Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La recente rivalutazione critica della poesia e dei poeti del Seicento, con le figure [...] e Alessandro Martini, meglio identificati e interpretati come precursori di molte delle novità della lirica di GiambattistaMarino, rispetto al quale presentano spesso esiti più estremistici. Particolarmente significativa può essere considerata per ...
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TURCHI, Alessandro detto l’Orbetto
Mattia Vinco
Nacque a Verona nel 1578, figlio di Silvestro «spatarius» quondam Leonardi e di Isabeta. Ricaviamo questo dato dall’anagrafe della contrada di San Quirico [...] Turchi ci furono il cardinale Maurizio di Savoia (Pierguidi, 2009) e, come ricorda Giovanni Battista Passeri, il poeta GiambattistaMarino, che verso il 1624 gli commissionò un dipinto con Aci e Galatea ora perduto (Scaglietti Kelescian, 1999, p. 31 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Direttamente mutuata dalla critica d’arte, la nozione di manierismo indica una serie [...] solo per addurre un esempio, una quartina illustre di Luigi Groto, tragediografo di gusto senechiano, oltre che versificatore ammirato da GiambattistaMarino: “A un tempo temo, e ardisco e ardo e agghiaccio / quando a l’aspetto del mio amor mi fermo ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] assieme ad altri designanti improprietà grammaticali e stilistiche, il che ne caratterizza il significato (in lettere di GiambattistaMarino e ➔ Melchiorre Cesarotti, che lo accosta a preziosità e pedanteria; Pietro Verri nel «Caffè» se la prende ...
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Ovidio, Publio Nasone
Francesco Ursini
Publio Ovidio Nasone
Il più moderno tra gli antichi
Ovidio è considerato uno dei poeti latini più apprezzati e più letti sia per i contenuti sia per lo stile: [...] : ne riprendono i temi o ne imitano lo stile, tra gli altri, Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Shakespeare, GiambattistaMarino e D’Annunzio. Inoltre, innumerevoli sono gli spunti che le Metamorfosi hanno fornito a pittori e scultori italiani ed ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] le "sette maniere", mentre conviene ancora rammentare come quattro anni dopo la sortita del Gigli, GiambattistaMarino pubblicando la Galleria tornasse sulla grande stagione cinquecentesca, e ne cogliesse ed allineasse vertici, sebbene per ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] e, insieme, fascinoso e ammagante gioco dei «grandi»; lo si può contemplare, non criticare. Modello di comportamento, GiambattistaMarino - di cui Loredan è agiografo e banditore - tocca il culmine delle aspirazioni dell'uomo di penna: ha goduto ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] analogiche che portarono alla dissoluzione del sistema e alla confluenza della 'maniera' nel barocco. Da quei poeti a GiambattistaMarino, che nel Seicento doveva far trionfare il concettismo, il passo fu breve. Il petrarchismo in eclissi si risolse ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] Adone e in genere la figura di GiambattistaMarino, oltre che a una precoce predisposizione per L. si era mosso presso gli stampatori) il L., per voce di Marino, taccia gli scritti aprosiani di solerzia non richiesta. Il ragguaglio incrinò i rapporti ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] poco notabili rimangono impressi indelebilmente, quasi nascondano un enigma dello spirito o un emblema del destino». Un GiambattistaMarino avrebbe apprezzato la magniloquenza di d'Annunzio, l’orotunditas, come dicono gl'Inglesi con parola latina ...
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marinista
s. m. e f. [der. di marinismo] (pl. m. -i). – Imitatore di Giambattista Marino, seguace del marinismo: i m. del Seicento letterario italiano.
mariniano
agg. – Relativo al poeta Giambattista Marino (v. marinismo) e alla sua opera, spec. con riguardo al preziosismo formale e al concettismo che furono caratteri specifici della sua poesia: antologia m.; la poetica m.; lo stile m.; virtuosismi...