Processo di formazione delle radici di una pianta. Principio rizogeno (o rizocalina) Ormone vegetale elaborato dalle foglie e trasportato nel fusto in direzione basipeta; stimola la formazione delle radici, [...] tutti i composti chimici, naturali o sintetici, che esercitano azione rizogena. Zona rizogena Nella stele dei fusti il complesso di cellule pericicliche capaci di originare radici. Rizomania Produzione anomala di numerose, sottili radici affastellate ...
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Sistema di rami che portano fiori. Nelle Angiosperme, le gemme a fiore sono per lo più ascellari e di rado il fusto o i rami principali della pianta terminano con un fiore; in genere si distinguono una [...] regione vegetativa, con foglie, adibite alla nutrizione, e una regione riproduttiva, portante fiori e con le foglie ridotte o trasformate in brattee. A seconda del tipo di ramificazione le i. si suddividono ...
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Fitormone naturale. Esistono più di 40 tipi di g. o acidi gibberellici; stimolano l'accrescimento e la germinazione delle piante, in partic. l'allungamento del fusto nelle piante superiori. ...
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In botanica, movimento circolare descritto dalla parte apicale, ancora in accrescimento, di certi fusti, particolarmente evidente nelle piante volubili o rampicanti. È dovuto al fatto che l’allungamento [...] più intenso del fusto avviene lungo linee che si spostano continuamente e perciò il fusto s’incurva successivamente verso il fianco dove l’allungamento è minore. ...
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Botanica
Abbozzo del germoglio (cioè l’asse caulinare) e dei fillomi da questo originati. L’embrione vegetale ha al suo apice una gemma, dalla quale si svilupperà il fusto della pianta; sia il fusto sia [...] i suoi rami terminano parimenti con una gemma (v. fig.). Nelle gemme si nota l’apice vegetativo del caule, formato da tessuti meristematici, e al di sotto gli abbozzi delle foglie (bozze fogliari) tanto ...
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Nella morfologia vegetale, asse dei muschi, cilindrico, semplice o ramificato, il quale porta appendici verdi, che servono all’assimilazione. Pur avendone l’aspetto, non è omologo al caule o fusto delle [...] Cormofite, perché fa parte della generazione aploide e non ha né l’origine né la struttura del caule ...
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Botanica
Gemma ascellare che non si sviluppa in ramo, ma conserva la possibilità di farlo. Le gemme d. (dette anche criptoblasti), si trovano soprattutto nella parte inferiore dei rami o del fusto delle [...] anche per diversi anni (per un secolo nella quercia). Spesso, in seguito all’asportazione della parte soprastante del ramo oppure del fusto, le gemme d. si sviluppano generando rami (rami o germogli preventivi o polloni). Su tale capacità si fonda la ...
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Tessuto parenchimatico ricco di ampi spazi intercellulari, nei quali è immagazzinata aria; si trova in diversi organi di piante acquatiche o palustri, per es. nel picciolo delle ninfee, nel fusto dei giunchi, [...] o nei frutti della castagna d’acqua ...
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In botanica, termine riferito a un tipo di fascio vascolare concentrico con due porzioni legnose, una al centro e una periferica, tra le quali è interposto un anello floematico. Molto raro, si trova nel [...] fusto di alcune Eriocaulacee (➔). ...
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In botanica, stele delle Monocotiledoni e di alcune Dicotiledoni, che ha molti fasci collaterali (talora centinaia) chiusi, cioè privi di cambio primario tra la porzione cribrosa e quella legnosa, e altri [...] concentrici perixilematici, che appaiono distribuiti, nella sezione trasversale del fusto, apparentemente senz’ordine (➔ stele). ...
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fusto
s. m. [lat. fūstis «bastone»]. – 1. In botanica, la parte assile (detta anche caule) delle piante cormofite, che porta le foglie. Piante d’alto f., gli alberi che, nel governo dei boschi, si lasciano crescere liberamente fino alla maturazione,...
fusta
s. f. [voce di origine veneta, der. del lat. fustis «fusto»]. – Nel naviglio velico medievale mediterraneo, piccola galea, con diciotto o venti rematori per lato, e un solo albero a vela latina.