DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] : il 3 nov. 1917 gli morì il padre e il 30 novembre dello stesso anno perdette anche la madre. Lo zio e tutore Alessandro Debenedetti accolse i due nipoti fratelli nella sua casa di corso S. Maurizio 36, in riva al Po. Nel 1917-18 il D. frequentò il ...
Leggi Tutto
BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] fra i maggiori autori del tempo. Restava però una perplessità, forse un equivoco di origine rondista – osservava GiacomoDebenedetti recensendo Iride – fra il 'prosatore' di grandi qualità espressive e stilistiche, capace di dominare ogni tema e ...
Leggi Tutto
D'ARRIGO, Stefano
Mauro Bilotta
D’ARRIGO, Stefano (Fortunato Stefano)
Nacque il 15 ottobre 1919 ad Alì Marina (od. Alì Terme), da Giuseppe e Agata Miracolo.
I primi anni
Ad Alì Marina, piccolo borgo [...] consenso dell’editore milanese Vanni Scheiwiller che, nel 1957, pubblicò Codice siciliano, raccolta di diciassette liriche che impressionò GiacomoDebenedetti e per la quale D’Arrigo fu insignito con il premio Crotone il 12 luglio 1958.
La giuria ...
Leggi Tutto
BERTOLUCCI, Attilio
Gabriella Palli Baroni
Nacque il 18 novembre 1911 a San Prospero, frazione di Parma, ultimogenito di Bernardo e di Maria Rossetti, dopo Giovanni e Giulia (morti appena nati), Elsa [...] tempo, evocando il passato perduto e riportandolo al presente, all’assoluto del tempo. Nel Baretti lesse il saggio Proust di GiacomoDebenedetti e fece suo l'assunto che nella Recherche «tutto è vero e tutto è inventato dal vero», che poi attribuì ...
Leggi Tutto
BELLONCI, Maria
Luisa Avellini
BELLONCI (Villavecchia), Maria
Nacque a Roma il 30 novembre 1902, primogenita di Gerolamo Vittorio Villavecchia, discendente da una famiglia aristocratica piemontese, e [...] essere riconosciuta come narratrice senza limitazione di genere letterario aveva incontrato la chiaroveggenza critica di GiacomoDebenedetti, allora docente incaricato di letteratura moderna e contemporanea all'Università di Messina. In un intervento ...
Leggi Tutto
PINCHERLE, Alberto
Marcello Ciocchetti
PINCHERLE (Pincherle Moravia), Alberto. – Nacque a Roma il 28 novembre 1907 da Carlo e da Teresa Iginia (Gina) de Marsanich, secondo di quattro fratelli: preceduto [...] febbraio 1945 partecipò come cronista di cinema al varo del quotidiano L’Epoca, diretto da Leonida Répaci e redatto da GiacomoDebenedetti; dopo qualche settimana si trasferì a Libera Stampa, il giornale edito da Luigi Barzini jr.; collaborò anche a ...
Leggi Tutto
POLI, Umberto
Gianfranca Lavezzi
POLI, Umberto (Umberto Saba). – Nacque il 9 marzo 1883, a Trieste, da Ugo Edoardo (1853-1916) e da Felicita Rachele Coen (1845-1921), di famiglia ebraica benestante.
Trieste [...] critica di Saba, che vedeva riconosciuta la sua statura poetica da alcuni giovani, ma autorevoli collaboratori delle due riviste (GiacomoDebenedetti, Sergio Solmi, Eugenio Montale). Nel 1926 Figure e canti fu il primo libro di Saba pubblicato da una ...
Leggi Tutto
PARISE, Goffredo
Domenico Scarpa
– Nacque a Vicenza l’8 dicembre 1929, da Ida Wanda Bertoli e da padre ignoto. Sua madre era figlia adottiva di Antonio Marchetti.
La famiglia, povera, fece ogni sforzo [...] della storia narrata in prima persona da un suo dipendente. L’opera vinse il premio Viareggio; la motivazione stesa da GiacomoDebenedetti ne indicava la vena kafkiana (Opere, I, pp. 1593 s.).
Le altre scritture narrative di quegli anni furono meno ...
Leggi Tutto
PENNA, Alessandro
Roberto Deidier
PENNA, Alessandro (Sandro). – Primogenito di Armando, commerciante, e di Angela Antonione Satta originaria di Cori, nel Lazio, nacque a Perugia il 12 giugno 1906.
Il [...] dispersi. Il libro, sostenuto da Ungaretti e da GiacomoDebenedetti, fu insignito quello stesso anno, in una contrastata fino allora in previsione di un’edizione d’arte con Giacomo Manzù. Il volume apparve postumo con il titolo Il viaggiatore ...
Leggi Tutto
BAZLEN, Roberto
Aldo Grasso
Nacque a Trieste il 10 giugno 1902 da Eugenio e Clotilde Levi Minzi. Il padre, tedesco, originario di Stoccarda e di religione luterana, morì l'anno seguente la sua nascita, [...] le sue letture, le sue scoperte, così come faceva, nelle conversazioni e nelle lettere, con gli amici Montale, GiacomoDebenedetti, Sergio Solmi.
La sua attività di consulente editoriale prese una forma più articolata e precisa a partire dagli ultimi ...
Leggi Tutto
ermetismo
s. m. [der. di ermetico; nel sign. 3, dal fr. hermétisme]. – 1. Corrente religioso-filosofica del tardo ellenismo (sec. 2°-3° d. C.) che ha trovato espressione in un gruppo di scritti esoterici a carattere filosofico e teologico,...