In biologia, insieme di processi ed eventi evolutivi, dimostrabili attraverso reperti fossili, che determinano l’origine e lo sviluppo delle categorie sistematiche maggiori (famiglie, ordini, classi ecc.), [...] naturali.
A livello genetico tutti i fenomeni macroevolutivi avvengono all’interno di una popolazione coinvolgendo il genotipo dei singoli individui e sono quindi contemporaneamente eventi microevolutivi. A livello fenotipico le differenze sono ...
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sessualità
Complesso dei fenomeni psicologici e comportamentali relativi al sesso (➔). Tali comportamenti riguardano l’insieme di percezioni, istinti e desideri legati alla consapevolezza del proprio [...] o femminile, è definita in relazione alle caratteristiche somatiche manifeste (fenotipo), a loro volta determinate dal genotipo, in partic. dalla ventitreesima coppia cromosomica presente nel corredo genetico. La s. giunge a maturazione insieme ...
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Biologia
Variazione ereditaria della struttura del materiale genetico, spontanea o indotta da agenti mutageni fisici o chimici. Il termine fu usato da H. De Vries (1901), l’ideatore della teoria delle [...] fuori della curva normale di variabilità. Secondo gli studi successivi sono considerate m. tutte le variazioni ereditarie del genotipo, qualunque sia l’ampiezza delle variazioni che esse determinano nel fenotipo.
Caratteri generali
Le m. di solito ...
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È la riproduzione fra di loro d'individui parenti. Nel linguaggio zootecnico la consanguineità si riferisce a quel metodo di riproduzione che consiste nel far accoppiare animali appartenenti alla stessa [...] appariranno sempre più uniformi, ma possederanno una forte potenza ereditaria per il fatto che il loro fenotipo coincide col genotipo.
Bibl.: A. Lustig e G. Galeotti, Trattato di patologia generale, 6ª ed., Milano 1923; V. Viggiani, La consanguineità ...
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allele
Nicoletta Rossi
Ciascuna delle due forme alternative di un gene che occupano la stessa posizione (locus) in una coppia di cromosomi omologhi, e che controllano variazioni dello stesso carattere. [...] in coppie che si separano durante la meiosi, con la formazione di gameti aploidi. I due a. costituiscono il genotipo individuale, a cui corrisponde un fenotipo determinato dall’espressione di un carattere ereditario (per es., il colore degli occhi ...
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La grande scienza. Scienza cognitiva
Domenico Parisi
Scienza cognitiva
Nella seconda metà del XX sec. le ricerche riguardanti il comportamento umano sono state effettuate in gran parte nell'ambito [...] si sviluppano, si riproducono e muoiono. La nascita di un individuo significa che viene creato un nuovo individuo che eredita il genotipo dei suoi due genitori, o del singolo genitore se la riproduzione è per clonazione. La riproduzione è selettiva o ...
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Evoluzione. Adattamento genetico
Richard Ch. Lewontin
L'evoluzione della vita si manifesta in due forme distinte, attraverso la biodiversità e attraverso l'adattamento biologico. A tutta prima, l'esistenza [...] e caratteri con funzioni solo secondariamente adattative. La nozione di 'adattamento', imparentata con i concetti di genotipo, fenotipo, variazione dei caratteri, ambiente, selezione, fitness, è entrata in biologia ben prima che fosse elaborata ...
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Carcinoma
Ester De Stefano
Tumore maligno dei soli epiteli ghiandolari. Le principali caratteristiche che differenziano i tumori maligni da quelli benigni sono l’invasività e la diffusione. I tumori [...] loro proprietà variano con il passare del tempo.
La variabilità del fenotipo è spesso correlata con la variabilità del genotipo: i cromosomi delle cellule cancerose presentano anomalie di numero e di struttura. Le differenze morfologiche fra cellule ...
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epistasi
Saverio Forestiero
Interazione tra geni non allelici che determina una situazione in cui un gene (detto epistatico) modifica la manifestazione di un altro gene (detto ipostatico) situato in [...] . A seguito della correlazione tra geni, infatti, il valore adattativo (fitness) di un genotipo a un locus genico non è autonomo dal contesto ma dipende dal genotipo a esso associato presente all’altro locus. Quando c’è associazione tra gli alleli di ...
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JOHANNSEN, Wilhelm Ludvig
Giuseppe Montalenti
Botanico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1857, morto ivi l'11 novembre 1927. Studiò a Copenaghen e in Germania, alla scuola di Pfeffer in Tubinga [...] a usare i termini di "gene" per indicare il fattore o "unità ereditaria"; d'individui "omozigoti" e "eterozigoti", di "genotipo" e "fenotipo") ne fanno uno dei massimi creatori della teoria della variabilità e della genetica. La sua opera Elemente ...
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genotipo
s. m. [dal ted. Genotypus, comp. di Gen «gene» e gr. τύπος «tipo»]. – In genetica, l’effettiva costituzione genetica di un individuo, cioè l’insieme dei geni localizzati sui suoi cromosomi, spesso riferito a una o più partic. coppie...
genotipico
genotìpico agg. [der. di genotipo] (pl. m. -ci). – Che si riferisce al genotipo, cioè alla costituzione genetica di una cellula o di un organismo.
◆ Avv. genotipicaménte, per ciò che concerne il genotipo (v. fenotipico).