Il romanzo dostoevskiano è stato notoriamente definito «dialogico» e «polifonico» dal critico formalista Michail Bachtin, eppure spesso l’autore nasconde i principi positivi delle sue opere – e le sue [...] silenzio. Dopo una serie di episodi in cui lo sguardo mancato o rivolto dall’alto in basso faceva da protagonista, indice di una , Dostoevskij. Poetica e stilistica, Einaudi, 2002.G. Steiner, Tolstoj o Dostoevskij, Garzanti, 2005.C. Todorov, Il gioco ...
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«Ιn mezzo a tanta letteratura dell' arbitrario il piacere della lettura resta per me fondato sul seguire le motivazioni d'un insieme di segni»Italo Calvino, LettereAll’interno dell’opera calviniana è stata [...] seconda città, Zirma, ripete all’infinito qualsiasi immagine o oggetto, in modo che la città esista attraverso il I segni nuovi di I. Calvino, Bulzoni, Roma, 1977.Bonsaver G., Il Calvino 'semiotico': dalla crisi del romanzo naturalistico all'opera ...
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Si può apprezzare un’opera d’arte al di fuori del contesto e dell’ambiente dove è stata creata? È con questo quesito che lo studioso e storico dell’arte Quatremère De Quincy apre il suo pamphlet polemico [...] e della vittoria, e tutto ciò che serve all’istruzione locale o generale de’ popoli è un oggetto sacro» (Negri-Clementi, Passarella ://unesco.cultura.gov.it/pdf/Convenzionedell'Aja1954-ITA.pdfNegri-Clementi G., Passarella E. (a cura di), L’arte come ...
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«Chi è il pazzo di noi due? Eh, lo so: io dico: "tu", e tu col dito indichi me. - Va’ là, che così a tu per tu, ci conosciamo bene noi due! - Il guaio è che, come ti vedo io, non ti vedono gli altri! E [...] è davvero la signora Ponza? La seconda moglie del signor Ponza o la figlia della signora Frola? Come afferma Gramsci nelle pagine dell’ Pirandello. L’uomo e la maschera, Mondadori, Milano 2020.G. Grossi, La notte dei simulacri, Johan & Levi editore ...
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«Le radici dei suoi elementi sono nell'aria, e le sommità nella terra. E quando esse vengono estirpate dalla loro sede, si ode un suono terribile, e segue un grande timore».C.G. Jung L’albero capovolto [...] , il mito di Prometeo, e ancora il mito di Edipo o quello di Narciso. Lo stesso Aristotele non disprezzava il mito, dal rotto, spezzato in un punto qualsiasi, riprende seguendo questa o quella delle sue linee e seguendo altre linee». La differenza ...
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Il caso di Maria di NardòQuesto approfondimento, complemento dell’articolo Il Tarantismo: specchio di un conflitto interiore - Evoluzione e interpretazioni socio culturali, si propone di presentare i significati [...] precluso soprattutto alle donne a causa dell’ordine familiare o delle consuetudini sociali. Nell’ordine culturale del tarantismo, ordine di comparsa:De Masi, M., Marchiori, E., & Colombo, G. (n.d.). Il tarantismo: un fenomeno al confine tra rito e ...
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Un errore “fatale” – per citare il titolo Il fascino fatale di Semele tra letteratura e musica del saggio scritto da Rosalba Dimundo – è quello commesso dalla figlia del re Cadmo, Semele, quando chiede [...] del Seicento, la scena non ritrae una Semele spaventata o provocante; la donna, infatti, rivolge a Giove uno Le Metamorfosi di Ovidio nella letteratura tra Medioevo e Rinascimento, a cura di G.M. Anselmi e M. Guerra, Bologna: Gedit, pp. 17-40.Dante ...
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Nel suo romanzo d’esordio Sirene (Einaudi, 2007), Laura Pugno sottrae lettori e lettrici ai passi consueti del terrestre per affondarli in una perturbante distopia da soffocamento subacqueo. In un futuro [...] a materia prima – dei corpi, nella grande maggioranza dei casi – o dei sogni. Che il selvaggio prossimo, il corpo, ci accomuni ; L. Pugno, In territorio selvaggio, Milano, Nottetempo, 2018; G. Agamben, L’aperto. L’uomo e l’animale, Torino, Bollati ...
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Durante la seconda metà del XVIII secolo, tanto nel campo dell’arte figurativa quanto in quello della letteratura, si assiste al proliferare di una serie di immagini e rappresentazioni paesaggistiche [...] John Locke, Saggio sull’intelletto umano, a cura di M. G. D’Amico e V. Cicero, Firenze, Bompiani, 2004; Jean-Jacques Rousseau, Emile o dell’educazione, a cura di M. Valensise, Milano, Rizzoli, 2009; Giulia o la nuova Eloisa, a cura di E. Pulcini e P ...
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Vissuto a Parigi durante un’epoca di grandi tumulti politici per la Francia del periodo post-napoleonico, Évariste Galois (1811-1832), nell’arco della sua breve vita, ha lasciato un’impronta indelebile [...] un fatto tuttavia che l’appena ventunenne Galois, temendo o forse prevedendo di andare incontro alla morte, nelle sue = a per ogni a appartenente a G)
esistenza degli inversi (per ogni a appartenente a G esiste un elemento b in G, tale che a·b=b·a=1 ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...
BITHYNIA (Bithynia [et Pontus])
G. C. Susini
L. Rocchetti
Provincia dell'Impero romano.
Il testamento di un sovrano ellenistico, Nicomede, redatto nel 74 a. C. in favore del popolo romano, fu all'origine della provincia di B., nata entro...
(o Rio G. o Puerto G.) Centro dell’Argentina (79.072 ab. nel 2001), capoluogo della provincia di Santa Cruz (Patagonia). È un attivo porto, sull’estuario del fiume omonimo, di esportazione della lana, e scalo fisso per le navi. Grandi stabilimenti...