MASSIGNON, Louis
Francesco Gabrieli
Islamista, nato a Nogent-sur-Marne, il 25 luglio 1883, professore di sociologia musulmana al Collège de France; dal 1927, ha assunto la direzione della Revue des [...] études islamiques. Cominciò con studî storico-archeologici (Mission en Mésopotamie, Cairo 1910, voll. 2); in seguito si è dedicato alla mistica musulmana, sulla quale ha pubblicato opere fondamentali.
Citiamo ...
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YĀQŪT
Francesco Gabrieli
T Erudito musulmano, nato da famiglia cristiana in territorio bizantino, verso il 575 eg., 1179 d. C., fatto schiavo ed educato a Baghdād, poi affrancato e vissuto in Persia, [...] in Siria e in Egitto.
Morì ad Aleppo nel 626/1229.
Tra le varie opere da lui compilate in arabo, molte delle quali sono andate perdute, sono particolarmente da ricordare il gran repertorio biografico noto ...
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Scrittore arabo libanese, nato a el-Fureikah nel 1876, ivi morto il 13 settembre 1940. Visse a lungo negli S. U. e assimilò quella lingua e cultura, pur senza dimenticare quella materna.
Una raccolta di suoi scritti artistici e giornalistici è nei quattro volumi delle Rīḥāniyyāt, Beirūt 1922-23. Dopo la prima Guerra mondiale, prese vivo interesse al risorgimento politico e spirituale arabo, viaggiò ...
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PETER, Hermann
Francesco Gabrieli
Filologo tedesco, nato a Meiningen il 7 settembre 1837, morto a Meissen il 16 febbraio 1914. Dal 1874 al 1905 fu rettore della Fürstenschule in quest'ultima città.
Senza [...] essere propriamente uno storico, si occupò però di preferenza, con grande acume e cura filologica, della storiografia, soprattutto romana: si debbono a lui le importanti ricerche sulle fonti romane nelle ...
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KRISTENSEN, Tom
Mario GABRIELI
Poeta danese, nato a Londra il 4 agosto 1893.
È, accanto a Bønnelycke, Nygaard e Gelsted, il massimo rappresentante della lirica espressionistica dell'ultimo ventennio. [...] Nella raccolta di poesie con cui esordì (Fribytterdrømme, Sogni di filibustieri, 1920) tutto è scintillìo di colori e acustico preziosismo; ma già pochi anni dopo nelle poesie sull'Estremo Oriente (Paafuglefjeren, ...
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Romanziere danese, nato a Svanholm, Horns Herred (Seeland), il 19 agosto 1903. Temi e motivi del romanzo psicologico ottocentesco (notevole l'esempio di Herman Bang) riaffiorano nella sua narrativa, che dal punto di vista tecnico è invece strettamente legata al romanzo americano.
Ha rappresentato in toni malinconici la forza distruttrice della passione erotica e la disperazione di chi la subisce (Soldaterbronden, ...
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HEDBERG, Olle
Mario GABRIELI
Romanziere svedese, nato nel 1899.
In uno stile rapido, conciso, antiretorico ha narrato, ottenendo grande successo presso il pubblico, l'intimo travaglio spirituale della [...] società borghese di Stoccolma alla vigilia dell'ultima guerra. Per lo più si tratta di quadri d'ambiente e di analisi psicologiche volutamente crude e disincantate, che tradiscono un recondito intento ...
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MOḤAMMED MAḤMŪD Pascià
Francesco Gabrieli
Uomo politico egiziano, nato nel 1877, morto il 3 febbraio 1941. Dopo essere stato tra i primi compagni di Zaghlūl pascià, nel 1922 si staccò dal Wafd e fondò [...] il partito liberale costituzionale con ‛Adlī Yeghen e Tharwat pascià. Ministro delle Finanze nel 1926, fu presidente del consiglio nel 1928 e legò il suo nome alle misure di rigore come lo scioglimento ...
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HOEL, Sigurd
Mario GABRIELI
Scrittore norvegese, nato a Odalen nel 1890.
E il più moderno e cosmopolita della sua generazione; studioso della letteratura americana moderna, freudiano e filocomunista [...] (direttore dal 1921 del giornale estremista Mot Dag), è autore di romanzi di attualità, in cui alla tendenza sociale fa spesso da salutare contrappeso il suo individualismo scettico-ironico: Syndere i ...
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Uomo politico egiziano, nato nel 1888; studiò giurisprudenza a Montpellier (Francia). Entrato nel partito wafdista, capeggiò nel 1938 la dissidenza da questo, fondando il partito sa‛dista (al-wajd as‛sa‛dī) e salì al potere il 9 ottobre 1944, succedendo a Naḥḥās Pascià. Con l'appoggio dei nazionalisti e del partito indipendente, sciolse il parlamento e fece annullare i provvedimenti presi nel 1942 ...
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mucciniano
s. m. e agg. Seguace o imitatore del regista Gabriele Muccino; tipico di Gabriele Muccino e delle sue rappresentazioni cinematografiche. ◆ Se il giudizio su «L’ultimo bacio» aveva diviso le anime della sinistra (ma non il pubblico,...
muccinismo
s. m. La rappresentazione della società nelle opere cinematografiche di Gabriele Muccino. ◆ La lista degli intoccabili italiani è lunga. Due recenti casi cinematografici sono Gabriele Muccino e Paolo Virzì. Il primo è il cantore...