Termine usato fin dal Medioevo per indicare varie forme di contribuzione (g. grossa o maggiore, con riferimento a quelle più importanti, e, in contrapposto, g. minuta, piccola o gabelletta). Col tempo il significato andò restringendosi alle imposte o dazi di consumo. G. delle bestie Anticamente, in Toscana, l’imposta sul bestiame. G. del fondaco (o anche solo fondaco). In Sicilia e Puglia, i tributi ...
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gabella
A partire dal Medioevo, il termine indica di solito un’imposta, normalmente indiretta, in particolare un dazio sul consumo o sul transito di una merce (g. del vino, dell’olio, del sale ecc.), [...] che poteva essere appaltato a riscossori privati secondo modalità variabili. Per estensione, g. indica anche l’ufficio che la amministrava e il luogo che lo ospitava ...
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Nella Repubblica genovese, gabella della c. era il tributo sui trasferimenti a titolo oneroso, compravendite, permute, locazioni ecc.
C. dei luoghi Il tributo sulle mediazioni nelle vendite azionarie [...] del Banco di S. Giorgio ...
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CABELLA (della Gabella), Antoniotto
Antonia Borlandi
Seaterius genovese, partecipò come popolano alla vita amministrativa e politica della città. Immatricolato nell'arte della seta insieme con un Cristoforo [...] Cabella e con un Paolo Cabella, forse parenti o addirittura fratelli suoi risulta appartenente all'arte nel 1464, quando figura fra i presenti ad una assemblea per l'elezione del notaio; nel 1467 ne è ...
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Anticamente, quarantesima parte di misura o unità di massa. A Genova, la gabella sul q. fu la prima gabella sul ‘peso’ pubblico; gabella delle marche e del q. fu quella sulla misura. ...
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Nell’antica finanza napoletana, termine in uso fino all’inizio del 19° sec. per indicare gabella o imposta indiretta di consumo; significò anche rendita garantita dalle entrate fornite dalla gabella stessa, [...] cioè fondo pubblico o luogo di monte. Altrove, anche appalto delle gabelle e dogane in genere. ...
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Famiglia napoletana, distaccatasi dai Caracciolo. Capostipite fu Gregorio Caracciolo (sec. 12º), detto C. forse perché concessionario della gabella sul vino, chiamata "campione della carafa". Assurse sin [...] dal sec. 14º a notevole importanza, per la larga partecipazione alla vita politica e militare del paese e, più tardi, in Francia, in Spagna, in Austria, e per la potenza feudale, acquistata anche con alleanze ...
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Lagnanza per danno o torto subito. Corte (o Curia) delle q. In alcuni comuni italiani (per es. Lucca), uno dei tribunali inferiori, che giudicava le liti di minore gravità. Gabella delle q. Antica tassa [...] fiorentina a carico di chi elevava reclami contro l’operato di pubblici ufficiali ...
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CABELLOTUS
BBeatrice Pasciuta
Il termine ha accezioni ampie, ma nel caso specifico dell'assetto amministrativo del Regno in età fridericiana si può restringere l'ambito a quei soggetti che prendevano [...] , ferro, acciaio, e ancora, in occasione delle Assise di San Germano, la lista dei dazi fu completata con le gabelle locali sulle merci e sulle principali attività produttive e commerciali cittadine. I nova iura introdotti dallo Svevo sull'ossatura ...
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sterlino Piccolo disco di rame o di legno bucato nel mezzo che, specialmente nella Repubblica di Genova, chi portava in città merce consegnava al gabelliere a ogni passaggio di sacco, botte ecc. in modo [...] che alla fine, per es., dello scarico di una nave, si poteva calcolare il numero dei colli e dell’intera gabella dovuta. ...
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gabella
gabèlla s. f. [dal lat. mediev. gabella, che è dall’arabo qabāla «garanzia, cauzione, contratto»]. – 1. Termine usato fin dal medioevo per indicare varie forme di contribuzione, imposte dirette o indirette, tasse, o anche aggregati...