GRIMALDI, Francesco
Gaetana Cantone
Figlio di Ursino e di una Cornelia, nacque a Oppido Lucano nel 1543 e venne battezzato con il nome di Fabrizio. Novizio dal 1574 nel convento di S. Eligio a Capua, [...] 1622) risente, per la sua sagoma slanciata, della gerarchia che doveva aver previsto il G. nell'articolazione , pp. 412 s.; R. Ruotolo, Documenti sulla chiesa di S. Maria degliAngeli a Pizzofalcone, in Napoli nobilissima, VII (1968), pp. 219-223; E. ...
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UBERTINO da Casale
Michele Lodone
UBERTINO da Casale. – Secondo la ricostruzione più accreditata, per quanto in larga parte ipotetica (Callaey, 1911, pp. 1-24; Montefusco, in Ubertino da Casale, 2014, [...] Burr, 2001, pp. 111-157). Al fianco di Angelo Clareno, Ubertino si impegnò in prima persona per ottenere il riconoscimento da parte del pontefice dell’autonomia degli spirituali rispetto alla gerarchia istituzionale dell’Ordine, e – grazie anche alla ...
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TOMMASO da Celano
Francesco Carta
TOMMASO da Celano. – Nacque a Celano (in Abruzzo) in data incerta, ma da collocare presumibilmente nel terzo quarto del XII secolo.
Nulla sappiamo della sua formazione, [...] sottomissione alla volontà divina e alle gerarchiedegli uomini, dall’altra, sul riconoscimento di 1963; S. Spirito, Il francescanesimo di fra T. da C., Santa Maria degliAngeli 1963; G. Miccoli, La conversione di san Francesco secondo T. da C., ...
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RICCIOLI, Giovanni Battista
Maria Teresa Borgato
RICCIOLI, Giovanni Battista (al secolo Galeazzo). – Nacque il 17 aprile 1598 a Ferrara o nel circondario, come risulta da vari documenti (lui stesso [...] dei galileiani Giovanni Alfonso Borelli e Stefano degliAngeli. Il gesuita intervenne nella disputa una nei collegi; insegnamento che, secondo la regola gesuitica, procedeva per gerarchia delle discipline (prima le scienze umane, poi la filosofia e ...
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Dionigi l'Areopagita (Pseudo)
Marta Cristiani
Neoplatonico greco, che nelle sue opere s'identifica al discepolo di s. Paolo convertito sull'Areopago (Acta XVII 16-34), e attribuisce a un ignoto maestro [...] . In Pd XXVIII 98-135 D. abbandona l'ordine delle gerarchieangeliche di Gregorio Magno (Moral. XXXII 38), adottata in Cv II dalla dionisiana. D. attribuisce infatti alla virtù attiva degliangeli un'azione diretta sulla natura passiva dei cieli (Cv ...
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Petrocchi, Giorgio
Domenico Consoli
Filologo e critico letterario (nato a Tivoli nel 1921), professore di letteratura italiana nell'università di Messina (dal 1955) e di Roma (dal 1961); redattore capo [...] fra le due. Nello stesso tempo ha stabilito la gerarchia di valore fra i capifila di α, in vista Inferno " (1963) a L'attesa di Belacqua (1954) e La dottrina degliangeli (1965), tutti raccolti in Itinerari danteschi; e Il c. XXXI del Purgatorio ...
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Teologo (n. forse Alessandria tra il 183 e il 185 - m. Tiro 253 o 254). Allievo di Clemente ad Alessandria, si dedicò assai giovane all'insegnamento e il vescovo Demetrio gli affidò la preparazione dei [...] o meno luminoso od opaco in ragione della minore o maggiore gravità del peccato: di qui la gerarchiadegli esseri - di carattere schiettamente platonico - dagli angeli, all'uomo, agli animali, alle piante, ai demoni. L'uomo, composto di anima e corpo ...
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Etimologicamente, capo supremo degliangeli. Nel Nuovo Testamento si parla di un solo a.; la tradizione, accolta da vari Concili (Laodicea, circa 365; Roma, 745; Aquisgrana, 789), ne fissa il numero in [...] tre: Michele, Gabriele e Raffaele. Lo pseudo-Dionigi l’Areopagita colloca gli a. al penultimo grado della gerarchia celeste (➔ angelo). ...
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MACEDONIA (gr. classico Μακεδονία; lat. Macedonia; pronunzia loc. Makedonia; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Pietro ROMANELLI
Secondina Lorenzina CESANO
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Paola [...] i Veneziani; nell'Epiro, un rampollo della famiglia imperiale degliAngeli, Michele I, creava un despotato che si estendeva da rappresentante dei loro interessi religiosi e capo della loro gerarchia ecclesiastica, la Sublime Porta non riconobbe se non ...
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SCENOTECNICA
Virgilio Marchi
. Tecnica della scena (teatrale, cinematografica, ecc.). Il concetto di tecnica della scena investe tutto quanto appartiene alla medesima e cioè: dalla recitazione al movimento [...] da simbolici attributi della divinità sua e da' cori degliangeli suoi ministri e messaggeri".
C'è chi ha voluto 'ordine da dare alle macchine, la loro manutenzione, la gerarchia delle attribuzioni del personale proposto al loro funzionamento e la ...
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angelo
àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. – 1. Nelle credenze religiose dell’Antico...
gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, e l’ordine stesso. Di qui, nel diritto...