Musicista (Mons, Belgio, 1530 o 1532 - Monaco di Baviera 1594), fu condotto da Ferrante Gonzaga in Italia (Mantova, Sicilia, Milano). Nel 1548 seguì G. B. d'Azia della Terza a Napoli; fu poi ospite dell'arciv. [...] contemplazione intellettuale e, ligio al misticismo della Controriforma, seppe, pur senza volerlo, appagare anche gli spiriti della Chiesa protestante. Con G. P. da Palestrina, egli può essere considerato uno dei massimi compositori del sec. 16º. ...
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Compositore, pianista e direttore d'orchestra francese (Parigi 1932 - ivi 2019). Allievo di N. Boulanger, all'inizio degli anni Cinquanta intraprese una duplice carriera come jazzista e autore di colonne [...] Arrangiatore per S. Getz, S. Vaughan, Ph. Woods, G. Mulligan, M. Davis, è tra gli autori europei più chiamato a Hollywood (1966), ebbe modo di lavorare con i maggiori registi (O. Welles, L. Malle, C. Costa-Gavras). Nel corso degli anni Ottanta ...
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Breve azione scenica, di carattere leggero e vario, che serve a riempire gli intervalli fra un atto e l’altro o fra due quadri successivi di una rappresentazione (tragedia o commedia). Ha precedenti nell’intermedio, [...] e l’esecuzione parigina (1752) di La serva padrona di G.B. Pergolesi provocò una rivoluzione, apparendo a J.-J. i. in Italia cessò verso la fine del 18° secolo.
Componimento o serie di componimenti poetici, che segna il passaggio, contenutistico ...
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Musicista (prob. Termonde, Fiandre orient., circa 1430 - Tours circa 1495). Fu forse allievo di G. Binchois e poi di G. Dufay. Fu al servizio del duca Carlo di Borbone a Moulins (1446-48), poi di Carlo [...] , che esplica le sue risorse agilmente, con eleganza, nei più complicati procedimenti del contrappunto severo. Nell'opera di O. viene dato un nuovo slancio dialettico alle varie voci, concepite in funzione del lirismo, proprio non di una sola ...
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Canto caratterizzato da perfetta educazione della voce, rispetto alle varie esigenze musicali, allo scopo di preservare la bellezza del suono. Mezzi per raggiungere tale fine sono l’emissione sempre morbida [...] omogeneità dei registri, l’agilità nei vocalizzi, la capacità di rinforzare o stemperare una nota ecc.
Periodo, scuola, stile del b. espressero molti compositori del 19° sec., a partire da G. Rossini, che per evitare alcune forzature cominciò a ...
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Compositore giapponese (n. Osaka 1931). Dopo gli studi musicali a Tokyo con T. Ikenouchi, si è perfezionato a Parigi con T. Aubin e O. Messiaen e a Colonia con B. A. Zimmermann, G. M. Koenig e K. Stockhausen; [...] sulla dialettica tra libertà e ordine nella costruzione della forma musicale, creando alcuni brani, suddivisi in sezioni o frammenti, nei quali la struttura viene stabilita dall'interprete. Si è interessato inoltre alla musica elettronica e ...
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La più antica istituzione musicale romana; nata dall’unione dei maestri di cappella, cantori ed esecutori di Roma, sotto la presidenza di G. Pierluigi da Palestrina (1566), fu costituita come Congregazione [...] dei musici di Roma sotto l’invocazione di s. Cecilia nel 1584. Si sviluppò nel 17° sec. ottenendo la direzione o il controllo di tutte le attività musicali, anche di carattere profano. Nel 1839 ricevette il nome di Accademia e il titolo di pontificia ...
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(Guglielmo) Eroe leggendario dell'indipendenza elvetica (14° sec.). È detto del cantone di Uri, genero di quel Walter Fürst che giurò (1307) con Arnold di Melchthal e Werner di Stauffach di liberare la [...] Gessler, gli ordinò d'inchinarsi davanti al cappello, suo o dell'imperatore Alberto, esposto sulla pubblica piazza, Tell si rifiutò suo anelito di amor patrio. Dalla tragedia schilleriana è stato tratto il libretto per l'opera (1829) di G. Rossini. ...
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Compositore e pianista (Parigi 1899 - ivi 1963). Allievo di R. Vinẽs per il pianoforte e di Ch. Koechlin per la composizione, appartenne al cosiddetto Gruppo dei Sei, costituitosi in Francia nel 1917. [...] opere Les mamelles de Tirésias (1947), Les dialogues des Carmélites (da G. Bernanos; 1957), La voix humaine (da J. Cocteau; 1959), 1924), le Litanies à la Vierge Noire (per coro femminile, o di voci bianche, e organo; 1936), il Concert champêtre per ...
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Prima parola della frase lat. requiem aeternam dona eis, Domine "l'eterno riposo dona a loro, o Signore", usata in it. per indicare la preghiera d'invocazione per i defunti (derivata dal IV Esdra) che [...] fu praticato sin dal Quattrocento: ne diedero i più celebri esempi G.P. da Palestrina (Missa pro defunctis, 1591), T.L (1791), L. Cherubini (1816 e 1836), H. Berlioz (1837), G. Verdi (1874), G. Fauré (1888) e I. Pizzetti (1922). Su testi tratti dalla ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...