Leopardi, Giacomo
Achille Tartaro
Il canto dell’infelicità
La poesia di Giacomo Leopardi, testimoniata nei Canti, si collega a un’approfondita riflessione sulla condizione e il destino dell’uomo nella [...] del Novecento europeo
Gli anni della formazione scolastica
Giacomo Leopardi nacque nel 1798, a Recanati, primogenito del e Gino Capponi (in seguito ebbe l’occasione d’incontrare Manzoni e lo scrittore francese Stendhal), e infine a Pisa, dove ...
Leggi Tutto
BETTELONI, Cesare
Alberto Frattini
Figlio di Giacomo, e di Angela Buella, nacque a Verona :il 26 dic. 1808. Compì i primi studi a Corno, nel collegio Gallio, dove insegnava uno zio paterno, e li continuò [...] Pindemonte) e dei romantici, in particolare del Manzoni, per una ricorrente ispirazione religiosa (del 1832 è 1858 a Bardolino.
Bibl.: F. De Sanctis, "Alla sua donna", poesia di Giacomo Leopardi,in IlCimento,s. 3, III, vol. VI (dicembre), pp. 1023- ...
Leggi Tutto
La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] in terza rima si ricordino, per es., “Il primo amore” o “I nuovi credenti” di ➔ Giacomo Leopardi, Il trionfo della libertà di ➔ Alessandro Manzoni, “Idillio maremmano” di ➔ Giosuè Carducci, Canzoni delle gesta d’Oltremare di ➔ Gabriele D’Annunzio. Il ...
Leggi Tutto
Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] )
Nell’Ottocento l’anadiplosi costituirà un tratto retorico specifico di ➔ Giacomo Leopardi. Basterà ricordare “A Silvia”:
O natura, o natura, ricavare non pochi effetti stilistici (così ➔ Alessandro Manzoni, che fa un uso notevole dell’anadiplosi; ...
Leggi Tutto
Critico letterario (Salerno 1879 - Roma 1956). Funzionario, dal 1905, del ministero della Pubblica Istruzione, ne uscì nel 1923 perché avverso al fascismo; dopo la Liberazione fu nominato commissario dell'Istituto [...] anima (1927); Umili e potenti nella poetica di A. Manzoni (1931; nuova ed. 1942); Il sistema di Don ); Dal Boiardo all'Ariosto (1935); Di Matteo Maria Boiardo (1937); Giacomo Casanova (2 voll., 1945). Ha anche curato una pregevole edizione di ...
Leggi Tutto
Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] , nella logica dell'organico-disorganico, Leopardi vs Manzoni. E tuttavia l'ultima generazione novecentesca di critici e maestro di W. Pedullà, Il Novecento segreto di Giacomo Debenedetti, Milano 2004.
Temi diversamente elaborati di critica comparata ...
Leggi Tutto
Metrica
Sergio Bozzola
Le regole della scrittura in versi
Ogni scrittore che compone versi si sottopone volontariamente ad alcune regole. Possiamo paragonare tali regole a quelle che governano, per [...] divenuto celebre il decasillabo (soprattutto quello di Alessandro Manzoni). Tra gli altri imparisillabi, Giovanni Pascoli ha Tasso. Giuseppe Parini e Ugo Foscolo hanno scritto delle odi. Giacomo Leopardi è noto in tutto il mondo per aver scritto delle ...
Leggi Tutto
Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] presenti, per intendere il fatto in cui sembrò più irrigidirsi il manzonismo: il modello della lingua. Vale, anche qui, quanto osservato ; dopo l'80, la Serao e lo Scarfoglio, con Salvatore di Giacomo; tra il '91 e il '93 a Napoli Gabriele D'Annunzio ...
Leggi Tutto
Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] Arman, César, Rotella, Tinguely, Christo, Klein, Raysse, Manzoni e altri) e il movimento iperrealista, considerato da molti Bracco, 1914) e Assunta Spina di G. Serena (da S. Di Giacomo, 1915). Ma ci fu anche, negli anni venti e trenta, in Germania ...
Leggi Tutto
L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] cupola (1954) di Mario Pomilio, il cui protagonista, don Giacomo, porta in sé i tratti d’un cattolicesimo che, più in bene anche il male»51, centocinquant’anni dopo se stesso, Manzoni/Pomilio giunge a scrivere all’amico Fauriel/lettore:
«Perché… la ...
Leggi Tutto
gamba
s. f. [lat. tardo camba e gamba, dal gr. καμπή «curvatura, articolazione»]. – 1. a. Il segmento dell’arto inferiore dell’uomo, compreso tra il ginocchio e il piede, sostenuto da due ossa lunghe: la tibia e il perone. Con riguardo alla...
notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...