differire
Fernando Salsano
Solo nella forma del gerundio, in Pd XXXII 75 locati son per gradi differenti, / sol differendo nel primiero acume: i gradini dove stanno nell'Empireo i bambini sono in diversa [...] posizione gli uni dagli altri, il che implica una diversa beatitudine; tale diversità si giustifica solo nella diversità del primiero acume (cfr. vv. 61-66), poiché nei bambini manca ogni merito differenziante. ...
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cantar
Gianluigi Toja
Voce provenzale (verbo), " cantare "; come gerundio ricorre nel terzo verso del passo in lingua d'oc di Arnaut Daniel: Ieu sui Arnaut, que plor e vau cantan (Pg XXVI 142), dove [...] l'accezione del vocabolo, vulgatissimo nell'antica lirica provenzale e francese, di " comporre, intonare una canzone " si precisa come canto penitenziale dei penitenti lussuriosi ...
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jausir
Gianluigi Toja
Verbo provenzale, " gioire ", " godere ": al gerundio in Pg XXVI 144 vei jausen lo joi qu'esper, denan.
Il vocabolo, largamente usato nella lirica trobadorica per esprimere con [...] varietà di valori semantici la gioia amorosa (v. JOI), nel discorso di Arnaut Daniel è trasferito in chiave religiosa, alludendo alla sperata prossima felicità, dopo la purgazione.
Nel verso dantesco forma ...
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armonizzare
Vincenzo Laraia
Il verbo appare, nella forma del gerundio, in un verso (Pg XXXI 144) di significato controverso: Beatrice si toglie il velo mostrandosi in tutto lo splendore della luce divina [...] che in lei si riflette; nessun poeta, consumatosi nello studio della poesia e che abbia la più viva immaginazione, potrebbe descrivere qual tu paresti / là dove armonizzando il ciel t'adombra.
I commentatori ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] Toscana e in altre aree dell’Italia centrale, in accezione continua, mostra maggiori restrizioni azionali rispetto ad andare o venire + gerundio (è incompatibile con i verbi telici); o, ancora, di non stare a + infinito, che in regioni come Veneto e ...
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predittando
predittando [agg. e s.m. Der. del lat. praedictandus, dal gerundio praedictando di praedicere (→ predicibile)] [PRB] Di grandezza suscettibile di essere sottoposta a un procedimento di previsione. ...
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equivocare
Enrico Malato
Il verbo è usato soltanto in Pd XXIX 75, al gerundio (ancor dirò, perché tu 'veggi pura / la verità che là giù si confonde, / equivocando in sì fatta lettura), nel senso di [...] " intendere in modo equivoco ", e più particolarmente di " fraintendere " tra i diversi possibili significati di una stessa parola, quindi vicino a quello strettamente etimologico di " chiamare con uno ...
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In sintassi, le proposizioni subordinate che hanno il predicato di modo ‘indefinito’ (infinito, participio, gerundio), contrapposte alle proposizioni esplicite: ‘camminando di questo passo, non arriveremo [...] mai’ (implicita); ‘se camminiamo di questo passo, non arriveremo mai’ (esplicita) ...
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peggiorare
Col valore intransitivo di " andare di male in peggio ", " aggravarsi ", si registra una sola volta (al modo gerundio e subordinato ad ‛ andure ' per esprimere continuità d'azione), in Fiore [...] XCIX 8 'l fatto [sorte] loro andrà pur peggiorando.
Bibl. - F. Brambilla Ageno, Il verbo nell'italiano antico, Milano-Napoli 1964, 72 ...
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gerundio
gerùndio s. m. [dal lat. tardo gerundium, der., come gerundivus, di gerundus = gerendus, part. fut. passivo di gerĕre «compiere»; propr.: il modo che indica l’azione da compiere]. – Modo nominale del verbo, derivato in italiano, come...
gerundivo
s. m. [dal lat. tardo gerundivus (modus); v. gerundio]. – Categoria morfologica del verbo latino, non conservatasi nelle lingue romanze; aveva natura aggettivale, caratterizzata, come il gerundio, dal suffisso -nd- (laudandus, timendus,...