(irland. Oisin) Leggendario guerriero e bardo gaelico, figlio di Finn (o Fingal, secondo la forma adottata nel 18° sec. da J. Macpherson), che si suppone vissuto nel 3° sec. d.C.
Con il nome di ciclo [...] e abili nel canto. Finn e i suoi soccombono, e O., solo sopravvissuto degli eroi, vecchio e cieco, va cantando le in cui si trova un’invocazione alla luna che riecheggerà poi in G. Leopardi; ma la fantasia fu colpita specialmente dai Canti di Selma ...
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(gr. Διδώ, lat. Dido -onis) Leggendaria regina fenicia (il nome fenicio era ῾Allīzāh, Elissa, "la gioconda"), figlia del re di Tiro, Muttone. Dopo che il ricchissimo suo zio e sposo Sicherba (Sicheo) [...] fondò Cartagine, e ne divenne regina (detta dagl'indigeni Διδώ o Δειδώ dal suo lungo errare). Si sarebbe poi uccisa per (1725), da B. Galuppi (1741), da N. Jommelli (1746), da G. Paisiello (1794) e da S. Mercadante (1823). Al tema di Didone ...
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Figura leggendaria di seduttore, che appare la prima volta nel Burlador de Sevilla y convidado de piedra (1630), attribuito a Tirso de Molina. La leggenda non ha alcun nucleo storico: il centro poetico [...] morte.
Tale elemento religioso e morale va impallidendo o addirittura è assente nelle innumerevoli incarnazioni che il ha dato una sua interpretazione personale del mito; si ricordano tra i maggiori: G. Byron (Don Juan; 1819-21 e 1823-24); E.T.A. ...
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Accadèmia di Santa Cecilia La più antica istituzione musicale esistente a Roma, divenuta fondazione nel 1998; ebbe origine dall'unione dei maestri di cappella, cantori ed esecutori di Roma, sotto la presidenza [...] licenza d'impartire l'insegnamento musicale (1624) e la direzione o il controllo di tutte le attività musicali, anche di carattere musicale: dopo la creazione (1868) dei corsi di pianoforte (G. Sgambati), di violino e di altri strumenti, e dopo ...
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Compositrice, ricercatrice e cantante italiana (Roma 1937 - ivi 2024). Si è diplomata in chitarra al Conservatorio di Roma, specializzandosi con A. Segovia presso l'Accademia Chigiana di Siena. Negli anni [...] e sociale italiano, in collab. con R. Leydi e G. Bosio, con diversi musicisti popolari e con gli esponenti Pasolini, per coro e voci, e ha messo in musica due opere di O. Wilde, De profundis e Ballata dal carcere di Reading, quest'ultima portata poi ...
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In una successione ordinata di termini la cui importanza o, nel caso di grandezze, il cui valore varia progressivamente in ordine crescente o decrescente, il posto di ciascuno dei termini in rapporto agli [...] retto, diviso in 60 primi e in 3600 secondi sessagesimali; il g. centesimale, o gon, corrisponde alla 100ª parte dell’angolo retto, diviso poi in decimi, centesimi ecc.
In algebra g. di un monomio è la somma degli esponenti di tutte le variabili ...
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Francesconi, Luca. – Compositore italiano (n. Milano 1956). Ha studiato composizione con A. Corghi, K. Stockhausen e L. Berio, del quale è stato anche assistente dal 1981 al 1984. Nel 1990 ha fondato Agon, [...] nove strumenti (1985-86) e Plot in fiction per oboe o corno inglese e undici strumenti (1986), Riti neutrali (1991), C. Giuliani, ucciso a Genova durante la protesta per il G-8. Considerazione particolare merita il teatro musicale: Ballata (2002, ...
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(gr. ᾿Αριάδνη) Nella mitologia greca, figlia di Minosse re di Creta e di Pasifae. Innamoratasi di Teseo, giunto a Creta con i giovani e le fanciulle, vittime destinate al Minotauro, dà all’eroe un filo [...] moderna si ricordano la rappresentazione scenica Arianna a Nasso di O. Rinuccini (1608), musicata da C. Monteverdi, il dramma T. Corneille (1672).
Tra i numerosi musicisti che trattarono questo tema, G.F. Händel (1734), J. Haydn, J.-É. Massenet (su ...
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siringa Strumento a fiato (s. di Pan o anche flauto di Pan) in uso specialmente presso le popolazioni pastorali dell’antica Grecia; era costituita (v. fig.) da una canna, con uno o più fori (per cui è [...] da assimilarsi allo zufolo), o da più canne (originariamente 6 o 7, in età ellenistica anche in numero maggiore), sulle rive del fiume Ladone.
Strumento, inventato da C.-G. Pravaz, impiegato diffusamente per iniettare medicamenti, eseguire prelievi ...
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Seconda lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva dal beta greco (B), che rappresenta il bēt fenicio, con stesso valore fonetico. L’uso di B con valore di v (e della sua modificazione Ƃ con valore [...] dell’età imperiale. La sua forma nell’antico alfabeto fenicio era ɠ. Dalla forma fenicia, mutata la direzione verso destra, derivano i tipica, che può apparire rafforzata fra vocali o in condizioni di raddoppiamento (➔) sintattico. astronomia ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...