Nome di numerosi santi tra i quali:
1. Anastasio, patriarca di Antiochia dal 559 (m. 599), detto il Vecchio; difensore dell'ortodossia contro l'aftartodocetismo imposto (564) da Giustiniano, esiliato (570) [...] in Spagna (1073), probabilmente per introdurre la liturgia romana tra i Mozarabi: festa, 16 ottobre.
5. Anastasio apostolo dei Magiari di Anastasio. Nel 997 fu posto dal principe d'Ungheria Géza al governo del monastero di Pannonhalma, e da allora ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] primo a segnalare l'esistenza, lungo le vie che conducevano i pellegrini a Santiago de Compostela, di un certo numero di grandi , la conversione degli Ungari al cattolicesimo al tempo del principe Geza (972-997) apre le strade al p. di terra verso ...
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Figlio (n. 975 circa - m. 1038) del principe Géza, fu battezzato ancora bambino, lasciando il suo nome Vajk per assumere quello di S., e divenne principe di Ungheria alla morte del padre (997). A lui si [...] sovrano assoluto, per la forza che gli derivava dall'immenso "patrimonium regis". Alleato dell'imperatore di Bisanzio Basilio, vinse i Bulgari (1003); in appoggio al re di Croazia Cressimiro III occupò Traù e Spalato (1027 o 1028), respingendo quindi ...
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Figlio (n. in Polonia 1040-43 - m. Nitra 1095) di Béla d'Ungheria; successe al fratello maggiore Géza (1077), dopo essersi distinto per leggendario valore nelle lotte contro le orde orientali, contro le [...] quali continuò a combattere, battendo più volte i Cumani (1085-91). L. organizzò il regno d'Ungheria rafforzando il potere centrale, promuovendo la cultura e la riforma della Chiesa, e attuò una politica di espansione verso la Slavonia (1089-90) e la ...
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PIETRO da Miso
Marco Vendittelli
PIETRO da Miso (de Mizo). – Anteriormente al concistoro del 1158, le notizie su Pietro sono pressoché inesistenti. Delle ipotesi formulate sulle sue origini può considerarsi [...] cardinale vescovo di Preneste, Giulio, per convincere il re ungherese Geza II a riconoscere la sua autorità e non quella dell’antipapa fine del 1159 e incontrò da solo Geza; giunto anche Giulio, i due cardinali cercarono di convincere il sovrano ...
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