Chimica
Quantità di una sostanza presente in una miscela omogenea o eterogenea riferita a una quantità definita della miscela stessa o di suoi componenti. Nel caso delle soluzioni si può assumere a misura [...] ); f) il numero di grammo-equivalenti di soluto presente in un litro di soluzione (normalità o c. normale); g) il numero di moli di soluto presenti in 1000 g di solvente (molalità o c. molale); h) il rapporto fra il numero di moli di soluto in una ...
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Elemento chimico di numero atomico 83, simbolo Bi, peso atomico 209,00 appartenente al 5° gruppo del sistema periodico (sottogruppo dell’azoto, fosforo, antimonio, arsenico).
Caratteristiche
In natura [...] ’antimonio: è fragile e presenta una densità di 9,78 g/cm3 (il liquido ha densità maggiore, 10,07 g/cm3), fonde a 271 °C, bolle a 1560 °C di circa 200 °C inferiore a quello del piombo, o per via elettrolitica, dallo stagno, per solubilizzazione in ...
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Tessuto che riveste la superficie esterna o tappezza cavità interne del corpo degli organismi animali e vegetali pluricellulari. Il tessuto epiteliale è quello che più d’ogni altro conserva i caratteri [...] stratificato (fig. G), costituito da parecchi strati di cellule, lamellari o appiattite negli strati I), le cellule cambiano di forma a seconda delle condizioni di maggiore o minore estensione della membrana epiteliale; è tipico della vescica; e. ...
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Alcol alifatico primario, C2H5OH, detto anche etanolo, o spirito di vino, o metilcarbinolo.
Chimica
Si presenta come un liquido limpido, volatile, incolore, di odore etereo, di sapore pungente, miscibile [...] solidifica a −114,1 °C, e ha densità (a 20 °C) pari a 0,7893 g/cm3. Con l’acqua forma una miscela azeotropica che contiene il 95,6% di alcol in processi di fermentazione alcolica di soluzioni zuccherine o per via sintetica. Come materie prime per ...
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Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione, il loro comportamento, [...] 1866), tra il 1884 e il 1885 E. Strasburger e O. Hertwig identificarono nel nucleo il depositario dei meccanismi di trasmissione indipendentemente, riscoprirono le leggi dell’eredità, già enunciate da G. Mendel nel 1866. Nel 1903 E. Sutton formulò la ...
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medicina Quadro morboso determinato fondamentalmente da 2 tipologie di agenti infettivi: Salmonella typhi e taluni microrganismi del genere Rickettsia. T addominale Malattia infettiva e contagiosa acuta [...] attraverso l’acqua, il latte e i latticini, i molluschi, o altri cibi contaminati da Salmonella typhi. La penetrazione del germe avviene però descritto per la prima volta solo nel 1546 da G. Fracastoro. L’insetto vettore è il pidocchio umano, di ...
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Nella terminologia scientifica, soprattutto medica, primo elemento di parole composte, che significa «fegato». Epatocita è la cellula epatica, caratterizzata da un nucleo piuttosto voluminoso con uno [...] a localizzazione elettiva.
In terapia, epatoterapia, somministrazione per via orale o parenterale di estratti epatici, eseguita a scopo epatoprotettivo o nel trattamento delle anemie.W.P. Murphy e G.R. Minot introdussero nel 1926 l’e. come cura ...
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Divisione di piante, già considerata come classe (Ginkgoine), e giudicata dalla maggior parte degli autori come una delle linee evolutive delle Gimnosperme. Le G. sono rappresentate da vari generi fossili [...] di specie affini si trovano dal Giurassico al Terziario.
Le G. presentano caratteri primitivi che le avvicinano alle Cicadofite e altri Le piante della famiglia Ginkgoacee hanno una chioma più o meno asimmetrica e una corteccia grigia e solcata. Le ...
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Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto).
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio portava il nome di kap e con la forma
rappresentava [...] la sorda e per la sonora fu adottato il nuovo segno G, la lettera K scomparve dall’uso, conservandosi come semplice arcaismo al c, nel Medioevo, per esprimerne il suono velare davanti a e o i (per es., ke = che). Nelle lingue germaniche invece, e ...
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Medico e chimico (Ansbach, Baviera, 1659/60 - Berlino 1734). A vent'anni si immatricolò all'univ. di Jena come studente di medicina, venendo in contatto con la tradizione di iatromedicina e iatrochimica [...] in polemiche con la cultura medica e filosofica del tempo (G. W. Leibniz, in particolare). S. criticò duramente la chimica meccanicista e ritornò alla tradizione paracelsiana dei principî o elementi portatori di qualità. La chimica, come scienza ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...