Tim., IV, 10). Questo è di fede, contro gli errori dei pelagiani da una parte e dei protestanti e giansenisti dall'altra; espresso nell'adagio teologico: che "Dio non nega la grazia a quanti fanno ciò che è da loro", sia che lo ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] potente cardinale Richelieu - i quali sollecitarono l'intervento del papa. Urbano VIII accolse la richiesta e condannò l'opera di Giansenio con la bolla In eminenti del marzo 1642 (ma pubblicata solo nel 1643). La condanna non pose fine alla polemica ...
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PACCA, Bartolomeo
David Armando
PACCA, Bartolomeo. – Nacque a Benevento il 25 dicembre 1756, secondogenito di Orazio, marchese della Matrice, e di Cristina Malaspina dei marchesi di Lunigiana.
Compì [...] cui già emergono le linee generali delle sue posizioni: alla preoccupazione per gli sviluppi del protestantesimo, del giansenismo, delle ‘sette’ massoniche e della filosofia dei Lumi, ritenuti responsabili della Rivoluzione e della crisi della Chiesa ...
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CARUSO, Giovan Battista
Mario Condorelli
Nacque a Polizzi Generosa (Palermo) il 27 dic. 1673, da Placido, barone di Xiureni (o Xireni e anche Fioreni), e da Anna Maria Alimena dei marchesi di Alimena.
Dopo [...] e la Curia romana a seguito del noto episodio liparitano, il monarca commise al francese L.-E. Dupin, scrittore gallicano e giansenista, una difesa del privilegio; per elaborare la sua Défense de la monarchie de Sicile (s. l, 1716), il Dupin si ...
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BRANCATI, Lorenzo (al secolo Giovanni Francesco)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Lauria (Potenza) il 10 apr. 1612 da Marcello e Dorotea Serubbi, in una famiglia nobile ma non molto agiata, fu avviato agli [...] attuale delle ricerche è possibile valutare questa attività soltanto parzialmente. Netta fu la sua avversione per il giansenismo, per l'inconciliabilità della posizione da questo assunta in materia teologica con il volontarismo scotistico, tanto che ...
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GIORGI, Agostino Antonio
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a San Mauro di Romagna (oggi San Mauro Pascoli) il 10 maggio 1711, primogenito di Antonio (1685-1723) e di Antonia Semprini (1687-1767) [...] Grigioni, A.A. G., la vita e le opere, in La Romagna, s. 4, IX (1912), 3, pp. 147-240; A.C. Jemolo, Il giansenismo in Italia prima della Rivoluzione, Bari 1928, pp. 107 n., 116, 333, 335, 359, 402 n.; E. Esteban, De infirmitate rev.mi Vasquez, deque ...
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ORSI, Agostino Francesco (in religione Giuseppe Agostino)
Adelisa Malena
– Nacque a Firenze il 9 maggio 1692 da Giuseppe e da Elisabetta Gianotti, entrambi non nobili, ma di condizione abbastanza agiata.
A [...] , pp. 70, 98, 101, 104, 108, 113-115, 148, 162-164, 197-200, 219, 220, 243, 259, 334; E. Dammig, Il movimento giansenista a Roma nella seconda metà del secolo XVIII, Roma 1945, pp. 178-182 e passim; E. Appolis, Entre Jansénistes et Zelanti. Le “tiers ...
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SABATELLI, Luigi
Matteo Bonanomi
SABATELLI, Luigi. ‒ Nacque a Firenze nel 1772, figlio di Francesco, domestico presso la famiglia del marchese Pier Roberto Capponi, e di Francesca Falleri.
Fin da giovanissimo [...] , sarebbe successivamente ritornato. Il soggetto si riallaccia alla sensibilità religiosa dell’artista, attratto dalle correnti gianseniste che attraversarono il Granducato di Toscana fin dalla metà del Settecento.
L’attività pubblica di Sabatelli ...
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giansenismo
s. m. [dal fr. jansénisme, der. di Jansenius, latinizz. della forma oland. del cognome Jansen]. – Movimento teologico fondato da C. Giansenio (1585-1638), vescovo di Lovanio, diffuso spec. in Francia nei secoli 17° e 18° e condannato...
giansenista
s. m. e f. e agg. [dal fr. janséniste; v. la voce prec.] (pl. m. -i). – Seguace di Giansenio, aderente al giansenismo: i g. francesi, italiani, dei Paesi Bassi. Anche agg., di Giansenio o del giansenismo: la concezione g. della...