. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] studî filologici e l'erudizione; ed è ormai raro, tra i migliori, chi non sia in grado di alternare ricerche dell' arte del Veneto, poi: G. De Nicola, P. d'Ancona, G. Fogolari, Géza de Francovich, G. L. Coletti, G. Lorenzetti, U. Gnoli, E. Lavagnino, ...
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Variazioni territoriali. - Le mutilazioni territoriali subite dalla Bulgaria per effetto della sua sconfitta nelle guerre balcaniche (1913) e nella prima Guerra mondiale (1919) avevano lasciato fuori dei [...] Sadovec ha messo in luce un villaggio germanico di foederati del sec. VI. Con particolare fervore i Bulgari e l'archeologo ungherese Géza Feher continuano lo studio e lo scavo delle antichità protobulgare il cui carattere orientale appare sempre più ...
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GHIRLANDAIO
Géza de Francovich
. Famiglia di pittori. Domenico, il maggiore artista della famiglia, nacque a Firenze nel 1449, vi morì l'11 gennaio 1494.
Nel 1475 affrescò la cappella di S. Fina nella [...] via con gusto e abilità lo stile di quasi tutti i pittori fiorentini della prima metà del sec. XVI: del , Künstler-Lexikon, XIII, Lipsia 1920; A. Venturi, Storia dell'arte ital., IX, i, Milano 1925, pp. 491-512; C. Gamba, in Dedalo, IX (1928-29), ...
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Scultore, n. a Bologna il 27 nov. 1595. m. a Roma il 10 giugno 1654. Studiò disegno e pittura con Lodovico Carracci, e frequentò la bottega del modesto scultore e incisore Giulio Cesare Conventi (1577-1640). [...] . 37 segg.; id., La scultura barocca e l'antico, in L'Arte, XIX (1916), pp. 129-160; id., A. A. ritrattista, in Dedalo, I (1920), pp. 280-304; id., Alcuni ritratti e busti del seicento romano, in Dedalo, III (1922-23), pp. 671-694; A. Gatti, Un'opera ...
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IAŞI (nome di dubbia origine: cumana, secondo Géza Kuun; ungherese [Jász] secondo Weigand; pecenega secondo Tomascheck A. T., 79-80)
Genevieve VERGEZ TRICOM
Virgil VATASIANU
Nicola Iorga
I Città della [...] II e il sultano (v. appresso) e all'acquisto (1812) della Bessarabia intera da parte della Russia Iaşi perdette la sua importanza. I Russi, che già nel 1769 avevano occupato per qualche tempo la città, tornarono in Iaşì nel 1828 e nel 1848; dal 1853 ...
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SLUTER, Claus
Géza de Francovich
Scultore, nato Probabilmente ad Haarlem, morto a Digione tra il 24 settembre 1405 e il 30 gennaio 1406. Il suo nome appare nell'albo delle corporazioni degli scultori, [...] , C. S. et la sculpture bourguignonne au 15e siècle (coll. Les maîtres de l'art), ivi 1905; A. Michel, in Histoire de l'art, III, i, ivi 1907; pp. 384-396; M. Devigne, C. S., in Biogr. nat. de Belg., XXII (1920), coll. 732-62; G. Troescher, C. S. und ...
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RIPATRANSONE (A. T., 24-25-26)
Ettore RICCI
Géza DE FRANCOVICH
Cittadina delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno, sorta sopra uno dei più alti balconi subappenninici della regione a 508 m. s. [...] nel 1842 su disegno di G. Rossetti da Milano, possiede, tra altro, un S. Carlo del Guercino, una Madonna col Bambino e i Ss. Gregorio e Maddalena di Orazio Gentileschi; il pulpito (1625) con rilievi della vita della Madonna, e il banco del magistrato ...
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SANGALLO, Francesco da, detto il Margotta
Géza de Francovich
Scultore e architetto, nato a Firenze il 1° marzo 1494, morto il 17 febbraio 1576. Giovinetto, vien condotto a Roma dal padre Giuliano. Nel [...] Bonafede (1550), tal altra a definire con sintetica fermezza plastica i tratti fisionomici di Francesco del Fede (1575) e di sé stesso sodi e raccolti, in altre sculture (cfr. soprattutto i suoi monumenti funebri e il gruppo di Orsanmichele) egli ...
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MAITANI, Lorenzo
Géza de Francovich
Architetto e scultore, nato a Siena (è ignoto in quale anno), morto nel 1330 a Orvieto. Era figlio dello scultore Vitale di Lorenzo detto Matano. Si trova ricordato [...] del 1348, pagamenti dal comune d'Orvieto.
Bibl.: L. Fumi, Il duomo di Orvieto, Roma 1891; G. de Francovich, Lorenzo Maitani e i bassorilievi della facciata del duomo di Orvieto, in Boll. d'arte, n. s., VII (1927-28), pp. 339-72; id., Un'Annunciazione ...
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Pittore marchigiano della seconda metà del sec. XV, operò lungamente a Fabriano e a Sassoferrato; le sue notizie vanno dal 1451 al 1489. La prima opera rimastaci è il S. Girolamo, firmato e datato 1451, [...]
Bibl.: W. Bombe, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907 (con la bibl. precedente); L. Venturi, Serra, Nuovi acquisti della Gall. Naz. di Urbino, in Boll. d'arte, n. s., I (1921-22), pp. 274-75; id., Un nuovo dipinto di A. da F., in Rass ...
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